Hiv, resistenza all'Aids: dipende da una proteina
Pubblicato il: 5/11/2010 20:33
Aids è una parola che spaventa. Si tratta di una malattia che
danneggia in modo serio le difese immunitarie dell’organismo: la
persona colpita non è più in grado di difendersi dalle malattie
infettive e può quindi ammalarsi gravemente o addirittura morire a
causa di una qualsiasi infezione, anche la più banale.
Le ricerche in quest’ambito continuano: l’ultima è stata condotta dal
Ragon Institute of Massachusetts General Hospital e dalla Harvard
Medical School di Boston e si è basata sullo studio di coloro che
risultano immuni all'Aids. Si tratta di una piccola percentuale di
soggetti che, sebbene affetta da Hiv, non giunge allo stadio di
conclamazione della malattia. In base a questo studio, sarebbero
cinque amminoacidi presenti nella proteina HLA-B che ne modificano la
struttura e quindi impediscono a questa minoranza di soggetti di
ammalarsi di Aids.
Sarebbe quindi questa proteina a “decidere” se posizionare un soggetto
fra i cosiddetti “Hiv-resistenti” o gli “Hiv controller”. Per arrivare
a questa conclusione, i ricercatori si sono serviti di ben 3.600
soggetti, fra resistenti e controller: dopo aver studiato e comparato
il loro Dna, sono emerse delle varianti genetiche in relazione al
cromosoma 6, ovvero quello che codifica la proteina HLA-B. L’Aids
continua a circolare e il rischio maggiore deriva dall’abbassamento
del livello di attenzione sulle norme di prevenzione.
A quasi trent’anni dall’inizio dell’epidemia di Aids, con i primi casi
che furono segnalati in America nel 1981, la malattia sta registrando
una nuova fase, grazie soprattutto alla disponibilità di terapie
efficaci che hanno permesso di migliorare enormemente la sopravvivenza
e la qualità della vita dei soggetti colpiti. Tutt’oggi non esiste
ancora una cura efficace e neppure un vaccino contro questa malattia.
In tutto il mondo la medicina, la biologia e la genetica sono
impegnate nella ricerca di mezzi idonei a sconfiggere questo male, ma
al momento l’unico vero modo per contrastarlo è la prevenzione.
Questa si realizza con una giusta informazione che permetta a ciascun
individuo di seguire comportamenti corretti. Essenzialmente la
prevenzione riguarda due aspetti: l’utilizzo del preservativo per
qualsiasi tipo di rapporto con qualsiasi persona e il test Hiv qualora
si siano avuti rapporti sessuali non protetti o altre esposizioni a
rischio. Sottoporsi al test Hiv è davvero semplice: consiste in un
semplice prelievo di sangue effettuato con il massimo rispetto della
riservatezza della persona.
Barbara Fanelli
http://www.barimia.info/modules/article/view.article.php?35764