RM282 - Luglio 2022

[Piotr R. Silverbrahms]

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RM282, Luglio 2022, è in linea:   

http://www.rudimathematici.com/archivio/282.pdf

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Voi non lo sapete, ma ogni volta che ci accingiamo a scrivere questa letterina mensile ci mettiamo lì a pensare come ve la passate voi in quel preciso momento. È uno sforzo ciclopico e del tutto inutile, visto che – anche se probabilmente non riuscite a riempire uno stadio – siete comunque un bel numero, e provare a indovinare come si sente ognuno di voi è oggettivamente difficile. Certo, ci si può rifugiare nel bel mezzo della gaussiana e tirare ad indovinare le banali generalità; ad esempio, probabilmente avete caldo. Oppure, magari aspettate con ansia che inizino le vacanze; o forse siete preoccupati sia del caldo estivo (per non parlare della correlazione del meteo fetente con il clima malato, che è roba da far venire il mal di fegato) e preoccupati anche dello sperabile caldo invernale, che si prospetta allegramente costoso da ottenere, visto quel che ci raccontano i media sul prossimo prezzo dell’energia. E poi la pandemia che gioca a fare le ondate, e la crisi di governo che forse c’è e forse non c’è, e la guerra ad est che continua e che sembra intenzionata a continuare a lungo, e fermiamoci qui, che siamo già ben sazi.

 

Insomma, immaginare lo spirito con cui leggerete questa tradizionale letterina (che anche stavolta sarà accuratamente riempita di niente) non ci aiuta a scrivere la letterina stessa. Insomma, dobbiamo inventarci qualcosa: ebbene, ci tocca osservare che, se davvero fossimo finiti nel bel mezzo dei “tempi interessanti”, quelli della celebre maledizione cinese, difficilmente ne verremo fuori arrabbiandoci, lamentandoci e disperandoci. I vecchi, quelli che riescono a ricordare tempi perfino più “interessanti” di questi, assicurano che persino in mezzo alle macerie, o in trincea, o nelle giornate di malattia e di lutto, gli esseri umani trovano il modo di sorridere, di trovare consolazione. Certo, è difficile: ma le cose facili – che sono appunto l’arrabbiarsi, il preoccuparsi eccetera eccetera – funzionano assai raramente.

 

Un’altra cosa che dicono i vecchi è una specie di parafrasi di un motto di una tribù di nativi americani: qualcosa che suona più o meno “Ogni felicità degli uomini proviene dagli uomini”, e crediamo che non sia bisogno di chiarire che “uomini”, in questo caso, stia a significare Homo sapiens sapiens, senza questioni di sesso o genere. Insomma, i vecchi e i pellerossa dicono che, anche quando infuria la tempesta, la sola promessa di felicità sta nella gentilezza reciproca, nel lancio di un sorriso che tacita un ringhio. Magari hanno ragione.

 

Noi, per farvi sorridere, continuiamo a scrivere le nostre scemenze, i nostri giochini e gli indovinelli pieni zeppi di formule e numeri. Per un sacco di persone sono l’equivalente di una tortura cinese, ma se state leggendo questa letterina estiva, probabilmente siete persone che non li disdegnano, invece. E se vi facessero scappare un sorriso o un attimo di soddisfazione, che cosa potremmo dire, se non urlare “Vittoria!”?

 

Ricordatevi di guardare il cielo, ogni tanto: d’estate è meno bello che d’inverno, almeno per noi che stiamo nell’emisfero boreale, ma è più facile guardarlo. E poi, l’isoscele e grande Triangolo Estivo fatto da Vega, Altair e Deneb merita sempre un saluto.

A proposito di saluti: state bene, siate felici, buone vacanze a chi le fa.

 

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Redazione di Rudi Mathematici

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