Capitan Kirk Ci Salvera' (lui o Batman ma non l'Idrogeno)

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absbeginner

unread,
Sep 13, 2010, 3:26:39 PM9/13/10
to softlandorg.machecapperodici
Sono passati ormai tre mesi dall'ultimo post e probabilmente la
discussione si può considerare abbandonata ma credo che ci sia ancora
una cosa da notare.

La disponibilità di energia ampia e a basso costo non è il solo
fattore che caratterizza la nostra economia ma anche la sua perfetta
indirizzabilità. TUTTI noi siamo abituati ad infilare la spina nella
presa per vedere funzionare le nostre apparecchiature e ci
meravigliamo quando ci sono blackout ma non è così semplice.

Tutti i paesi europei, nessuno escluso, regolano il loro sistema
elettrico esclusivamente dal lato produzione, cioè producono in ogni
istante _esattamente_ la quantità di energia richiesta dal sistema,
variando la potenza erogata dalle centrali elettriche oppure
aggiungendo carichi (es. pompando acqua negli invasi). Gli scarti sono
minimi, + o - il 2%, è solo grazie a questa precisione che abbiamo a
disposizione corrente apparentemente illimitata con una tensione
costante.

Questa indirizzabilità è assente sia nel fotovoltaico che nell'eolico
quindi per essere sfruttati nel sistema elettrico devono essere
assistiti da centrali elettriche termoelettriche (a combustibile o
nucleari) lungo tutto l'arco della generazione di energia.

Banalizzando se una città ha un consumo di picco di 10 Mw una centrale
fotovoltaica da 10 Mwp di per sè sarà inutile. Dovrà essere affiancata
da una centrale a combustibile fossile da 10 Mw e questa dovrà essere
sempre in funzione 24h al giorno, 365 giorni l'anno. Per farlo dovrà
essere sempre accesa e lavorerà in regolazione sotto la capacità
massima quindi in modo meno efficiente. Userà meno combustibile ma in
modo meno efficiente.

Solare ed eolico, oggi, con questa struttura, per le nostre abitudini
non sono fonti di energia ma sistemi per il risparmio energetico, ci
consentono di usare meno combustibile ma per essere sfruttabili devono
essere affiancati da centrali a combustibile fossile.

In conclusione quando le turbolenze sul mercato petrolifero si
ripeteranno ci si accorgerà che solare ed eolico non stanno in piedi
da sole e che l'unica alternativa possibile per mantenere le nostre
abitudini è il nucleare.
E dato che ormai dal 2005 non aumenta più la produzione di petrolio
nel mondo questo momento potrebbe essere dannatamente vicino.

absbeginner

unread,
Sep 13, 2010, 3:29:41 PM9/13/10
to softlandorg.machecapperodici
Nel postare ho aperto una discussione nuova ma la precedente risulta
(a me) chiusa e mi viene proposta solo la risposta agli autori.

Sorry.

mamo

unread,
Sep 15, 2010, 1:52:59 AM9/15/10
to softlandorg.machecapperodici
Sono d'accordo con te, in questo momento le possibilità sono quelle
che hai elencato in attesa che altri progetti/sistemi possano essere
sviluppati fino alla loro messa in attività.
Anche cercare di abbattere i consumi è una strada da seguire.
Poi ci vorrebbe un coordinamento mondiale per gestire il tutto ma in
questo caso direi che siamo ancora nella fantascienza.

Davide Bianchi

unread,
Sep 15, 2010, 5:39:46 AM9/15/10
to softlandorg.machecapperodici
On 13 Set, 21:26, absbeginner <afrance...@gmail.com> wrote:
> Tutti i paesi europei, nessuno escluso, regolano il loro sistema
> elettrico esclusivamente dal lato produzione

Di' pure TUTTI I PAESEI - punto, d'altra parte dubito che tu possa
regolare il sistema dal lato CONSUMO, l'unico modo che hai di farlo e'
non produrre energia a sufficienza, in tal caso non si chiama
'regolazione' ma semplicemente 'blackout' (o 'brownout').

> Questa indirizzabilità è assente sia nel fotovoltaico che nell'eolico

Ed e' il motivo per cui non e' possibile brutalmente sostituire le
centrali a carbone/gas/petrolio con un sistema 'rinnovabile'. Oltre a
quello devi fare altro, o aggiungi un qualche sistema di
'immagazzinamento' dell'energia (batterie anyone?) o affronti a testa
alta il fatto che in certi momenti la corrente elettrica puo' non
esserci.

Ma la corrente elettrica non ti basta da sola, non puoi farci volare
un aereoplano, ne' usarla come materia prima per la nostra industria
petrolchimica, che produce _tutto_, dal dentifricio al diserbante.

Davide

Fabiuz

unread,
Sep 18, 2010, 9:12:10 AM9/18/10
to softlandorg.machecapperodici
>
> Ma la corrente elettrica non ti basta da sola, non puoi farci volare
> un aereoplano, ne' usarla come materia prima per la nostra industria
> petrolchimica, che produce _tutto_, dal dentifricio al diserbante.
>
> Davide

Assolutamente d'accordo
La vedo dura.
Mi ricordo che qualche tempo fa leggevo il suggerimento di un analista
serio.
In soldoni diceva: bene, se aspettiamo che si muovano gli stati,
stiamo freschi. Sono come dei dinosauri, ci mettono secoli a
implementare politiche razionali.
Secoli non ne abbiamo, quindi partiamo dalle realtà locali.
Ogni comune/provincia/regione testi politiche su piccola scala di
efficienza/risparmio/conversione. Avremo così un laboratorio europeo
con decine di regioni che autonomamente fanno esperimenti di
sostenibilità. Qualcuno di questi esperimenti avrà successo, molti
altri falliranno. Le comunità locali poi potranno copiare le politiche
più efficaci.
Francamente mi sembra un buon suggerimento, anche a piccola scala si
può far molto.
Penso agli incentivi a usare meno trasporti (tu Davide mi pare che sei
favorevole a ridurli il più possibile, no? e mi sembra giusto,
naturalmente):
incentivare i pulmini soclastici per i bambini, anzichè ognuno con il
suo SUV, oppure i pulmini aziendali, diffondere e migliorare al
masismo i trasporti pubblici, realizzare piste ciclabili, realizzare
parcheggi di scambio nelle periferie, razionalizzare i piani
regolatori, etcetcetc si può fare molto.
Almeno proviamo a suggerire qualcosa ai nostri assessori, chissà che
non si riesca a risparmiare qualche tonnellata di petrolio.
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