>le dimensione delle stampe non sono corrette, ad es. i
diametri dei
>fori mi vengono piu piccoli di quello che dovrebbero ad
esempio un
>diametro 8mm mi diventa un 7.4mm
Ciao Salvatore,
un errore di 0.6mm su un foro di 8mm mi sembra più che
accettabile. A livello teorico ci sono alcuni fattori (oltre
alla calibrazione) che influiscono sull'accuratezza dimensionale
dei buchi: principalmente sono il ritiro della plastica con il
raffreddamento e la forma poligonale -e non circolare- che
qualsiasi superficie ha quando rappresentata in un file STL
(l'area di un poligono inscritto in una circonferenza è sempre
inferiore a quella della circonferenza stessa).
Per il primo problema si può rallentare la stampa dei perimetri;
per entrambi i problemi molto spesso la soluzione è nella
compensazione del fenomeno a livello di modellazione. Su alcuni
blog -mi viene in mente quello di nophead- ci sono delle formule
e delle tabelle che molte persone usano per ingrandire i buchi
tenendo conto di come usciranno stampati.
Per quanto riguarda la calibrazione, puoi giocare con Nozzle
Diameter (facendo lievi variazioni), Filament Diameter ed
Extrusion Multiplier. Per quanto la stampante ti risulti
calibrata, probabilmente esistono altre combinazioni di questi
parametri che mantengono l'accuratezza di altre caratteristiche
(ad esempio i ponti o le superfici solide) ma migliorano la
dimensione dei buchi. È una questione di equilibrio e di
tentativi, non so darti indicazioni più guidate :-)
- Alessandro
- Alessandro
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Hai ricevuto questo messaggio in quanto sei iscritto al gruppo RepRap Italia.
Maggiori informazioni:
http://groups.google.com/group/reprap-italia?hl=it
ho fatto un file di test e l'ho messo su thingiverse, se avete tempo/voglia fatemi sapere i vostri risultati
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Non è quindi un fattore determinante dal software.... o perlomeno sono convinto che ogni macchina avrebbe la possibilità di migliorare sensibilmente le tolleranze ma più che dal software penso che siano correzioni da fare a livello firmware e la difficoltà consiste nel fatto che
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>D'altro canto lo slicer ha la possibilità di analizzare il
modello 3d
>intero, e capire dove sono i buchi. Penso che sarebbe
fattibile un
>procedimento di questo tipo:
>[...]
Il punto è l'accuratezza dei modelli fisici. Io non ho mai
guardato i processi di estrusione al microscopio, né ho mai
misurato le pressioni nei condotti, né conosco i ritiri termici
delle plastiche che usiamo.
Ho implementato in Slic3r dei modelli fisici ipotetici,
sicuramente semplificati, ai quali sono arrivato col
ragionamento e l'osservazione a occhio nudo. Ho studiato i
fondamenti della reologia e ho una bibliografia in materia, ma
ci faccio poco senza riscontri sperimentali e soprattutto con
una varietà di hardware notevole.
Lo slicer genera i percorsi e decide quanto materiale occorre
per ogni segmento. Ciò si basa su un equilibrio di volume e su
modelli di tipo geometrico, ossia relativi alla forma che assume
il materiale estruso.
Il firmware controlla il flusso. Nel G-code c'è scritto quanto
materiale occorre per ogni segmento, ma il firmware decide
*come* controllare l'estrusore per far sì che il flusso sia
costante: il firmware considera la variable *tempo* che nello
slicer non è presente.
Un firmware evoluto come Marlin include tra le altre cose:
- il controllo dell'accelerazione;
- l'algoritmo di Matt Roberts, noto come "advance", che usa un modello
fisico per controllare il flusso tenendo conto delle
pressioni e della
viscosità.
Potrei dilungarmi, ma una immagine vale mille parole:
http://forums.reprap.org/read.php?263,110934,112726#msg-112726
In quella foto, Ahmet ha cambiato l'accelerazione del firmware
durante una stampa. Guardate come cambiano le dimensioni dei
denti. Eppure il G-code è sempre lo stesso...
Per quello che vale, molta gente (anche molto esperta come lo
stesso Ahmet e altri) mi conferma che con Slic3r riesce ad
ottenere buchi di dimensioni perfette. Il merito non è tutto di
Slic3r... configurate bene il vostro firmware!
- Alessandro
>scusate se mi intrommetto, ma qualcuno utilizza EMC di linux
al posto
>delle schede replike? Questo perchè EMC ha una gestione dei motori
>molto performante e dispone del realtime integrato. E' molto
stabile e
>totalmente gratuito, perchè perdere tempo con quegli accrocchi?
Quali accrocchi?
Diverse persone lo fanno, ma onestamente non ne vedo i vantaggi.
Hai comunque bisogno di un'elettronica aggiuntiva per il
controllo delle temperature (e dei finecorsa?). Come diceva
Salvatore, ti perdi anche la possibilità di stampare da scheda SD.
Inoltre EMC non contiene alcun algoritmo speciale per il
controllo del flusso (vedi il mio messaggio di ieri). Una
stampante FDM non è del tutto equiparabile ad un utensile CNC,
perché c'è di mezzo il flusso che va gestito con la variabile tempo...
- Alessandro