«La Coop sei tu ma di cemento non ne vogliamo più».E' stata un'assemblea pubblica partecipatissima quella tenutasi giovedì al circolo Arci Isola Verde indetta dalla lista "Una città in Comune" e dall'associazione Vivi Cisanello.
La protesta dei residenti si rivolge al piano di Unicoop Firenze di fare un ipermercato davanti a quello già esistente in zona Cisanello, in quell'area verde tra l'istituto Matteotti e la caserma della Guardia di Finanza. L'ipermercato avrà stando all'idea progettuale trapelata da Unicoop già proprietaria del terreno da quattro an ni - una superficie di circa ottomila metri quadrati di cui metà destinati a parcheggio. L'intera zona è già satura di ipermercati o centri commerciali, visto che c'è già l'Esselunga, la Lidl in zona La Fontina, Mediaword e il nuovo ipermercato all'ingrosso Zona Market. Ma nell'area di Cisanello, ciliegina sulla tort, è previsto l'arrivo di un altro Penny market.
«La cosa che ci suona come una presa in giro - dice Marco Ricci della lista "Una città in Comune" - è che tutto deve essere approvato in fretta e furia entro la fine del mandato e come ci ha detto l'assessore Zambito, non appena Coop presenterà il piano in giunta questo verrà approvato perché appunto bisogna fare presto». L'ultimo piano attuativo presentato da Coop avrebbe recepito alcune osservazioni migliorative. «Questo lo dice l'assessore Zambito ma non è assolutamente vero - dice Ricci le osservazioni recepite favoriscono solo Coop perché ad esempio, sono stralciate le superficie residenziali a tutto beneficio del nascituro ipermercato che passerà dai tremila metri quadrati originali ai quattromila, facendo un bel favore alla Coop che nel suo statuto fondativo infatti, non prevede edificazione o gestione di residenze».
Secondo la lista civica poi, il piano non tiene conto di un parere del 2015 di Acque Spa che avverte dell'impossibilità del depuratore cittadino di ricevere anche un solo metro cubo in più di acque reflue. «Tutte le nuove costruzioni, edifici, dovrebbero dunque avere una sorta di mini depuratore ma questa soluzione è da anni' 50. Fatto sta- riprende il consigliere - che anche la nuova costruzione della residenza studentesca al Cnr è stata bloccata per un problema di scarico di acque reflue». Allo stato dell'arte, ai consiglieri della lista civica «non è stato ancora consegnato il rendering del piano di Coop e il tempo stringe visto che la stessa, ha l'interesse che il piano attuativo venga adottato prima della fine del mandato onde evitare che una futura giunta cambi destinazione all'area».
Intanto gli animi della platea si scaldano con chi propone, ad esempio, di stendere striscioni davanti all'attuale Coop oppure di coinvolgere l'intera assemblea dei soci Coop. Ovviamente la maggior parte dei partecipanti, chiede che quell'area sia adibita a parco pubblico con spazi idonei anche alle necessità del vicino istituto Pacinotti. «Sappiamo bene che Coop non può stravolgere completamente il suo piano ma neppure se la può cavare con qualche opera di compensazione tipo alberelli e qualche pannello fotovoltaico» dice Ricci. I retroscena della vicenda, svelati però in piena assemblea dalla lista civica fanno intuire che «la Coop avrebbe fatto un favore al Comune comprando quell'area che in realtà poteva andare ad un altro soggetto privato». «E che avrebbe dovuto farci quest'altro ipotetico costruttore? Un inceneritore?», dice Ricci. L'assemblea si è chiusa con la lista che chiederà al segretario generale del Comune di rivedere tutti i passaggi del progetto, e con l'intenzione di procedere ad atti dimostrativi pubblici di protesta in attesa di un tempestivo e si spera più conciliante confronto tra Comune, associazioni, lista civica e Coop.