San Giuliano. «L’acquedotto mediceo? Un monumento di interesse culturale ed ambientale con una salute precaria ma di ferro». Parola di Agostino Della Togna ex assessore urbanistica del Comune di San Giuliano Terme che torna a intervenire sulle vicende che animano il dibattito politico intorno all’acquedotto. Quelle legate alla costruzione della Tangenziale Nord Est e quelle note dello stato di degrado del monumento. «Ha oltre cinquecento anni ed è fortemente degradato. Ma non solo per la sua età ma anche perché le istituzioni locali in passato se ne sono disinteressate. Bene ha fatto il Sovraintendente Muzzi ad avviare una procedura per la tutela del monumento coinvolgendo gli amministratori di Pisa e San Giuliano. Tuttavia dobbiamo osservare che in merito vi sono ritardi di anni anche da parte della Sovraintendenza di Pisa che fino ad oggi ha mostrato poco interesse».
«L’Acquedotto è stato a lungo “aggredito” dalla vegetazione che ne ha pregiudicato la muratura e quindi la stabilità; è soggetto tuttora a continue sollecitazioni per il passaggio giornaliero di migliaia di auto lungo la via Comunale dei Condotti, da Ghezzano ad Asciano, e dove vi transitano anche molti autocarri pesanti nonostante il divieto - prosegue l’ex assessore sangiuloianese - . C’è oltretutto una telecamera all’incrocio con via Puccini che volutamente non registra il passaggio degli autocarri ma registra solo chi passa con il rosso. Ma c’è di più: è vergognosa la transennatura degli archi che ha oltre 35 anni fortemente obsoleta ed insicura per il pubblico transito, all’incrocio con la stessa via Puccini. Inoltre è possibile che nessun Ente si sia mai accorto che siano stati occupati abusivamente molti spazi sotto gli archi dell’Acquedotto, come a Pisa?». «Bene allora finalmente così tante attenzioni al Monumento. Perciò si avvii presto da parte delle istituzioni un accordo di programma per conservare e valorizzare il Monumento - conclude Della Togna - . L’Acquedotto Mediceo tra l’altro si inserisce in un ambiente del pedemontano sangiulianese ancora integro dove moltissima gente ogni