RM314 -Marzo 2025

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Piotr R. Silverbrahms

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Mar 14, 2025, 7:11:11 AMMar 14
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RM314, Marzo 2025, è in linea:   

http://www.rudimathematici.com/archivio/314.pdf

http://www.rudimathematici.com/archivio/epub/314e.epub

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Che poi, a pensarci bene, tutto quanto si riconduce a un mezzo fraintendimento, a un paio di scorciatoie linguistiche spacciate per celebrazioni matematiche. Roba che, se ci sentisse Peano, che di lingua ne voleva fondare una proprio per evitare confusioni, gli verrebbe voglia di prenderci a sganassoni.

 

Un purista rigoroso (e un po’ antipatico e pignolo) avrebbe gioco facile: «Insomma, si può sapere che diavolo c’entra tre-e-quattordici con p?», sembra di sentirlo bofonchiare «tre virgola quattordici? E quale sarebbe mai il legame tra un noioso razionale come 157/50 e il fantasmagorico p? Il fascino di p risiede nell’imprevedibile e trascendente infinità delle sue cifre dopo la virgola, nel ruolo sublime del numero che appare là dove meno te lo aspetti, altro che solo nel rapporto tra circonferenze e diametro!». E il pignolo, poi, diventa rosso di rabbia se uno accenna che si stava riferendo, a dire il vero, non a 3,14, ma semplicemente a 314: «Ma siamo impazziti? E cosa c’entrerebbe 314 con p? Già non c’entra nulla con 3,14, figuriamoci con p! Possibile che vi facciate ancora fregare dalle parole? Ma certo, la sciatteria dei pigri fa questo: la corrente a 220 volt la chiamano “due e venti”, perché risparmiano il fiato del bisillabo “cento”, e così 890 diventa facilmente “otto e novanta”, e così anche 314 diventa “tre e quattordici”, e quell’espressione è la stessa che si usa per 3,14: e così la doppia violazione linguistico-matematica finisce con il far assomigliare un austero numero intero come 314 a un ineffabile e indomabile p! Ma siamo diventati tutti matti?»

 

Sì, lo sappiamo: il pignolo ha ragione. Ha ragione perché la magia di p trascende ogni semplificazione, e davvero è ben più grande e inaspettata dei suoi due primi decimali (guardate questa meraviglia che ha trovato e ci ha mandato il nostro amico Yopenzo, se non ci credete: https://youtu.be/6dTyOl1fmDo?si=aNp_iuC56l0uzk1E). Però i pignoli annoiano, perché la pignoleria è la nemica delle feste. Tutte le feste sono delle scuse, no? A Natale nessuno si preoccupa se il 25 dicembre sia davvero connesso in qualche modo a un evento memorabile da qualche parte in Palestina; nessuno aspetta più il Carnevale perché sa che dal giorno successivo non potrà più mangiar carne per più di un mese. Fosse così, sarebbe strano festeggiare ricorrenze feste create per ricordare eventi luttuosi: ma invece sono importanti anche quelle, perché le feste servono ricordarli, a dare continuità a qualcosa di importante, e nel farlo è giusto festeggiare e brindare con amici e parenti.

 

E quindi, basta pignolerie. Abbiamo aspettato questo 14 marzo seguendo una scusa flebile, irrisoria, nata dal fatto che negli USA scrivono le date con mese/anno, come “3/14” invece che, più urbanamente, come facciamo noi: “14/3”. Ma ogni scusa è buona, e il “3/14” è diventato prima il “Pi Day”, poi la Giornata Internazionale della Matematica. E se un numero intero come 314 ha tenui parentele con p, figuriamoci quante ne possa avere con una data scritta in maniera illogica; ma chi se ne importa?  E se bastano legami tenui, fragili, per lasciar passare una scusa qualsiasi per scatenare un sorriso, perché mai privarsene? E allora, diamine, certo che festeggiamo anche questa strana coincidenza, quella che fa uscire questo RM314 proprio nel mese di marzo. Lo sappiamo, c’era ben una probabilità su dodici che questo avvenisse (niente in confronto alla probabilità che questo nostro giornalino sopravvivesse per 314 numeri) e il giorno di uscita l’abbiamo almeno in parte pilotato (facilitati, in questo, dalla nostra proverbiale attitudine al ritardo), ma alla fine di tutto, eccolo qua: il trecentoquattordicesimo numero della nostra vecchia e-zine esce in pieno Pi Day, e noi abbiamo la scusa per brindare.

 

E, per una volta, di scuse per brindare ne abbiamo più d’una: e la seconda è particolarmente grossa, almeno nei nostri cuori. Una delle ragioni per cui  nella seconda metà del 2024 siamo sembrati sempre molto indaffarati e perfino un po’ distratti è che tutti i tre tapini della redazione erano impegnati nella traduzione di un gran bel libro di giochi matematici. Un libro “grande” anche dal mero significato dimensionale, e pieno di “giochi” nel puro senso di giochi che si possono davvero giocare, anche se di solito per farlo bastano carta e matita. L’autore è Ben Orlin, i traduttori siamo noi (ma ci vantiamo soprattutto di essere stati coloro che hanno preso l’iniziativa di creare una versione italiane del libro) e il titolo è “Giochi Matematici Disegnati Male”. La casa editrice che è stata abbastanza folle da darci retta è Alpha Test; torneremo a parlarne anche nella nostra e-zine (con ogni probabilità, abbastanza a lungo da annoiarvi) ma nel frattempo è già stato pubblicato un lungo articolo di presentazione su Madd-Maths!, che potrebbe già riuscire  a togliervi tutte le curiosità in merito (salvo, sperabilmente, la curiosità di  leggerlo). Lo trovate qui: Giochi Matematici Disegnati Male.

 

Lo sappiamo, questa Newsletter è diventata troppo lunga. Allora acceleriamo un po’, e non vi parleremo granché del contenuto di questo RM314: accenneremo solo alla copertina, che ci ha tenuto in ambasce un bel po’, perché non sapevamo quale scegliere tra due opzioni diverse. È poi finita che le abbiamo messe tutte e due, ma non distinte e separate: insieme, perché si mischino, perché raccontino un po’ tutta la filosofia del giornalino, che da parecchi anni è sempre stato così: un po’ confusionario, sfocato, che mischia cose serie e cose sciocche, confondendole e trattandole al limite della decenza. Ma con la consapevolezza, almeno, che possono essere fonte di stupore, meraviglia, e perfino di sfrenato divertimento.

 

È quasi primavera, gente. Non scordatevi di salutarla con un sorriso; e cercate di essere felici. Bisogna impegnarsi, di questi tempi, lo sappiamo: ma voi provateci sempre, testardamente, spudoratamente.

 

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Redazione di Rudi Mathematici

se non ricevete questa mail scriveteci a:

in...@rudimathematici.com
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Piotr R. Silverbrahms

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Apr 9, 2025, 9:07:39 AMApr 9
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RM315, Aprile 2025, è in linea:   

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Aprile dolce dormire”, sentenziava un proverbio, tempo fa.

Ma forse i proverbi sono passati di moda, non si sentono più citati tanto spesso. Forse non è neppure una gran perdita, chissà: alcuni sono quasi incomprensibili al giorno d’oggi, complice anche il dialetto che assai spesso è inseparabile dal motto (provate a capire cosa enuncia questo: “consijio d’orbe gallina stricata”, se vi piacciono le cose difficili). Forse dipende tutto dal fatto che i proverbi sono legati a una cultura antica, quasi sempre d’origine contadina: ma, in questo caso, quello iniziale sulle pennichelle d’aprile è un po’ misterioso, perché con l’arrivo della primavera, di solito, i contadini hanno ben poco tempo per le dormite, dolci o amare che siano.

 

Certo è che di dormire viene voglia, non foss’altro che per evitare d’affannarsi nel provare a restare aggiornati: si fa una gran fatica a estrarre anche solo una parvenza di notiziola piacevole, nei notiziari. Quindi, un po’ per evitare ulteriori acidità, un po’ perché la primavera porta con sé le solite minacce proprie delle belle stagioni (cosa da fare, gente da incontrare, roba da leggere, roba da scrivere) dichiariamo ufficialmente che non vi angustieremo con notizia veruna. Anzi, siccome il più pigro dei tre redattori ha deciso di battere un record di pigrizia (che peraltro già deteneva) vi ritroverete che i due pezzi che avrebbe dovuto scrivere altro non sono che delle repliche di cose già apparse da qualche parte. Uno lo ha spacciato come articolo di “Era una Notte Buia e Tempestosa”, ma in realtà parla ancora del libro con cui vi abbiamo tormentato negli ultimi tempi; l’altro è un “compleanno” uscito addirittura in RM063, quando correva l’anno di grazia 2004, ed è caratterizzato dal fatto di essere probabilmente il pezzo più “sportivo” mai uscito su RM. Forse.

 

Insomma, lui non ha fatto niente; grazie al cielo, gli altri due redattori sono persone serie, e così i Problemi, il Paraphernalia (pieno di barrette e bastoncini) e tutto il resto è ordinatamente presente e diligentemente nuovo, in primissima edizione. Persino le Soluzioni & Note (che non godono della possibilità di riciclarsi neppure se lo volessero) hanno fatto qualcosa di straordinario, di più del solito: spulciate la sottosezione “Varie ed Eventuali”, se non ci credete.

 

E adesso basta. Dolce dormire di qua, dolce dormire di là, ma se continuiamo a scrivere ci perdiamo la nanna migliore, quella delle prime ore del pomeriggio.

 

State bene, gente: dormite, mangiate, godetevi la stagione, siate felici.

Piotr R. Silverbrahms

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Apr 9, 2025, 9:09:33 AMApr 9
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Piotr R. Silverbrahms

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May 19, 2025, 5:08:46 AMMay 19
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RM316, Maggio 2025, è in linea:   

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Maggio è il mese centrale della primavera, e se non ci credete basta fare i conti.

Le stagioni hanno il consolidato vizio di durare tre mesi, ma di sparpagliarsi su quattro; la primavera, ad esempio, invade marzo aprile maggio e giugno, ma noi non ci lasciamo spaventare dagli arditi calcoli e sappiamo capire che la sua metà cade attorno al sei maggio, e quindi (come volevasi dimostrare) a maggio spetta l’ambito titolo di “mese centrale” della stagione.

 

Se queste minuzie aritmetiche non solleticano a sufficienza il vostro fine palato matematico, scomoderemo persino l’analisi: consideriamo la funzione “ore di luce nella giornata”, così cruciale per regolare i ritmi circadiani di quasi tutte le specie viventi, con rare eccezioni sparse negli abissi marini, nelle grotte di Postumia, al poli e per quelle che non si muovono di un passo dalla linea dell’equatore: ebbene, tenendo conto che la maggioranza di esse adora la luce e rifugge il buio, noteremo che ci sono due stagioni in cui c’è più buio che luce (autunno/inverno, come ci hanno insegnato a dire gli stilisti) e le altre due che invece danno più tempo alla luce. Ma tutto cambia, e gli economisti ci hanno spiegato che sono i trend, le tendenze, le cose che contano di più, per quegli incontentabili esseri umani: ebbene, abbiamo comunque due stagioni in cui la derivata della funzione “ore di luce diurna” è tristemente negativa (estate/autunno), mentre inverno e primavera ce l’hanno gioiosamente positiva.

 

Tirando le somme, la primavera è l’unica stagione in cui, oltre a esserci più luce che buio, più ancora continua a prometterla, giorno dopo giorno. Quindi è certo la stagione più attiva, allegra, laboriosa, impegnativa; non per niente è tutto un fiorire di attività lavorative, sportive, dilettevoli, incontri, partenze e ripartenze. Insomma, che diamine: è con tutta evidenza la stagione più dannatamente indaffarata di tutte. E di fronte a cotanto florilegio, voi vi stupite che noi, poveri tapini redattori di RM, usciamo con un bel ritardo rispetto alla data prevista? Ma no, certo che no, non siete certo così ingenui voi, amati lettori.

 

Così, siate lieti e felici che questo RM316 riesca comunque ad uscire nel mese giusto (che peraltro è anche il mese del Salone de Libro, ancora febbrilmente aperto a Torino mentre noi cianciamo su questa tastiera) e accontentatevi di trovarci dentro un compleanno striminzito, una sezione di Soluzioni&Note non particolarmente voluminosa (del resto, se occupa solo quattro pagine è colpa vostra, mica nostra) e consolatevi con un Paraphernalia Mathematica pieno zeppo di figure con bastoncini e caselline. Oppure cimentatevi con i Copolimeri, come fanno Grigio e Scarabocchio.

 

Oppure, perdindirindina, scordatevi tutto: impegni matematica lavoro traffico coffee-break palestra e riunioni convocate all’ultimo minuto, e andate a godervi la primavera. Lo sapete, vero, che è la migliore delle stagioni, se aveste voglia di andarla a cercare?

 

Non dimenticate i soliti compiti a casa: siate felici, il più che potete.

Piotr R. Silverbrahms

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Jun 18, 2025, 12:10:45 PMJun 18
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RM317, Giugno 2025, è in linea:   

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Lo sappiamo che lo sapete, ma ci piace ricordarvelo: quello che esce oggi è un numero primo, nell’universo dei numeri d’ordine di RM. Il numero è infatti 317, e non c’è dubbio che ha persino l’aspetto immediato di un numero primo: uno lo guarda e pensa subito: «Uh, mi sa che questo è un primo». Poi però, quasi subito pensa anche che vabbè, i numeri primi avranno pure il loro fascino, ma non è che siano poi così rari, specie quando si parla di numeri naturali ancora abbastanza piccoli e relativamente maneggevoli. E anche questo è vero: in effetti non abbiamo poi sottolineato la cosa a febbraio (RM313) o a dicembre (RM311), e se la memoria non ci inganna neppure nell’agosto scorso (RM307); ma lo vedete bene anche da soli, se avessimo strombazzato queste primitudini avremmo subito indotto alla noia, visto che in una decina di mesi avremmo dovuto dar fiato alle fanfare per quattro volte. Beh, invece stavolta ci tocca farlo: gli adoratori dei numeri primi si preparino, perché dopo questo RM317 dovranno trattenere il fiato per più di un anno, fino ad Agosto 2026, prima di festeggiarne un altro.

 

Ma d’accordo, d’accordo… per non lasciare i tifosi dei primi troppo tristi, ci permettiamo di ricordare non solo che 317 è primo, ma che lo è anche R(317), e riconoscerete che questa affermazione è ben più significativa. Ve lo ricordate, vero, che la notazione R(n) è quella che si usa per i repunit, ovvero per quei numeri formati solo da cifre 1? Insomma, quei numeri come 1, 11, 111, 1111 eccetera… Ebbene, per evitare di logorare troppo il tasto in alto sinistra sopra la Q, anziché scriverli come sfilze di 1 si preferisce questa notazione: così 11 diventa R(2), 1111 lo si segna come R(4), e avanti così. Ebbene, R(317) è primo proprio come è primo 317. E non crediate che sia una roba troppo comune: se anche i ragazzini delle medie capiscono al volo che anche R(2), cioè 11, è primo, sappiate che tra R(2) e R(317) ci sono solo altri due R(n) con questa proprietà. Avete voglia di cercarveli, magari senza chiederlo a Wikipedia o a ChatGPT?

 

Bene, l’altra novità l’avete già notata; per una volta, non parliamo dei mesi o delle stagioni, che sono da sempre il cavallo di battaglia di queste vuote newsletter. E sì che ce ne sarebbe da dire… grazie al nostro proverbiale ritardo, questo RM317 riesce a malapena ad uscire in primavera, perché il solstizio d’estate già incombe. E quindi avremmo di che parlare a lungo, lunghissimo: il giorno più lungo, la notte più corta, la maturità che toglie il sonno ai diciannovenni, i falò sulla spiaggia, le code in autostrada, il mare o la montagna, i 40° gradi all’ombra prima ancora del solstizio, e così via.  Però quest’estate sta cominciando male, con i fuochi che illuminano le notti anche se non sono i falò sulle spiagge delle pubblicità della cocacola, e allora, insomma, rinviamo tutto a luglio, agosto settembre (ed evitiamo pure di citare Demetrio Stratos e gli Area, che tanto solo i vecchietti potrebbero cogliere la citazione).

 

Quindi, ben siano venuti i repunit: ben venga un compleanno che è un po’ troppo complicato, anche per lo standard confusionario dei compleanni, ma che in fondo serve soprattutto a chiedere scusa a una signora; ben venga un PM che mescola geometria e arte, che consigliamo fortemente a chi sta programmando un viaggio in Andalusia, ben vengano soprattutto le Soluzioni e Note, che finché arrivano significa che ci volete ancora bene.

 

Noi di bene ve ne vogliamo un sacco, quindi fateci il santo piacere di stare tutti bene e di essere felici.

Piotr R. Silverbrahms

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Jul 16, 2025, 4:38:36 AMJul 16
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RM318, Luglio 2025, è in linea:   

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E così è passato anche il 236° anniversario della Presa della Bastiglia (per non parlare della decima tappa del Tour de France o della finale di Wimbledon) senza che RM318 bussasse timidamente alle vostre mailbox. Vabbè che ci siete abituati, anche abituatissimi, a dirla tutta, però noi ci sentiamo sempre un po’ in colpa, soprattutto quando superiamo la fatidica data del 14 del mese (capito adesso perché citavamo la Bastiglia?).

 

Gli è che il quattordicesimo giorno del mese è quello in cui esce il Carnevale della Matematica, e da noi quella data è considerata una specie di spartiacque: se il numero di RM esce prima del Carnevale, allora siamo in un ritardo accettabile, pacifico, quasi scontato. Se invece il Carnevale arriva prima di RM, allora il ritardo comincia ad essere un po’ più significativo, potremmo definirlo, in un afflato di fantasia, “maiuscolo”. C’è però da sottolineare un grande pregio del Carnevale, una sua caratteristica che troviamo amabilissima, e che buona parte (circa un terzo, a occhio e croce; il terzo più pigro, quello che di solito scrive le Newsletter) della Redazione di RM amerebbe imitare, e cioè il Letargo Estivo. Niente Carnevale della Matematica a Luglio e a Agosto; non vi pare una maniera perfetta per celebrare l’imperatore numero zero e l’imperatore numero uno dell’Impero Romano? Non sarebbe il caso di fare la stessa cosa con Rudi Mathematici?

 

Va bene, va bene… se siete arrivati a leggere queste sciocchezze fino a qui, significa che probabilmente siete dalla parte degli altri due terzi della Redazione, antipatici che non siete altro. Quindi tagliamo corto, e andiamo a vedere cosa contiene questo trecentodiciottesimo numero della Prestigiosa Rivista di Matematica Ricreativa. In buona sintesi, dentro ci troverete giochi, scacchi e campane.

 

Per quanto riguarda i giochi – visto che poi sono veri e propri “giochi matematici” – la notizia non sarebbe neppure una notizia, per una rivista come RM; ma invece lo è, perché parliamo dei giochi dell’ “omino dei giochi”, perché in questo mese sarebbe dovuto cadere il suo compleanno e invece no, mannaggia. Gli scacchi invece c’entrano perché, nonostante la pigrizia estiva, ci è toccato di scrivere una recensione per la nevrotica rubrica “Era una Notte Buia e Tempestosa”, visto che l’autore del libro ci ha proditoriamente ricattato mandandocene una copia. Insomma, finisce che le campane sembrano essere le cose più strane dell’elenco, e invece sono probabilmente gli elementi più matematici della terna. Insomma, aspettatevi che dopo questo PM ne seguano altri sullo stesso tema; e se non avete ancora idea di quali campane stiamo parlando (magari siete così matematici da pensare ai grafi a campana, vero?), andate a pescarvi il terzo episodio della quinta stagione dell’Ispettore Barnaby: ecco, sono quelle campane lì. 

 

Poi ci sono le Soluzioni&Note, naturalmente; ma che il caldo stia mettendo a dura prova le italiche meningi matematiche si nota anche dal fatto che il numero di soluzioni ricevute è stato più basso del solito: per punizione, abbiamo messo come Bungee Jumping un problema assai bello e famoso, quello che dimostra che p salta fuori anche quando in giro non ci sono cerchi, ma solo sfilze di quadrati.

 

E poi basta, suvvia. Il terzo pigro della Redazione farà del suo meglio per costringere gli altri due terzi a non fare uscire il prossimo numero RM319 ad Agosto, ma non è certo che ci riesca. Ce la farà? Non ce la farà?

 

Nell’attesa che l’amletico dubbio estivo si risolva, non dimenticate di mettercela tutta per essere felici.

Piotr R. Silverbrahms

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Aug 12, 2025, 5:02:12 PMAug 12
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RM319, Agosto 2025, è in linea:   

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Suvvia, ditelo voi, cosa preferite…

…la solita newsletter da tremila battute piena di niente, o una fugace, estivissima mail di saluto balneare? Una cosuccia veloce quanto l’alzata distratta di un mento da sotto l’ombrellone, diretta all’impiegato del catasto con pancetta e bermuda che imprevedibilmente avete ritrovato come compagno di stabilimento balneare? Una meditata considerazione sulla natura incommensurabilmente bella del mare (o della montagna) condita da rassegnate considerazioni sui danni indotti dall’eccessiva antropizzazione? Giusto una battuta frizzante come uno spritz con cannuccia, o massiccia e decisa come la media chiara alla spina che stringete nel pugno orgoglioso?

 

Insomma, cosa volete mai che noi si possa raccontarvi, in questo mezz’agosto tornato troppo caldo, così caldo che persino i gatti di casa aspettano il tramonto prima di cominciare a rompere le scatole esigendo la cena? Ci si è messa di mezzo perfino la Luna, che in questo tempo di tradizionale ricerca delle Perseidi anziché avere la decenza di fare la luna nuova come insegnano le buone maniere, spadroneggia in fase di luna piena o quasi…

 

Ci sembra di vedervi… vi state accaldando di nuovo anche solo per la fatica di leggere queste righe, e quindi ci muoviamo a pietà, e tagliamo corto. RM319 arriva sui vostri schermi (sempre che voi glielo permettiate) portandovi la seconda puntata sulle campane e i campanari scritta dal Capo, otto pagine di Soluzioni&Note compilate da Alice, ben tre problemi (uno è una specie di “offerta speciale”), il rituale Q&D, l’immancabile BJ e l’ancor più immancabile copertina. Per vostra somma fortuna, non ci sarà invece il compleanno, a causa dell’improvviso attacco di nullafacenzia di Piotr, ma la dea protettrice dei matefili ci ha fatto arrivare otto pagine di un fantasmagorico “Viaggio al centro di una distribuzione di probabilità”, che solo un tipo come Alessandro Miotto poteva scrivere.

 

Et de hoc satis, come dicevano gli antichi, che tanto poi, di riffa o di raffa, duemila battute piene di niente siamo riusciti a rifilarvelo lo stesso.

 

Vacanza o meno, caldo o fresco, mare o montagna o città d’arte, la direttiva cruciale non cambia: siate felici.

Piotr R. Silverbrahms

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Sep 6, 2025, 11:21:54 AMSep 6
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RM320, Settembre 2025, è in linea:   

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Eccoci, è arrivato Settembre, il mese di transizione per eccellenza. Il mese delle ripartenze, della pianificazione a lungo termine, e anche il mese in cui si riscopre la fretta, l’urgenza, l’agenda che si riempie di annotazioni nuove molto più velocemente di quanto si cancellino quelle evase.

 

Anche per il piccolo mondo della divulgazione c’è un’aria di ripartenza niente male: l’autunno è certamente la stagione più feconda di festival, manifestazioni, simposi, congressi, celebrazioni. Se la gioca con la primavera – altra stagione di ripartenza, anzi: almeno dal punto di vista astronomico, biologico e tradizionale, ancora più carica del simbolismo di rinascita – ma per quanto riguarda le attività che coinvolgono gli incontri culturali, forse l’autunno riesce a batterla sul filo di lana. In fondo è curioso, no? Le stagioni che ospitano e seguono i solstizi sembrano essere quelle in cui bisogna tirare il fiato una volta raggiunto il piccolo traguardo astronomico; quelle che invece seguono gli equinozi sono grondanti energia, come un atleta che si rincuora dopo avere superato la metà della sua corsa.

 

Ma forse la metafora è illusoria, e forse le stagioni non c’entrano niente. Forse ormai è tutto cambiato, e Marzo è più simile a Dicembre di quanto lo sia Giugno, forse il calendario stesso è diventato troppo aderente a tempi che ognuno ha come propri e personali, e non resta in attesa di eventi prevedibili come un’eclissi di Luna, ma scommette piuttosto sulla speranza di essere sorpresi da spettacoli imprevisti come un’aurora boreale a basse latitudini.  Ma sia come sia, è meglio cambiare discorso, sennò finisce che ci ricordiamo di quell’eclissi di Luna che ci siamo persi per il cattivo tempo (cosa che non dovrebbe succedere con quella di domani sera, 7 settembre,  da quando la fedel Selene sorgerà verso le 19.30 per raggiungere il massimo verso le 20), per non parlare di quell’inaspettatissima aurora boreale dell’anno scorso, che tutta l’Italia ha visto, a parte noi.

 

Ripartiamo anche noi, ma la nostra agenda è assai più disordinata che riempita, quindi non abbiamo grandi annunci da fare, perché contiamo solo molti progetti ancora immaturi: se si compiranno, ve ne daremo notizia. Nel frattempo, eccovi questo RM320 di transizione, con un compleanno dedicato a uno che si chiama come un eroe, un PM che si chiude con un colpo di scena e che trasforma fra’ Martino in un topologo di prima classe, un gioco nuovo da giocare con le pedine della dama e una scacchiera storta. L’elemento transitorio lo affidiamo invece alle Soluzioni&Note, che hanno deciso di restarsene in vacanza e promettono prodigi per Ottobre, dentro a RM321.

 

Nell’attesa delle S&N e soprattutto in attesa di un nuovo, effervescente autunno matematico, cercate di fare i bravi almeno voi; non date retta alle follie dei grandi che governano questo povero pianeta. Cercate di essere felici e, non appena ve se ne presenta l’occasione, provate a condividerlo, un frammento di felicità.

Piotr R. Silverbrahms

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3:12 AM (9 hours ago) 3:12 AM
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RM321, Ottobre 2025, è in linea:   

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Una delle tradizioni più consolidate del Carnevale della Matematica (sapete cos’è, vero? quella cosa che fanno ogni mese molti siti di matematica, che a turno riassumono tutti i post matematici pubblicati nel mese precedente e li pubblicano il quattordicesimo giorno… ma sì, certo che lo sapete) dicevamo: una delle tradizioni più consolidate è quella di dissezionare il povero numero d’ordine del Carnevale medesimo e raccontarne tutte le caratteristiche. Tanto per capirsi: lo scorso 14 settembre Daniela Molinari, tenutaria del blog Amo la Matematica, è stata l’anfitrione del 189° Carnevale della Matematica. Ligia alla tradizione, Daniela ha diligentemente ricordato nelle righe introduttive del suo carnevale che 189 è un numero dispari; composto, con fattorizzazione 3x3x3x7; che è un numero difettivo; che è il nono numero ettagonale; che figura in dieci terne pitagoriche; che è un numero fortunato (nel senso matematico del termine), cosa che le ha consentito anche di citare la Spirale di Ulam, e solo dopo ha potuto iniziare lo spoglio dell’elenco dei post matematici che i responsabili dei vari siti le avevano inviato per il carnevale settembrino.

 

Anche noi ospitiamo i Carnevali: lo facciamo una volta all’anno, a Febbraio; e anche noi proviamo a mantenere viva quella numerica tradizione, anche se, cialtroni come siamo, spesso ce ne dimentichiamo. Dipende anche dal numero stesso, se ci colpisce in qualche modo o se invece non è abbastanza bravo a farsi notare dalle nostre pigre menti: quando ci è toccato il Carnevale della Matematica numero 137, le nostre nostalgie universitarie di fisica ci hanno addirittura fatto scrivere un raccontino sul numero d’ordine in questione (ma è un evento molto raro, anzi unico).

 

Però non è una cosa che siamo soliti fare con la numerazione di questa nostra amata rivista, chissà perché. Per carità, ci sono apparenti eccezioni: strombazziamo a destra e a manca i numeri tondi, come il 100°, 200° o 300° numero; tormentiamo i poveri lettori ad ogni Febbraio, quando RM compie gli anni, e così via. Però non trattiamo mai le proprietà del numero in sé. Nulla di grave, per carità, eppure mentre ci accingevamo a rilasciare questo RM321 ci è venuta proprio una curiosità, e non capivamo perché. Abbiamo subito compulsato il compulsabile, scoprendo così che 321 è dispari, composto (3x107), semiprimo, difettivo, omirpimes, palindromo se espresso in base 16 (141), base 11 (272) o base 7 (636), fortunato e presente in quattro terne pitagoriche. Notevole, non c’è che dire, ma nessuna di queste proprietà ha placato la nostra sensazione di peculiarità. Poi, alla fine, la supposta peculiarità è saltata fuori all’improvviso, anche se è un po’ deludente da punto di vista della Teoria dei Numeri: era solo che, a leggerlo cifra per cifra, veniva fuori quel “tre… due…uno…contatto!” che fin da quando eravamo piccoli associavamo alla partenza dei razzi spaziali.

 

Anche se è vero che negli ultimi anni di conti alla rovescia ce ne sono stati un bel po’, siamo propensi a dare un significato più metaforico che realistico a quella successione che prepara il viaggio verso l’infinito e oltre, tanto per citare Buzz Lightyear. Forse era solo proprio il senso di ripartenza a far capolino; forse era solo Ottobre a protestare perché nella scorsa Newsletter abbiamo dato a Settembre la patente del “primo vero mese dell’anno”, quando c’è un sacco di gente che a Settembre ancora gira i pollici in vacanza. E così, per far contento Ottobre (dopotutto, in questi giorni è lui il protagonista) abbiamo deciso di ripartire sul serio, con tutte le patenti di conformità a posto, anzi di più.

 

Preparatevi, allora: RM321 si presenterà sui vostri schermi con una copertina che sposa il Feng Shui con la turbolenza delle Guerre Stellari; proverà a farvi perdere in un labirinto di nomi incostanti solo per indurvi e intravedere la pazzia che si trova alla fine della strada dei giochi di matematica;  vi rifilerà problemi che coniugheranno con indomita sfacciataggine scatole rubate e sondaggisti che non riescono a sondeggiare i sondeggiandi; vi titillerà con curve senza corde parallele a causa di reciproci non interi, vi pugnalerà alle spalle anticipandovi un vero viaggio con direzione Elvezia che non doveva essere rivelato; per farsi perdonare proporrà un speciale Concorso d’Autunno trasformato in Fall Contest per mera esterofilia, e proprio mentre - ormai esausti - penserete che sia ormai tutto finito, arrivano altri colpi di grazia: ovvero Le Soluzioni&Note, che per vendicarsi dell’assenza di Settembre dilagano su dieci pagine sciorinando le risposte di ben sei problemi, e infine la Grande Sorpresa Inaspettata.

 

In quanto sorpresa, non vi diciamo niente, o quasi. Alla fine, basta solo andare proprio alla fine della rivista, cioè dalle parti di pagina 22, dove di solito abitano i Paraphernalia Mathematica. Lì capirete perché ci sentiamo un po’ come gli Acta Mathematica di Jacobi, o gli Annals of Mathematics di Princeton, o come il Crelle’s Journal di Berlino.

 

Buon Ottobre, gente. E, come al solito, ricordatevi di essere felici.

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