Salvare i condotti di Asciano ma il progetto e' in un cassetto da dieci anni

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guido nassi

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Aug 28, 2017, 11:14:29 AM8/28/17
to Associazione Salviamo l'Acquedotto Mediceo di Pisa, Acquedotto Gruppo, Parco di Cisanello, Legambiente Pisa, ambientalistip...@googlegroups.com, Alessandro Moretti
«Salvare i Condotti di Asciano è possibile» Ma il progetto è in un cassetto da dieci anni

Realizzato da professionisti, fu offerto al Comune. E intanto gli archi crollano

BELLISSIMO e fragile, l'acquedotto Mediceo fra Pisa e San Giuliano è un vecchio ammalato e solitario di 500 anni. Di proprietà del Comune di Pisa, ma rivendicato all'occorrenza da quello di San Giuliano, è stato snobbato dai Piuss delle passate amministrazioni del capoluogo e ignorato dallo spacchettamento delle quote Sat promesse dalla Regione. Quei 954 archi che per cinquecento anni hanno portato l'«acqua bona» dai Monti Pisani in città, restano ancora figli di nessuno. L'ultimo crollo, avvenuto giusto l'altro ieri all'incrocio fra via Bellini e via Puccini, è l'ennesima dimostrazione. E anche l'ennesimo paradosso della malattia culturale dei nostri tempi dove i bravi dottori sono assenti.

per senso civico ed etico, avevano offerto al Comune di Pisa il frutto del loro lavoro, consentendo così un notevole risparmio sulla cifra finale da investire per il recupero di questo vecchio infermo. Un progetto messo a punto dall'architetto Massimo Gasperini, dal professor Gaetano Greco, ordinario di storia moderna all'Università di Siena, da Mario Noferi, studioso e cultore di storia delle tradizioni locali, e dalla storica dell'arte Sara Taglialagamba. Uno studio di ricerche multidisciplinari che, prima confluite nel libro pubblicato da Ets «Il Principe, la città, l'acqua: l'acquedotto mediceo di Pisa», è stato poi il punto di partenza di quel progetto grazie al quale il Comune di Pisa ottenne, nel 2013, 300mila euro dalla Fondazione Pisa. Soldi che l'assessorato ai lavori pubblici tiene stretti, alla stregua di un tesoretto da cui attingere per interventi di somma urgenza, come quello di cui si è data notizia ieri. «Avevamo condiviso il progetto preliminare con Comune, Soprintendenza, Acque e tutti i soggetti legati a vario titolo a quest'opera imponente e malandata - spiega l'architetto Gasperini -. Tredici milioni di euro e due anni di lavoro sarebbero stati sufficienti

per mettere in sicurezza l'opera. Adesso, certamente, ne serviranno di più». Più il tempo scorre, come l'acqua che passava dai Condotti, più aumentano le esigenze e i rischi per il monumento e l'incolumità delle persone. «Nell'ultimo ventennio - spiega ancora l'architetto - abbiamo assistito a un numero eccezionale di crolli, senza paragoni rispetto al passato». La struttura è in disuso dal 1911 e da allora le manutenzioni si sono sempre più diradate ammalorandola. Il monumento è ingabbiato da tiranti che ne attenuano le pendenze, non è sicuro. Ogni tanto lancia un sos, cedendo un brandello d'arcata; si interviene di rattoppi, lasciandolo morire lentamente. Non c'è bisogno di attendere un sisma che lo butti giù definitivamente, perché è sufficiente l'opera debilitante del vento, come dimostrano gli studi di alcuni esperti della Facoltà d'ingegneria. E intanto ad Asciano si confida in un generoso mecenate.

Eleonora Mancini

I RIFLETTORI su questo grande ammalato, che ricade per il 60% sul territorio di San Giuliano, si sono accesi nel 2009 grazie all'associazione «Salviamo l'Acquedotto Mediceo», un movimento spontaneo di cittadini affranti alla vista di un bene storico destinato soltanto al perimento. I soldi sono l'eterno problema assieme alla progettualità. Eppure un progetto esiste, «donato» una decina di anni fa da una squadra di studiosi e di esperti che,

L'OPERAZIONE Tredici milioni di euro e due anni di lavori

per metterlo in sicurezza

IN MALORA Gli archi dell'Acquedotto Mediceo pendenti e legati a tiranti e blocchi 





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Guido Nassi
Via D.Cavalca 22 - 56126 Pisa IT
e.mail: guido...@gmail.com
Casa: 39 050 544679
Lavoro: 39 050 3153354

Mobile: 39 338 6223864

Da soli si va piu' veloci, ma insieme si va piu' lontano (proverbio africano)


guido nassi

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Aug 28, 2017, 11:58:07 AM8/28/17
to Associazione Salviamo l'Acquedotto Mediceo di Pisa, Acquedotto Gruppo, Parco di Cisanello, Legambiente Pisa, ambientalistip...@googlegroups.com, Alessandro Moretti
«L'attenzione sull'Acquedotto Mediceo c'è, ma mancano le risorse necessarie per consolidarlo. Giusto poche settimane fa ho chiesto al Comune di Pisa - ente proprietario del monumento di effettuare una pulizia delle arcate, per liberarle dalla vegetazione. Siamo disponibili a incontrare nuovamente l'amministrazione pisana per cercare insieme finanziamenti pubblici». Il sindaco Sergio Di Maio commenta così l'ennesimo cedimento del complesso monumentale e conferma la disponibilità del Comune termale a mettere a disposizione il proprio personale per trovare un mecenate o un ente disposto a salvare uno storico manufatto che rischiamo di perdere per sempre. Oltre 900 archi attraversano la piana pisana da Asciano a Pisa per circa sei chilometri, di cui gran parte nel territorio sangiulianese. L'opera di ingegneria idraulica costruita





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