Come mantenere la traduzione italiana di Qgis?

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Amedeo Fadini

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Apr 17, 2015, 9:03:10 AM4/17/15
to qgis_ut...@googlegroups.com
Ciao a tutti e grazie per avermi accettato nel gruppo....

Come molti di voi forse sapranno sono al momento segretario della Associazione Per l'Informazione Geografica Libera GFOSS.it  e ci terrei a tenere i contatti con gli utenti della Regione FVG, territorio ancora "vergine" [0]

Un piccolo sondaggio: quanti di voi usano Qgis in inglese o in altre lingue?

Saprete già dalle discussioni passate in lista pubblica GFOSS.it che ormai la traduzione italiana è diventata un lavoro a tempo pieno, specie da quando ci sono i rilasci programmati. La traduzione del manuale, che forse è la parte più importante per i nuovi utenti.

Se le cose restano come sono tra due versioni  non avremo più la traduzione completa dell'interfaccia e l'unico manuale italiano sarà obsoleto.

Che fare? Per il momento I traduttori hanno creato un sito di riferimento per la comunità italiana e hanno lanciato una campagna di crowdfunding che trovate all'indirizzo:


Vi invito ovviamente a donare una piccola cifra di vostra spontanea volontà (anche 5 euro sono significativi) ma quel che più sarebbe interessante visto la presenza ben radicata all'interno dell' Amministrazione Regionale è trovare un sistema per far contribuire l'ente pubblico.

I meccanisimi intricati della contabilità del settore pubblico infatti apparentemente non consentono di finanziare il sw open source con donazioni e sponsorship come accade per il privato (tracciabilità, appalti, mepa etc. etc.) e in generale  il crowdfunding si concilia malamente con il sistema fiscale italiano. 
Resto del parere che è solo questione di volontà politica (infatti tra gli sponsor dei Qgis c'è la regione austriaca del Vorarlberg [1]) 
Ma è opportuno inventarsi qualcosa per fare in modo che la traduzione esista ancora tra 10 anni...

Una delle possibilità che mi viene in mente,e che in qualche ente è stata applicata riguardo l'iscrizione di alcuni dipendenti pubblici a GFOSS.it  è che l'amministrazione rimborsi al dipendente che effettua la donazione analogamente a come viene rimborsato un pasto fuori sede o un percorso chilometrico: se parliamo di importi di sotto 10 euro forse potrebbe essere fattibile, e moltiplicati per i funzionari che effettivamente utilizzano il sw in italiano potrebbero raggiungere cifre significative

Che dite? 
L'associazione ovviamente si rende disponibile a fare da tramite e da garante.


amefad


Rossin Pietro

unread,
Apr 17, 2015, 9:35:43 AM4/17/15
to ame...@gmail.com, qgis_ut...@googlegroups.com

Ciao e benvenuto
Parlo per la mia realtà (ARPA fvg)
Noi abbiamo adottato qgis ed abbandonato le licenze esri, che non sono più state rinnovate.
Abbiamo fatto formazione con faunalia su qgis/postgis e lizmap.
Alla formazione su qgis ha partecipato Alessandro Sgambati che ha portato lo strumento ai forestali e sta facendo formazione a dipendenti regionali. Prima erano orientati su gvsig.
I fondi li abbiamo messi come formazione istituzionale per qgis e fondi di progetto europei per postgis /lizmap.
Incarichi tramite mepa.
La vedo un po' dura per riuscire a recuperare fondi istituzionali, poichè in regione buona parte della gestione sw è in carico ad Insiel che spinge su soluzioni proprietarie (intergraph).
In ARPA per fortuna abbiamo una dirigente del settore informatico che ha dato credito al programma, anche di fronte ad un cospicuo risparmio per i costi di licenza esri.
Credo che vi sia un po' di margine di movimento nell'ambito dei progetti europei,  che però arrivano a singhiozzo..
Proverò a sentire dai dirigenti se c'è qualche possibilità..
Pietro

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Amedeo Fadini

unread,
Apr 17, 2015, 9:54:43 AM4/17/15
to qgis_ut...@googlegroups.com, pietro...@arpa.fvg.it, ame...@gmail.com


Il giorno venerdì 17 aprile 2015 15:35:43 UTC+2, Rossin Pietro ha scritto:

Ciao e benvenuto

Grazie. 

Parlo per la mia realtà (ARPA fvg)
Noi abbiamo adottato qgis ed abbandonato le licenze esri, che non sono più state rinnovate.
Abbiamo fatto formazione con faunalia su qgis/postgis e lizmap.

Molto bene, una cosa che mi preme sottolineare è che in casi come questo (con il passaggio da ESRI a FLOSS non fate altro che applicare l'art. 68 del CAD) è importante verificare che i soldi spesi per la formazione/migrazione generino un ritorno per la comunità. 
La scelta di Faunalia ovviamente è eccellente perché hanno un ruolo chiave nello sviluppo e nella comunità italiana, ma ci sono molte aziende (anche sul mepa) che propongono corsi  di buon livello a un prezzo minore... come fanno? 
Semplice non contribuendo allo sviluppo hanno meno spese, ma così sfruttano il lavoro di altri e non fanno progredire il software.

Se vi capita di fare RdO sul mepa riguardo al SW libero cercate di inserire una clausola che preveda il rilascio di quanto sviluppato dal fornitore.

Per come conosco (poco) Insiel e le strategie di Intergraph una cosa non esclude l'altra, Insiel ha dentro gente brava ceh a richeista può anceh sviluppare Open Source  l'importante è non restare appesi alla buona volontà di qualche funzionario, visto che e leggi a livello nazionale e regionale ci sono.


amefad

Pietro Rossin

unread,
Apr 17, 2015, 9:58:15 AM4/17/15
to Amedeo Fadini, Pietro Rossin, qgis_ut...@googlegroups.com

So bene il problema del ritorno in comunità dell'investimento ed infatti non abbiamo fatto la scelta più economica ;-)
P

--

Amedeo Fadini

unread,
Apr 28, 2015, 6:29:25 AM4/28/15
to qgis_ut...@googlegroups.com
Sulla questione traduzione c'è stata un ampia discussione in lista pubblica gfoss.it


Trovo molto interessante l'intervento di Andrea Peri di Regione Toscana che forse molti di regione FVG possono condividere


Se avete un attimo di tempo dite la vostra!

amefad
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