Claudio
> po' più ragionevoli -tra cui mi ci potrei inserire io- che pensano: la
> durata media della vita umana è sugli 80 anni, dire che tra un milione
> di anni quelle scorie saranno innocue è un po' risibile considerato
> che non si manco se tra un millennio avremo ancora un pianeta".
E qui ti posso dar ragione sul confinamento geologico dei rifiuti radioattivi.
Nella stessa valutazione di impatto ambientale del deposito di Onkalo,
è scritto chiaramente che se saranno fattibili sul piano pratico
alternative al confinamento geologico, queste saranno preferite.
Alternative come la trasmutazione e il partizionamento, o l'impiego di
reattori di quarta generazione, come il Phenix.
Claudio
Claudio
Appunto, informarsi prima di sparare.
Una centrale elettrica può essere formata anche da più gruppi (o,
volgarmente, unità).
Quindi si parla della centrale di Fukushima Daichi, unità 1, 2, 3, 4, 5 e 6.
http://www.iaea.org/programmes/a2/
Claudio
@Anonimo codardo (e sputasentenze)
> sostenere un'iniziativa che non sta in piedi senza capitali statali
Dici che negli stati uniti le 30-40 centrali nucleari che hanno
costruito ed avviato dagli anni 70 in poi fossero tutte pagate dal
governo federale ? Mi sembra molto ardita come affermazione.
Claudio
> E quanti anni dobbiamo aspettare? E cosa facciamo nel frattempo?
Businness as usual non è una risposta, certo. Di sicuro continuare con
le rinnovabili. Di sicuro sviluppare i progetti di sequestro
dell'anidride carbonica. E di sicuro continuare con il nucleare.
La Germania è il più grande laboratorio, in condizioni per niente
controllate, di sfruttamento delle rinnovabili nel mondo. Da qui a 2
anni si vedrà se hanno fatto scelte giuste o meno. E con questo
intendo anche valutare la variazione di importazioni dalla Francia e
dai paesi limitrofi.
>> Dici che negli stati uniti le 30-40 centrali nucleari che hanno
>> costruito ed avviato dagli anni 70 in poi fossero tutte pagate dal
>> governo federale ? Mi sembra molto ardita come affermazione.
>
> Da quello mi pare di ricorddare (dovrei cercarmi i riferimenti ed
> adesso sono incasinato) il governo federale sovvenziona/ha
> sovvenzionato piu' del 50% della costruzione e delle operazioni delle
> centrali, le quali sono di proprieta' e gestite da imprese o consorzi
> di imprese (ne' piu' ne' meno come succede in Giappone ed in altri
> paesi).
Il governo Bush e il governo Obama hanno messo dei vantaggi fiscali
sulle nuove centrali nucleari in costruzione, in base all'energy
policy act del 2005. Gli americani hanno il loro modo di
sovvenzionare, molto diverso dal nostro. Come per la legge
sull'assicurazione pubblica sulla sanità, ripresa qui in europa come
riforma della sanità pubblica.
Riguardo la proprietà, io ho guardato ad esempio la centrale di Diablo
Canyon, ed è della Pacific Gas and Electric. Three Mile Island della
Exelon, e così via.
La centrale Seabrook invece apparteneva a 10 utility differenti che
poi vendettero alla Florida Power & Light. E così via.
Comunque, quando riesci, trova i riferimenti.
> I "Progetti" sono solo quello: progetti, idee sulla carta ma nessuno
> ha ancora dimostrato che si puo' fare, funziona e quanto costa. Questo
> e' uno dei grossi problemi: al momento tutta la 'ricerca' e' puramente
> teorica, tante idee sulla carta o per aria ma nessuno che si metta li'
> a provare veramente e vedere se funziona oppure no, se "scala" oppure
> no, intanto si continua come se niente fosse.
Alla centrale di Brindisi c'è un minuscolo impianto da 8000 tonnellate
all'anno. Prendendo 2640 MW, rendimento del 43 %, fattore di carico
dell 75%, significa 0,4 per mille.
A Porto Tolle, quando e se la riavvieranno, l'impianto sarà da 1
milione di tonnellate e corrisponderà al 7 %. Considerando che si
fanno questi impianti senza alcuna legge italiana, è già qualcosa.
In giro per il mondo ci sono anche altri esempi industriali, come a
Sleipner in Norvegia dal 1996, il primo a scala industriale. Cercando
su internet se ne trovano anche altri.
C'è questa malsana idea che l'uranio sia male e il torio
(relativamente) bene. Su qualche aspetto si potrebbe anche essere
d'accordo, ma in linea di principio no.
Il problema non è la reazione nucleare, se viene spenta o no, ma il
decadimento dei prodotti di fissione. A Fukushima, la fissione
nucleare è stata arrestata nei secondi successivi al terremoto, ma il
calore prodotto dai frammenti di fissione no, perché non è fisicamente
possibile. E questo succede sia con l'uranio che con il torio.
Invece con l'uranio i prodotti a vita più lunga sono principalmente i
transuranici: curio, plutonio, americio: questo è un vantaggio del
torio. Ma i prodotti a vita media, come il cesio, sono comunque
presenti. Discorso simile per lo iodio 129, con lo svantaggio di avere
lungo tempo di dimezzamento.
@Anonymous coward
> Sono detti a sicurezza intrinseca ( da notare che tutti i reattori a fissione di generazione
> prima , seconda , terza / terza plus NON SONO intrinsecamente sicuri ) poichè una volta
> fermato il raggio di particelle accelerate , la reazione si blocca , non è in nessun modo in
> grado di autosostenersi.
C'è questa malsana idea che l'uranio sia male e il torio (relativamente) bene. Su qualche aspetto si potrebbe anche essere d'accordo, ma in linea di principio no.
Il problema non è la reazione nucleare, se viene spenta o no, ma il decadimento dei prodotti di fissione. A Fukushima, la fissione nucleare è stata arrestata nei secondi successivi al terremoto, ma il calore prodotto dai frammenti di fis no, perché non è possibile fermarlo. E questo si ha sia con l'uranio che con il torio.
Con l'uranio i prodotti a vita più lunga sono principalmente i transuranici: curio, plutonio, americio. Ma i prodotti a vita media, come il cesio, sono comunque presenti.