Calendario 2023 di Rudi Mathematici

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Piotr R. Silverbrahms

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Jan 10, 2023, 5:10:55 PM1/10/23
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Il Calendario 2023 di Rudi Mathematici è in linea:   

http://www.rudimathematici.com/archivio/calendari/RM_2023_Calendar.pdf

http://www.rudimathematici.com/archivio/calendari/en/RM_2023_Calendar[e].pdf (versione inglese)

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Forse esiste un giorno, un periodo giusto per procurarsi il calendario per il nuovo anno. Probabilmente, prima della fine dell’anno precedente, penseranno i più: perché c’è perfino qualcosa di rituale nel buttare via il simulacro dell’anno vecchio e appendere il nuovo, ancora del tutto misterioso e intonso. Però è anche vero che la fine dell’anno è un periodo assai più indaffarato dei primi, pigri giorni di Gennaio, e così è tutt’altro che improbabile che qualcuno aspetti che il 2023 abbia già cominciato a macinare giorni, prima di procurarsi lo strumento adatto a contarli.

 

Ma non è il caso di giocare troppo con i sofismi: il Calendario 2023 di Rudi Mathematici esce oggi, 10 Gennaio 2023, non per qualche recondito scopo celebrativo o per strizzare l’occhio agli smemorati, ma solo perché – come al solito – la nostra puntualità nel rispettare le date canoniche di uscita è quella che è.  Così, almeno per questa volta, la celebre “tredicesima Newsletter dell’ anno vecchio” trasmuta nella “zeresima Newsletter dell’anno nuovo”.

 

Del resto, qualche innovazione comincia ad essere davvero necessaria: facciamo un po’ fatica anche noi a crederlo, ma il calendario che otterrete cliccando sui link in testa a questa mail è il 24° della serie; come i nostri lettori più fedeli sanno bene, visto che li tormentiamo da un quarto di secolo con le curiosità del conteggio di giorni, esiste un ciclo di 28 anni che si ripete ineluttabilmente (con qualche inciampo negli anni secolari non multipli di 400) e ci fa davvero impressione essere giunti a 6/7 del cammino del ciclo. Così tanta impressione che, per una volta, daremo per scontato che le caratteristiche e la struttura del Calendario di RM siano noti al lettore, ed eviteremo di ripeterci. Anzi, facciamo al contrario: anziché giocare di anticipo, palleggeremo in rimessa: se ci fosse qualcuno che ha delle domande sul Calendario, ci scriva: promettiamo di rispondere.

 

Le Newsletter che accompagnano il Calendario di solito terminano con gli auguri di Buone Feste, Buon Natale, Buon Anno, Season Greetings, Buona fine e buon principio. Eh, non crederete mica che solo per il trascurabile fatto che le Feste sono finite noi si eviti di farveli, no? Diamine, per chi ci avete preso?

 

Possiate essere il più felici possibile, tutti quanti, per quanto consentito dalle leggi della fisica e anche quelle leggi che la fisica ancora non è in grado di capire. Possa essere ogni giorno di quest’anno – ma anche quelli dei prossimi milletrecento – foriero di ingiustificati e rasserenanti sorrisi.

 

Alice, Piotr, Rudy.

 

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Redazione di Rudi Mathematici

se non ricevete questa mail scriveteci a:

in...@rudimathematici.com
www.rudimathematici.com

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Piotr R. Silverbrahms

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Jan 10, 2024, 5:54:51 PMJan 10
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Il Calendario 2024 di Rudi Mathematici è in linea:   

http://www.rudimathematici.com/archivio/calendari/RM_2024_Calendar.pdf

http://www.rudimathematici.com/archivio/calendari/en/RM_2024_Calendar[e].pdf (versione inglese)

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Non sono davvero tante le cose di cui possiamo dirci assolutamente sicuri, ma una di queste è che tutti coloro che leggeranno questa mail sono in grado di contare fino a dieci. Forti di questa nozione, osiamo sperare che non troverete particolarmente problematico constatare che l’attesissimo Calendario 2024 di Rudi Mathematici si presenti solo al decimo giorno dell’anno che diligentemente riepiloga in dodici fogli. E poi, a ben vedere, anche il predecessore del 2023 era uscito il 10 gennaio; quindi, almeno per ciò che riguarda la coerenza interna – così cara ai matematici – siamo a posto.

 

Del resto, dal punto di vista dei numeri notevoli questo calendario ha ben poco da invidiare a chiunque: non solo arriva esattamente 365 giorni dopo il suo predecessore, come ogni calendario che si rispetti, ma si permette di superarlo in prestazioni, visto che di giorni ne annovera addirittura 366: tutta colpa di quel 2024, così armoniosamente divisibile per quattro e così maldestramente indivisibile per cento. Ma anche questa è una caratteristica non troppo originale, condivisa da un sacco di altri calendari, e non vale quasi la pena parlarne; ben più significativi sono altri numeri che solo questo Calendario di RM può rivendicare. Tanto per cominciare, è il 25° rampollo della sua confraternita, e già questo è particolarmente notevole, visto che di calendari ne arrivano esattamente uno all’anno. Poi, piomba nelle vostre mailbox proprio tra i numeri 299 e 300 della vostra rivista preferita, e giusto alla vigilia della data ufficiale del venticinquesimo compleanno della medesima.

 

Venticinque calendari sono tanti, impossibile negarlo: tantissimi, se si tiene conto del fatto che, per quel che riguarda la veste tipografica, non sono praticamente cambiati per niente, dal primo che inaugurava come “anno nuovo” il 2000 a questo qua, appena nato. Così tanti che dubitiamo che siano rimasti in molti a poter affermare di avere assistito alla nascita di tutti i fratellini, e anche se noi cadiamo spesso nell’errore proprio dei vecchi (quello di immaginare che tutti conoscano tutto degli anni che loro hanno vissuto) per non dare niente di scontato ripetiamo alcune caratteristiche inamovibili dei calendari di RM:

  1. In copertina c’è un’equazione; non è difficilissimo indovinare quale numero sia la soluzione, ma dovrebbe insospettire il fatto che l’equazione è di terzo grado.
  2. Oltre all’equazione, ci sono delle vignette umoristiche matematiche, trovate saccheggiando impunemente la Rete.
  3. I fogli dei mesi sono divisi sostanzialmente in due colonne.
  4. La colonna di destra riporta, nell’ordine: a) un quesito matematico rubato a qualche sacro testo di problemi (quest’anno tocca al Putnam del 2009); b) una serie di freddure matematiche in dodici variazioni, una per mese (quest’anno i due temi sono “Come mettere un elefante nel frigorifero” e “Le leggi di Murphy per gli studenti di matematica”); c) una serie di citazioni di frasi notevoli dette da personaggi notevoli della matematica e della scienza (ma non solo), spesso nati nel mese illustrato dal foglio del calendario.
  5. La colonna di sinistra è il cuore del calendario, quella che ottempera al dovere di numerare i giorni del mese, ribadire il corrispondente giorno della settimana, e numerare le settimane stesse. Soprattutto, nella casella di ogni giorno sono ricordati nomi di matematici (talvolta fisici, assai raramente altri ancora) che hanno avuto la ventura di nascere nel giorno in questione. Naturalmente, si riporta tra parentesi anche l’anno di nascita del festeggiato. Infine, sempre nelle caselle dei giorni, a fianco dei nomi dei personaggi notevoli talvolta (per 223 giorni su 366 ) compare la sigla RMxxx (304 volte), dove xxx sta per un intero di tre cifre, sicuramente inferiore a 300: ciò sta a significare che nel numero corrispondente dell’e-zine (sempre reperibile nella pagina Archivio di www.rudimathematici.com che raccoglie tutti i numeri usciti, anche quelli vecchi di un quarto di secolo), l’articolo di apertura della rivista parla di quel matematico lì (esempio: ieri era il 9 gennaio, casella che riporta tre nomi di matematici nati proprio il 9 gennaio: Steklov, Florenskij e Orshansky. Vicino al nome di Florenskij c’è la sigla RM252; questo significa che il primo articolo (il “compleanno”, per gli amici di RM, solitamente piazzato a pagina 3) del numero 252 di Rudi Mathematici è dedicato a Pavel Florenskij. Fine esempio).

 

Bene, aver ricordato le chiavi di lettura del calendario ci ha consentito di riempire a sufficienza di parole questa Newsletter evitando di parlare di quel che è successo nel trascorso 2023 e di cosa ci aspettiamo dal corrente 2024; è stata cosa ben meditata, perché a noi piace molto l’irrazionalità, e non solo quella di pi greco o della radice di due. Di motivazioni razionali per essere allegri, felici e ottimisti non ne abbiamo trovate moltissime, ma a noi irrazionali cosa importa? Possiamo permetterci il lusso di guardare all’irraggiungibile infinito, immaginare testardamente un grafico rigorosamente mai decrescente della funzione felicità, una prolificazione frattale dei germogli di risate, delle placide superfici morbide e prive di cuspidi e singolarità fastidiose sulle quali crogiolarsi. E possiamo serenissimamente augurare lo stesso scenario a tutti voi, che la matematica – si sa – è spudoratamente ricca e generosa.

 

Buon anno, gente.

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