NON DIMENTICHIAMO CHE La nostra ricchezza è costruita sullo sfruttamento quotidiano del Sud del Pianeta.

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A.G.

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Jan 4, 2010, 9:52:04 AM1/4/10
to Forum Pubblico Associazione PBC-Prato
Sabato 16 Gennaio 210 ore 17:30 Biblioteca Lazzeriniana, via Puccetti n°3 Prato
«Noi difendiamo l' Europa!»

Opposizione politica e lotta all immigrazione in Libia, Un audio documentario di Roman Herzog

«Per la prima volta le voci dalle
carceri libiche» (L Unità)

«Un documentario importan- tissimo»  (Linkincontro)

«Le voci dei persecutori e dei  perseguitati dall Inferno della Libia» (RAI  TG3)
«Sconvolgente - Herzog è riuscito ad  arrivare col microfono a dire quanto  tanti media non riescono a fare vedere»  (Pensieri al vento) «Una spietata indagine  audiodocumentario-shock» (L altro)
«Uno strumento per la società civile, perché non si possa dire che 'non sapevo' cosa accade ai migranti respinti in  Libia» (Peacereporter)
«Choccante e illuminante - da ascoltare, per provare a ragionare, seriamente, sul problema  delle migrazioni» (Lungotevere)

«un reportage-inchiesta di ecce- zionale valore» (Rai Radio 3)
«Molto godibile per chi ama la radio» (Radio 3 Mondo)

Da  tempo  si  parla  di  un  cambiamento  in  Libia,  di  un apertura  politica.  Dalla  fine  dell embargo,  nel 2006, i Paesi dell Unione  Europea, la Russia e gli Stati Uniti fanno a gara per corteggiare il regime di Gheddafi. In gioco ci sono soprattutto le enormi riserve di gas che la Libia offre. In cambio di rapporti commerciali più vantaggiosi però, Gheddafi deve  tenere lontano dall'Europa i profughi che da anni attraversano il Mediterraneo. Lo  prevede  l accordo  quadro  che  dal  Novembre  2008  l Unione  Europea  sta negoziando  con  Gheddafi.  Dal Maggio del 2009  l Italia e l Agenzia europea di controllo delle frontiere Frontex, respingono in Libia le imbar- cazioni dei migranti. Della protezione  dei profughi se ne deve occupare l ONU in Libia, secondo il commissario alla Giustizia e agli Affari interni dell Unione Europea Jacques  Barrot. Dal giorno alla notte, da  Stato canaglia la Libia è diventato un apprezzato partner cui affidare la protezione dei profughi, in cambio di petrolio, gas e commercio. Ma cosa fa la  Libia per contrastare l'immigrazione, come l'Europa esige? E fin dove arriva questa ipotetica apertura politica?

    Il primo documentario da dentro la Libia che segue le autorità libiche nella loro lotta all immigrazione e che fa sentire i campi di  detenzione di profughi e migranti in Libia. Parlano gli oppositori del regime, i funzionari dell Onu e dell Oim, le ONG libiche e le  organizzazioni umanitarie che si occupano dei profughi, avvocati, ricer- catori e soprattutto i profughi e i migranti presenti in Libia.

    Con le voci dei profughi Gift, Showit, Tadrous, Bubakár Moti, Yahir, Koubrous, Aguas Hasse, Said Ue- dia, Yusief, Jonas,  Robel, Patrick Bonki e Fatih, dei colonnelli libici Mussa,  Abu  Ud, Essadiq, Zurruq, Sálim e Grera, di Nagi Buharus del Ministero della  Sicurezza di Stato, di Mohamed di Foreign Media, il vescovo Marti- nelli e Sister Sherly della Chiesa San Francesco, Osama Essadiq  dell IOPCR, Laurence Hart e Michele Bom- bassei  dell OIM,  Taiba  Sharif  dell UNHCR,  il  sociologo  Mustafa  Attir,  il  giornalista  Said   Al-Aswad,  l avvocato Giumaa Atigha e un oppositore Amazigh anonimo.

Il documentario ha una durata di 70 minuti. Estratto  disponibile su: www.audiodoc.it

Roman Herzog (Germania) autore e documentarista, lavora per le Radio Pubbliche della Germania, Austria, e
Svizzera ed in lavori indipendenti (Audiodoc).
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