una volta i servizi segreti reclutavano i segugi muovendosi nell'ombra e sempre attraverso le segnalazioni e raccomandazioni da parte di persone accreditate (magari con pedigree + grembiulino)
pare che anche Hemingway abbia collaborato con la CIA (ma era periodo di guerra contro il nazismo ...)
Purtroppo non av
remo
avere il beneficio di ascoltare l'Ambasciatore Giampiero Massolo, il Direttore della scuola di formazione dell'Intelligence, dott. Paolo Scotto di Castelbianco, la Prof.ssa Barbara Alemanni e il Prof. Alessandro Armando dell'Università di Genova. E cosa ci dirà il nostro Magnifico?
Ci parleranno della strana storia degli ingegneri dell'Ansaldo nucleare di Genova inquisiti per spionaggio (con l'accusa di aver venduto segreti sulla costruzione di centrali nucleari all'Iran alcuni anni fa ... forse grazie a spiata dei servizi israeliani) e del perché l'Ansaldo e Finmeccanica si sono poi ritirati da parte civile e hanno rapporti di consulenza con questi ingegneri?
(vedi http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2016/02/23/ASY2LShB-spionaggio_industriale_indagati.shtml; http://genova.repubblica.it/cronaca/2013/05/27/news/ansaldo_energia_intrigo_internazionale_una_spy_story_tra_genova_e_liran-59790415/; http://www.ligurianotizie.it/spionaggio-industriale-allansaldo-energia-16-indagati/2016/02/23/192056/)
Ci spiegheranno come ormai da decenni più che di spionaggio politico o per military affairs o police affairs l'intelligence -in tutto il mondo- si occupa soprattutto di spionaggio industriale?
E cosa ci diranno del ruolo fondamentale dei servizi nel commercio internazionale di armamenti e a volte anche di rifiuti radioattivi?
E dell'ascesa del Prefetto De Gennaro a capo di Finmeccanica dopo essere stato a capo dei servizi e prima della Polizia di Stato?
A che "gioco" hanno giocato i servizi prima, durante e dopo i fatti del G8 di Genova?
L'Università spera di collaborare con i servizi come anche con l'industria militare e le forze di polizia nella piena trasparenza? Perché alcuni ricercatori nascondono questo tipo di collaborazioni?
I
l nostro Magnifico Rettore ricorderà (?)
che l'art.11 della nostra Costituzione recita :
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa della libertà degli altri popoli e come
mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con
gli altri Stati alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace
e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a
tale scopo.
Allora, qual è il fondamento di legittimità dell'agire dei servizi, delle forze militari e delle imprese italiane all'estero? Per missioni di pace ? O per esportare la democrazia? O per vendere gli armamenti prodotti in Italia con joint ventures con imprese statunitensi? E' la pace che si porta in Iraq, Afghanistan e altrove? E' la pace che hanno portato i nostri servizi e i nostri militari in Somalia quando sono stati assassinata Ilaria Alpi e Miran Hrovatin?
Perché il Rettore e i nostri docenti non organizzano una giornata o anche due di seminario su cosa è diventata oggi l'intelligence e cosa fanno oggi i servizi segreti in particolare in Italia? E perché non invitare a questo seminario esperti come Giannuli, Giorgio Galli e De Lutiis ?
Vi invio un numero della rivista conflitti globali che comprende anche qualche testo sulla storia della sorveglianza (vedi Guillauté e Heilmann) e dei servizi segreti italiani (vedi articolo Giannuli e Sebesta).
cordiali saluti
palidda