Dicunturhominis adulti sceletum 206 ossa habere, 200 ossa enim et sex ossicula auris mediae (utrumque malleum, incum, et stapedem), quamquam numerus eorum inter homines et aetates variat: infantibus et adulescentibus, ossium fusione causa, plus ossium quam senioribus sunt[2].
Lo scheletro umano una struttura di protezione e sostegno posta all'interno del corpo, formata da un insieme di ossa e tessuto cartilagineo che sostiene il corpo umano. Alla nascita lo scheletro umano presenta circa 270 ossa, da adulti le ossa si riducono a 206 legate tra loro da 68 articolazioni: durante lo sviluppo, alcune ossa si uniscono tra di loro. In un adulto medio, lo scheletro rappresenta circa il 20% del peso corporeo.Lo scheletro pu essere suddiviso in ossa del capo, ossa del tronco e ossa degli arti. Le ossa sono elencate nella lista delle ossa dello scheletro umano.Le funzioni dello scheletro sono:
Negli stadi iniziali dello sviluppo le ossa lunghe sono formate da cartilagine ialina e le ossa piatte del cranio sono in realt membrane fibrose. Durante lo sviluppo fetale sia le ossa piatte che le ossa lunghe si modellano e vengono in gran parte sostituite con osso. Alla nascita sono ancora presenti alcune fontanelle craniche per consentire l'ulteriore sviluppo dell'encefalo, ma entro il 2 anno di vita ossificano completamente. Alla fine dell'adolescenza le placche epifisarie delle ossa lunghe che permettono la crescita longitudinale nel corso dell'infanzia si sono completamente ossificate e termina cos la crescita delle ossa lunghe.
Lo scheletro muta nel corso di tutta la vita, ma i cambiamenti pi drastici avvengono nell'infanzia. Alla nascita il neurocranio del neonato sproporzionato rispetto alla faccia. La rapida crescita del neurocranio prima e dopo la nascita legata alla crescita dell'encefalo. A 2 anni di et le dimensioni del cranio sono i 2/3 di quelle nell'et adulta, dimensioni che vengono raggiunte intorno agli 8-9 anni di et. Le cosiddette curvature primarie sono presenti alla nascita e sono convesse posteriormente, cosicch la colonna vertebrale del neonato arcuata come quella degli animali a quattro zampe.
Durante la pubert la pelvi femminile si amplia per predisporsi alla gravidanza, mentre lo scheletro maschile complessivamente diviene pi robusto. Dopo il raggiungimento della statura definitiva fino all'et di mezzo lo scheletro, in condizioni normali, non subisce che piccole modificazioni.
Le ossa per rimanere strutturalmente valide devono essere sollecitate meccanicamente. In condizioni di inattivit le ossa diventano pi sottili e fragili, per questo che nelle persone anziane le fratture rappresentano il problema osseo pi frequente.
Lo scheletro umano dato dall'insieme delle strutture anatomiche aventi funzione di sostegno e protezione dei tessuti molli. Le ossa che lo compongono, grazie alla connessione con il sistema muscolare, funzionano anche da leve per consentire il movimento. Le ulteriori funzioni dello scheletro sono riportate in questo articolo.
Le ossa del corpo umano differiscono tra loro per forma e dimensioni, ricoprendo funzioni altrettanto diversificate. In base a queste loro caratteristiche vengono distinte in: ossa lunghe, quando la lunghezza prevale sulle altre dimensioni; ossa piatte o larghe, quando larghezza o lunghezza prevalgono sullo spessore; ossa brevi, quando le tre dimensioni sono pressoch uguali.
Le epifiisi contraggono rapporti con le ossa vicine e sono provviste di superficie articolare.
La massa centrale (diafisi) costituita da tessuto compatto e, pi all'interno, da una cavit in cui generalmente contenuto il midollo osseo. Tipiche ossa lunghe sono quelle degli arti (femore, tibia, fibula, omero, radio, ulna).
Talvolta, si distingue una terza, piccola, zona cartilaginea, chiamata metafisi e collocata tra epifisi e diafisi. Essa presente nel bambino e nel giovane adolescente, mentre scompare nell'adulto; essenziale per la crescita in lunghezza delle ossa lunghe.
OSSA CORTE O BREVI: caratterizzate da lunghezza e diametro di simile misura; sono costituite da tessuto spugnoso completamente avvolto da una lamina di tessuto compatto. Esempi di ossa corte del corpo umano sono quelle del polso, del calcagno e delle vertebre.
OSSA PIATTE: similmente alle ossa lunghe, hanno una, seppur ridotta, parte centrale di tessuto spugnoso (detto diploe) dove si trova il midollo osseo. Il tutto ricoperto da due strati (uno per lato) di tessuto compatto (detti tavolati). Tipiche ossa piatte sono quelle del cranio, del bacino e dello sterno.
OSSA SESAMOIDI: a livello tendineo, favoriscono la meccanica del movimento (la rotula, ad esempio, un osso sesamoide che, oltre a proteggere il ginocchio, facilita l'azione del muscolo quadricipite durante l'estensione della gamba).
Le epifisi possiedono forme particolari che gli consentono di trarre rapporti articolari con le ossa vicine, combaciando con esse. Quando manca tale corrispondenza, il rapporto tra le due superfici articolari si stabilisce mediante l'interposizione di strutture fibro-cartilaginee, come nel caso dei menischi del ginocchio.
All'intero delle diafisi, invece, possibile riconoscere un canale centrale, detto canale diafisario, che contiene midollo giallo. Le coste e le clavicole, pur essendo ossa lunghe, sono prive del canale diafisario e non contengono midollo giallo.
Le cavit costituiscono connessioni fra ossa contigue non articolari quando costituiscono un punto di attacco per legamenti o tendini, oppure quando accolgono organi o rendono l'osso pi leggero senza diminuirne la resistenza.
Il Prof. Pier Paolo Mariani, Medico Chirurgo Ortopedico, opera a Roma presso la Casa di Cura Villa Stuart. Si occupa soprattutto delle patologie del ginocchio e della caviglia e del loro trattamento chirurgico con tecniche artroscopiche poco invasive. Ha maturato una particolare esperienza sulle ricostruzioni plurilegamentose del ginocchio. \u00C8 stato socio fondatore di numerose societ\u00E0 scientifiche italiane ed estere. Ha curato l\u2019organizzazione di congressi nazionali e internazionali, corsi teorici e pratici di chirurgia artroscopica. Ha svolto inoltre un\u2019intensa attivit\u00E0 editoriale ed \u00E8 autore di numerosi lavori scientifici pubblicati su riviste italiane e internazionali. Oggi \u00E8 consulente di molte squadre sportive professionistiche e dirige il Servizio d\u2019Urgenza di Ortopedia e Traumatologia dello Sport presso il complesso sanitario Villa Stuart, attivo 24 ore su 24.
Sono strutture connettivali fibrose, che fissano il muscolo alle ossa. I legamenti invece fissano due ossa tra di loro. I quattro muscoli che formano il quadricipite si fondono per formare il tendine quadricipitale. Questo tendine si unisce alla rotula, proseguendo come tendine rotuleo per fissare i muscoli alla tibia.
Le ossa sono segmenti di varia forma, densit e dimensioni e sono costituite da tessuto osseo: un tessuto connettivo di sostegno, fortemente mineralizzato, caratterizzato da estrema durezza e notevole resistenza meccanica. Le ossa costituiscono il sistema scheletrico.
Oltre alle ossa, i muscoli delle spalle svolgono un ruolo essenziale nel facilitare i movimenti del braccio. Tra i principali muscoli della spalla ci sono il deltoid, il trapezio e i muscoli rotatori della cuffia dei rotatori.
La maggioranza delle ossa che formano la teca cranica sono piatte o comunque possiedono una porzione piana, costituita da due tavolati di osso compatto, rispettivamente il tavolato esterno pi spesso e il tavolato interno sottile, e uno strato intermedio di osso trabecolare detto diploe, che contiene midollo osseo e quindi sede di emopoiesi.
Lo scheletro del cane, come quello di ogni essere vivente, pu essere considerato una vera e propria impalcatura ossia un sostegno strutturale che assolve a tante funzioni a cui concorrono, oltre alle ossa, anche le cartilagini e le articolazioni.
Obiettivi delle esercitazioni sull'apparato scheletrico:riconoscimento di alcune componenti dell'apparato scheletrico, anche al variare delle loro forme in relazione all'adattamento e alla specializzazione (per es. scheletro assile e appendicolare)individuazione di complessi funzionali (cranio viscerale e neurocranio; scheletro branchiale e gabbia toracica) in relazione a ruoli specifici; di modificazioni della colonna vertebrale imposte dal passaggio dall'ambiente acquatico a quello terrestre; delle differenze nell'articolazione maxillo-mandibolare di uno squalo e quella di un mammifero.GeneralitNell'apparato scheletrico dei Vertebrati si riconoscono parti pi superficiali, generalmente derivate da un processo di ossificazione diretta o di membrana di elementi mesenchimali nel derma, e parti pi profonde, derivate da ossificazione di strutture cartilaginee embrionali.Nel primo caso, le ossa si definiscono dermiche (o dermascheletro) o scheletro di rivestimento; nel secondo caso, endocondrali o scheletro di sostituzione.
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