Tangenziale: «Basta un solo tratto»

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guido nassi

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Feb 13, 2018, 9:26:05 AM2/13/18
to Associazione Salviamo l'Acquedotto Mediceo di Pisa, Acquedotto Gruppo, Parco di Cisanello, Legambiente Pisa

Tangenziale: «Basta un solo tratto» 


«Se la tangenziale nord-est può essere utile per realizzare un tratto di circonvallazione cittadina ora mancante, dall'ospedale di Cisanello alla via del Brennero abbiamo già una viabilità adeguata al traffico esistente e in grado di sopportarne un ragionevole aumento. L'opera, per cui si attende una revisione (vale a dire un aumento) del costo di 70 milioni di euro, potrebbe limitarsi a un primo tratto, senza ulteriori danni e ferite per l'ambiente».
E quanto scrive Legambiente Pisa, che fa notare come «la pianura a nord della città» abbia «un suo equilibrio naturale e paesaggistico con i rilievi sullo sfondo: sarà allora bene non prevedere tratti sopraelevati o costruzioni che ostacolino la vista del paesaggio, un elemento importante della qualità della vita quotidiana». Gli ambientalisti spiegano il loro punto di vista sulla nuova infrastruttura, che dovrebbe partire con il lotto 1 a Madonna dell'Acqua, nel Comune di San Giuliano. «L'aspettativa sarebbe di un traffico più scorrevole in città e di minori tempi di percorrenza. Ma non sempre è così - spiegano dal Cigno verde - nuove strade non producono l'effetto desiderato, essendo di fatto una costante promozione della mobilità su auto privata, spesso con una sola persona a bordo, con il risultato di avere più auto circolanti sul territorio. Nelle città (poche in Italia) dove è stato risolto, il problema del traffico è stato affrontato con un buon servizio dei mezzi pubblici, la promozione della mobilità a piedi e in bici per i tratti più brevi, e la distribuzione dei servizi sul territorio. A questo fine dovrebbero essere utilizzate le risorse pubbliche». Le preoccupazioni di Legambiente riguardano per lo più l'impatto paesaggistico della nuova opera. «Un problema ambientale si pone con la costruzione di un nastro di asfalto che taglia e impermeabilizza, direttamente e indirettamente, la pianura a nord di Pisa. Auspichiamo che l'opera limiti l'impatto ambientale e paesaggistico rispettando alcune indicazioni, a partire dalla previsione di avere una sola corsia per senso di marcia». «Sarà necessario - concludono dal Cigno verde - favorire e proteggere l'attraversamento pedonale e ciclistico, anche a scapito della velocità di transito delle auto. Non solo: l'esperienza dimostra che opere simili si trasformano spesso in un asse di espansione del cemento con attività commerciali e industriali o residenze diffuse. Le previsioni urbanistiche devono impedire tale ipotesi».
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