[Salsa di bit] Andred

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Ufo1

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Jun 21, 2014, 12:24:35 PM6/21/14
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PREFAZIONE

Un posto lontano...
Viaggiare tanto in là nello spazio da raggiungere il limite delle stelle. Superare il limite e proseguire fintanto nessuna luce di nessuna stella, possa essere vista.
Quanta distanza è stata percorsa? Raddoppiare questo cammino.

Esiste una stella con tre pianeti che ruotano in orbita ad essa. Su uno di essi c'è una civiltà sull'orlo della sua fine.

Il pianeta sta agonizzando; eruzioni vulcaniche, terremoti e violente tempeste fanno da contorno agli ultimi giorni.

Discendenti di una matrice divina, questi popoli hanno sviluppato tutte le possibilità permesse alla loro realtà fisica e per qualcuno, spingendosi oltre fino a toccare le radici multidimensionali del proprio essere.

La Gran Legge pur permettendo tanta superbia, sta per raccogliere le conseguenze di tali azioni: non una punizione, ma solo il risultato nell'equilibrio dell'esistenza, dove ogni somma deve essere bilanciata per permettere la continuità.

Fin da sempre quando c'è l'inizio, Anu si contrare a formare lo spazio e permettere la nuova creazione. La stessa si concretizza attraverso la Gran Legge che forma parte integrante della struttura permettendone la realtà e nel contempo, regolando gli eventi. La Gran Legge stessa è un'emanazione di Anu che esiste attraverso d'essa pur essendone la matrice.

Tutto ciò che è manifesto deriva da Anu e ne è parte, ma Anu è immanifesto e in Anu ogni cosa è differente da ciò che è manifesta.


In un appartamento situato negli ultimi piani di un gran grattacielo. Andred osserva gli incendi svillupatesi nella città e che a stento vengono tenuti sotto controllo dalle forze pubbliche preposte. Il suo corpo scavato dal tempo, è racchiuso da un abito elegante e moderno mentre un mantello damascato incornicia la sua figura. Sorseggia un liquore distillato da lui stesso, fatto dai fiori.

- Dobbiamo andare

Nimuè, antica compagna, sta all'entrata della sala guardandolo triste e preoccupata.

- Lo sò,
- Si deve fare proprio?
- Non esiste alternativa. Non si può permettere che vada oltre. Sebbene tutto finisca deve essere cancellato il ricordo stesso di quanto successo. Il nuovo inizio non può portare con se il conoscimento attuale. Sarebbe da impedimento per la Sua missione. Lo sai
- Speravo che dopo tante volte, ci fosse possibile evitare questi eventi. D'altronde la fine è sempre la stessa.
- La Sua missione non è nell'inizio o nella fine.
- Sono ancora lì a chiedermi il senso di tutto questo.
- Questa realtà si chiederà sempre il perchè di se stessa, fa parte della Sua missione. Forse arriverà il momento che ne saremo partecipi, ma devi comprendere che senza passare per la non esistenza rinunciando anche a ciò che ci compone, non potremo mai ricongiungerci a Lui.
- Però così quello che ne avrà il frutto, non saremo noi ma una cosa totalmente diversa e non potremo aver risposta diretta alla domanda.
- Esatto

Andred appoggia il bicchiere sul tavolino di smeraldo e raggiunge Nimuè all'ingresso.
Prendedosi per mano varcano la soglia recandosi ad una stanza attigua. Al centro si trova un piccolo altare sul quale ci sono tre candele azzurre poste su candelabri a forma di serpente.
Nimuè le accende e dalla fiamma di ognuna si sprogionano volute di un fumo color verde che riempie l'ambiente. I due sono avviluppati dalla coltre e scompaiono.

Molti metri sotto il suolo in una caverna illuminata da magma che scorre a rivoli fra le rocce, Ley stà dando ordini per quella cche definisce la sua guerra. Ley è questa volta una femmina abbastanza sensuale e provocante. Porta abiti aderenti, bracciali e collane racciusa in una cappa color cremisi.
Andred appare proprio dietro di lei, Nimuè al suo fianco.
- Era ora! Alla fine di fai vedere. Ti è tornata la sanità mentale? Guarda che non ho proprio tempo da perdere. Se sei qui per un altro dei tuoi ridicoli discorsi sappi che non sarà così magnanima. Questa volta ti incateno.
- Non siamo quei per nessuno dei due motivi che hai detto.
- Siamo? Due?... Insomma un altro dei tuoi giochetti, basta ora le paghi
- NO! ora la paghiamo, tutti!

Andred e Nimuè cingono con le braccia Ley e stringendola si gettano nel magma infuocato.
-Noooo!...

L'oblio copre tutto lasciando traccia solo nel profondo dell'essere e verrà ricordato confusamente nei sogni avvenire.
Il pianeta espelle il suo fuoco interno trasformandosi un un globo plasmatico e ponendo fine a tutta la vita cosciente.


--
Postato da Ufo1 su Salsa di bit il 6/21/2014 06:24:00 PM

Ufo1

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Jun 28, 2014, 6:56:56 PM6/28/14
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Un posto lontano...
Viaggiare tanto in là nello spazio da raggiungere il limite delle stelle. Superare il limite e proseguire fintanto nessuna luce di nessuna stella, possa essere vista.
Quanta distanza è stata percorsa? Raddoppiare questo cammino.

Esiste una stella con tre pianeti che ruotano in orbita ad essa. Su uno di essi c'è una civiltà sull'orlo della sua fine.

Il pianeta sta agonizzando; eruzioni vulcaniche, terremoti e violente tempeste fanno da contorno agli ultimi giorni.

Discendenti di una matrice divina, questi popoli hanno sviluppato tutte le possibilità permesse alla loro realtà fisica e per qualcuno, spingendosi oltre fino a toccare le radici multidimensionali del proprio essere.

La Gran Legge pur permettendo tanta superbia, sta per raccogliere le conseguenze di tali azioni: non una punizione, ma solo il risultato nell'equilibrio dell'esistenza, dove ogni somma deve essere bilanciata per permettere la continuità.

Fin da sempre quando c'è l'inizio, Anu si contrae a formare lo spazio e permettere la nuova creazione. La stessa si concretizza attraverso la Gran Legge che forma parte integrante della struttura permettendone la realtà e nel contempo, regolando gli eventi. La Gran Legge stessa è un'emanazione di Anu che esiste attraverso d'essa pur essendone la matrice.


Tutto ciò che è manifesto deriva da Anu e ne è parte, ma Anu è immanifesto e in Anu ogni cosa è differente da ciò che è manifesta.


In un appartamento situato negli ultimi piani di un gran grattacielo. Andred osserva gli incendi svillupatesi nella città e che a stento vengono tenuti sotto controllo dalle forze pubbliche preposte. Il suo corpo scavato dal tempo, è racchiuso da un abito elegante e moderno mentre un mantello damascato incornicia la sua figura. Sorseggia un liquore distillato da lui stesso, fatto dai fiori.

- Dobbiamo andare

Nimuè, antica compagna, sta all'entrata della sala guardandolo triste e preoccupata.

- Lo sò,
- Si deve fare proprio?
- Non esiste alternativa. Non si può permettere che vada oltre. Sebbene tutto finisca deve essere cancellato il ricordo stesso di quanto successo. Il nuovo inizio non può portare con se il conoscimento attuale. Sarebbe da impedimento per la Sua missione. Lo sai
- Speravo che dopo tante volte, ci fosse possibile evitare questi eventi. D'altronde la fine è sempre la stessa.
- La Sua missione non è nell'inizio o nella fine.
- Sono ancora lì a chiedermi il senso di tutto questo.
- Questa realtà si chiederà sempre il perchè di se stessa, fa parte della Sua missione. Forse arriverà il momento che ne saremo partecipi, ma devi comprendere che senza passare per la non esistenza rinunciando anche a ciò che ci compone, non potremo mai ricongiungerci a Lui.
- Però così quello che ne avrà il frutto, non saremo noi ma una cosa totalmente diversa e non potremo aver risposta diretta alla domanda.
- Esatto

Andred appoggia il bicchiere sul tavolino di smeraldo e raggiunge Nimuè all'ingresso.
Prendedosi per mano varcano la soglia recandosi ad una stanza attigua. Al centro si trova un piccolo altare sul quale ci sono tre candele azzurre poste su candelabri a forma di serpente.
Nimuè le accende e dalla fiamma di ognuna si sprigionano volute di un fumo color verde che riempie l'ambiente. I due sono avviluppati dalla coltre e scompaiono.

Molti metri sotto il suolo in una caverna illuminata da magma che scorre a rivoli fra le rocce, Ley stà dando ordini per quella che definisce la sua guerra. Ley è questa volta una femmina abbastanza sensuale e provocante. Porta abiti aderenti, bracciali e collane racchiusa in una cappa color cremisi.

Andred appare proprio dietro di lei, Nimuè al suo fianco.
- Era ora! Alla fine di fai vedere. Ti è tornata la sanità mentale? Guarda che non ho proprio tempo da perdere. Se sei qui per un altro dei tuoi ridicoli discorsi sappi che non sarà così magnanima. Questa volta ti incateno.
- Non siamo qui per nessuno dei due motivi che hai detto.

- Siamo? Due?... Insomma un altro dei tuoi giochetti, basta ora le paghi
- NO! ora la paghiamo, tutti!

Andred e Nimuè cingono con le braccia Ley e stringendola si gettano nel magma infuocato.
-Noooo!...

L'oblio copre tutto lasciando traccia solo nel profondo dell'essere e verrà ricordato confusamente nei sogni avvenire.
Il pianeta espelle il suo fuoco interno trasformandosi un un globo plasmatico e ponendo fine a tutta la vita cosciente.
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