
Non crediate di chissà cosa dovrei parlarvi quest'oggi. Non già di un ombrello particolare, ideato da un gruppo di ricerca e costituito da atomi con la capacità particolare di respingere la luce o l'acqua alla bisogna, anche perché gli ombrelli usuali, costituiti proprio da atomi, sono utili proprio per entrambe le situazioni. L'atombrello di cui stiamo parlando è una mirabolante invenzione ideata sulle
daily strip di
Mickey Mouse che vanno dal 30 aprile al 3 luglio del 1948 e note in Italia con il titolo
Topolino e l'invenzione di Eta Beta o, come è stato ora tradotto sul 10.mo volume di
Topolino Gli anni d'oro,
Topolino, Eta Beta e l'atombrello.

In effetti questa è il prologo alla lunga sfida con la
Spia Poeta che
Topolino ed
Eta Beta dovranno affrontare nella serie di
daily strip successive. La nota Spia, infatti, cercherà di prendere possesso della mirabolante invenzione dell'
uomo del domani, un ombrello in grado di proteggere dall'energia atomica!
La seconda guerra mondiale, conclusasi 3 anni fa, aveva visto la vittoria definitiva degli Alleati e quindi degli Stati Uniti solo dopo la nuclearizzazione delle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki: in quell'occasione il mondo intero si era reso conto della potenza di questa forma di energia, che aveva iniziato a fare capolino all'inizio del conflitto, come si ricorderà bene chi ha letto
L'uomo nuvola. Esempio dell'attenzione che la società civile riservava agli usi militari di questa invenzione è questo
Fear and the Bomb di
Joseph Hansen uscito nel giugno del 1949 su
Fourth International. Siamo agli inizi della
Guerra Fredda, quel periodo storico durante il quale i due grandi schieramenti statunitense e sovietico si fronteggiavano in maniera nascosta e sottile grazie alla minaccia delle armi nucleari a lunga gittata puntate una contro l'altra. Per comprendere l'atmosfera del tempo, può essere utile, ad esempio, dare un'occhiata a questa
raccolta di clip radiofoniche e televisive degli anni Cinquanta e Sessanta dagli archivi della
CBC(1).
Questa atmosfera di incertezza non poteva non entrare nelle strisce dell'epoca e
Mickey Mouse non poteva essere da meno:
Bill Walsh, che affiancava a quel tempo
Floyd Gottfredson come sceneggiatore delle strisce, dopo l'introduzione di Eta Beta nella sequenza iniziata il 22 settembre dell'anno prima, inizia a sfruttare il personaggio per introdurre temi scientifici nelle strisce.
C'erano già stati degli accenni in precedenza, sia nella storia d'esordio, dove Eta prende un po' in giro gli scienziati che vogliono studiarlo, sia in
Topolino e i poteri di Eta Beta, storia incentrata su
Pflip, il
gangarone introdotto nella precedente
Topolino ed Eta Beta l'indovino. In questa storia, infatti, scopriamo che il piccolo Pflip è il risultato dell'unione di
un po' di cane
un po' di gatto
un po' di pipistrello
un po' di volpe
un po' di scoiattolo
un po' di unicorno
un po' di drago
un po' di lama
un po' di panda
un po' di coniglio
un po' di anitra
Ne
L'atombrello, però, la scienza viene simpaticamente presa in giro in maniera ancora più evidente. E gli ingredienti ci sono tutti.