Leggo nell'articolo in questione quella che l'autore riassume come
tesi del documentario "Sex and Crimes in Vatican", ovvero: "l'autorità
ecclesiastica viene a conoscenza dei crimini, ma li nasconde", tesi
che l'autore dell'articolo non condivide.
Leggo più avanti nello stesso articolo: "Se condurre una causa
giudiziaria in modo da evitare lo scandalo, non è un dovere per questi
pseudo informatori, per la Chiesa lo è, e a questa procedura intende
attenersi".
Questo mi ha fatto venire in mente l'Antigone, ed il problema del
rapporto tra legge divina e legge umana: da quello che io capisco
dalla lettura dell'articolo, l'autore nega che scopo della Chiesa sia
nascondere dei crimini, ma ritiene che sia diritto della Chiesa
gestire, giudicare e correggere comportamenti che secondo la legge
civile sono reato, e dovrebbero essere giudicati da tribunali civili.
Forse non ho capito il senso dell'articolo, ma se è questo, mi pare
che vi siano parecchie cose su cui riflettere, a partire da
quell'evangelico "date a Cesare quel che è di Cesare".
Gianluca