Viborg Esserne

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Lourdes Vandewerker

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Jul 21, 2024, 12:41:36 PM7/21/24
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La cristianizzazione della Scandinavia, cos come quella di altri paesi nordici e baltici, avvenne tra l'VIII e il XII secolo. I regni di Danimarca, Norvegia e Svezia fondarono le proprie arcidiocesi, direttamente sottoposte all'autorit del papa di Roma, rispettivamente nel 1104, 1154 e 1164. La conversione al cristianesimo del popolo scandinavo richiese pi tempo, poich ci vollero ulteriori sforzi per stabilire una rete di chiese in loco. I Sami rimasero invece pagani fino al XVIII secolo.[1] Ricerche archeologiche pi recenti testimoniano la presenza di comunit cristiane a Gotland gi durante il IX secolo, probabilmente perch giunto da sud-ovest e poi spostatosi verso nord.[2]

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La Danimarca fu il primo dei paesi scandinavi a essere cristianizzato (975) per volont di Aroldo I di Danimarca, il quale celebr poi l'evento facendo erigere la pi grande delle sue Pietre runiche di Jelling.[3] La pi antica chiesa scandinava ancora esistente costruita in pietra quella della Santa Croce di Dalby, eretta nel 1040 circa e situata in Scania, allora parte della Danimarca.[4]

Sebbene gli scandinavi divennero nominalmente cristiani, ci volle molto pi tempo perch le vere credenze cristiane penetrassero nella regione,[5][6] mentre, altrove in Europa, il popolo assorbiva le usanze cristiane prima dei suoi governanti. Le antiche e apprezzate tradizioni indigene apparivano sfidate in quel frangente da idee sconosciute, come il peccato originale, l'Incarnazione e la Trinit. Gli scavi archeologici nei siti di sepoltura sull'isola di Lovn, vicino a Stoccolma, hanno dimostrato che l'effettiva cristianizzazione del popolo, sia pur in una zona centrale della Svezia, fu molto lenta e richiese almeno altri 150-200 anni.[7] Le iscrizioni runiche del XIII secolo della citt mercantile di Bergen (Norvegia) dimostrano una scarsa influenza cristiana, tanto che in una di esse si invoca addirittura l'ausilio di una valchiria.[8]

Durante l'Alto Medioevo il Papato non si era ancora manifestato come autorit cattolica romana centrale, ragion per cui potevano svilupparsi varianti regionali del cristianesimo.[9] Poich l'immagine di un "Cristo vittorioso" appare frequentemente nella prima arte germanica, gli studiosi hanno suggerito che i missionari cristiani presentassero Cristo "come figura di forza e fortuna" e che forse l'Apocalisse di Giovanni, la quale presenta Cristo come vincitore su Satana, gioc un ruolo centrale nella diffusione del cristianesimo tra i vichinghi.[10]

Studi recenti rivelano che i territori scandinavi come la Danimarca e la Svezia risultano tra le nazioni meno religiose al mondo; molti danesi e svedesi, per esempio, professeranno di credere in 'qualcosa', sebbene non necessariamente nel Dio della Bibbia. Phil Zuckerman scrive in un articolo del 2009 al Nordic Journal of Religion and Society: Sicuramente gli sviluppi storici della cultura e della religione in Danimarca e Svezia sono fattori determinanti per spiegare l'attuale stato di irreligiosit.[11]

La parola di lingua norrena con cui venne descritto il processo di cristianizzazione dei popoli (germanici e non) della Scandinavia siaskipti (in italiano "cambio di sede") e indica come il processo di conversione sia stato inizialmente percepito come qualcosa di prettamente materiale. L'etimo formato da "sir", "seme/costume", il cui significato si avvicina al termine moderno che sta per "cultura" e comprende un riferimento alla sfera della "tradizione" e della "religione". Preben Meulengracht Srensen ha interpretato siaskipti come un segno che la conversione fu percepita come un passaggio da un mondo all'altro.[12] Sebbene il cambiamento fu apparentemente percepito come un punto di riferimento nel presente, il correlato sviluppo sociale in senso lato fu molto pi graduale. All'inizio, naturalmente, solo la struttura esterna, ad esempio edifici e rituali, fu sostituita. Solo in seguito si verific un vero cambiamento di fede, quando la comprensione cristiana della vita e la teologia guadagnarono terreno. Ci port a un cambiamento etico, oltre che nello stile di vita.[13]

Il cambiamento di religione fu un elemento importante nella radicale trasformazione sociale, politica e culturale che le societ nordiche subirono durante l'ultima parte dell'et del ferro germanica (la c.d. "Era di Vendel", 550-793), l'Epoca vichinga (793-1066) e il Medioevo. Nelle parole dello storico della religione norvegese Gro Steinsland, il cambiamento di religione [fu] sia un fattore trainante nel cambiamento sociale sia il risultato di ampi processi di cambiamento.[20] La Scandinavia era stata fino ad allora interessata da un sistema di egemonia sociale che aveva concentrato il potere in 3-4 case reali.

Nella maggior parte delle opere che descrivono la conversione, il punto di vista e i modelli esplicativi dipendono in larga misura dalla percezione del ruolo della monarchia, sia nei confronti della Chiesa sia della societ pre-cristiana. Il cristianesimo viene spesso descritto come positivo e irreversibile.[21] Mentre in genere la visione della Chiesa stata vista con favore in questo processo di conversione, gli autori affiliati al marxismo hanno riservato toni pi critici per via della loro concezione anticlericale e antiautoritario. Infine, il liberalismo ha enfatizzato le tendenze democratiche e sottolineato il ruolo della societ contadina come forza trainante per lo sviluppo.[22]

Per la maggior parte del periodo in cui ebbe luogo il processo di conversione, i fedeli dei due credi convissero senza probabilmente percepire un netto distacco. Pertanto, anche se le regioni nordiche erano nominalmente diventate cristiani gi durante l'epoca vichinga, in realt ci vollero molti anni prima che le idee cristiane si radicassero pienamente nella popolazione.[6] Si pensi al fatto che non fu realizzato alcun luogo di culto se non un secolo dopo l'adozione del cristianesimo di Stato compiuta da di Aroldo I di Danimarca.[23] Allo stesso tempo, la conoscenza delle antiche tradizioni era ancora cos grande nell'Islanda del XIII e XIV secolo che vi si poterono trascrivere opere dell'antica religione (un esempio su tutti, le raccolte note come Edda poetica e Edda in prosa) da quelle copie perpetuate fino ai giorni nostri. Idee e credenze cristiane penetrarono lentamente e ci volle tempo perch soppiantassero la religione pagana. Materiale archeologico dalla Svezia suggerisce che questo processo potrebbe essere iniziato gi intorno all'anno 500.[24] I linguisti concordano sul fatto che un'intera gamma di parole cristiane finlandesi conflu dalle prime lingue slave.[25] Inoltre, stata riscontrata l'influenza del mondo bizantino nei primi esempi di affreschi danesi.[17] Lo storico John H. Lind ritiene provato che c'erano congregazioni cristiane di liturgia slava in Finlandia prima delle crociate svedesi e che i Variaghi portarono influenze cristiane in entrambe le direzioni: nel primo periodo, i Variaghi divennero cristiani di lingua greca o slava ma in seguito promossero la diffusione del cristianesimo latino nell'Europa orientale.

Il cristianesimo che si afferm nei paesi nordici all'inizio del Medioevo era diverso dalla sua forma moderna. Era un cristianesimo in cui Ges appariva come un re-guerriero vittorioso e conquistatore[26] ma anche quella visione cambi durante il lungo periodo di tempo in cui il cambiamento di religione si estese.

I primi contatti tra norreni e cristiani ebbero certamente luogo molto prima dell'VIII secolo, forse prima del crollo dell'Impero Romano d'Occidente (V secolo). Tuttavia, fu solo negli anni 820 che divenne politicamente possibile predicare in Scandinavia a gruppi pi grandi.[27] I reperti archeologici mostrano che la regione nordica solo intorno l'anno 700 inizi davvero ad aprirsi all'Europa occidentale e quel contatto da quel momento inizi a diventare molto pi intenso che nel precedente periodo dell'et del ferro germanica, ad esempio attraverso spedizioni commerciali e militari. Il maggiore contatto era un prerequisito essenziale affinch il cristianesimo prendesse piede e quindi si affermasse come religione tra i popoli nordici.[28]

Un passaggio cruciale affinch la nuova fede potesse attecchire avvenne con l'inizio della cosiddetta Epoca vichinga. La comprensione generale dell'etimo "Vichingo" e dell'et vichinga caratterizzata dalle descrizioni che provengono principalmente dai monasteri dell'Europa occidentale. Un vichingo pu quindi essere definito come un norreno che stato in contatto con la cultura cristiana in una forma o nell'altra. Ci implica che quando le fonti storiche cominciarono a descrivere i norreni, il primo incontro tra la cultura norrena e il cristianesimo era cosa fatta; la religione norrena descritta nelle fonti scritte risale all'epoca in cui il cristianesimo si era gi affermato in Scandinavia e l'influenza culturale dell'Europa meridionale e occidentale risultava forte da diversi secoli.[29]

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