Riporto questo post perchè l'ho trovato molto interessante.
http://pietrobono.blogspot.com/2009/05/arkeon-e-le-cavallette-27-5-2009.html
mercoledì 27 maggio 2009
Arkeon e le "cavallette" 27-5-2009
Ho trovato estremamente interessante e pieno di spunti il Convegno
“Abusi, falsi abusi e scienze forensi” 20-21-22 maggio 2009.
http://www.falsiabusi.it/archivio/eventi/pfafflin.htm
Tra un intervento e l’altro, un addetto ai lavori, venerdì 22 ha
parlato di “sciami di cavallette”.
Questa immagine non mi ha più abbandonato nei giorni successivi,
perché effettivamente rappresentativa di quanto, a mio avviso, stia
accadendo anche nella vicenda “arkeon”.
Per come l’ho intesa io, la battuta sulle cavallette, sta a
significare che esaurito, devastato un territorio, “le cavallette” si
lanciano immediatamente a depredare, con la voracità che le
contraddistingue, territori contigui.
Nel caso specifico, ora paiono aprirsi nuovi territori, nuovi scenari
di conquista. Territori contigui ai casi dei falsi abusi su minori,
che pare ormai depredato quasi completamente, e dove l’evidenza, il
coraggio, l’abbondante sangue versato, e la sofferenza di pochi sta
prevalendo contro questa peste delle accuse fondate solo su modalità
di “isteria collettiva”.
Ecco come conclude una sua dettagliata analisi sui casi di Rignano e
Brescia il Prof. Mendicini - Pediatra:
“…Paradossalmente, la triste conclusione che l’esperienza mi
suggerisce è che la vera violenza sui poveri bambini, come accennavo,
ha cominciato a realizzarsi da parte di genitori, inquirenti, periti,
psicologi, ambiente, media dopo la denuncia dei falsi abusi. E
purtroppo continuerà a perpetuarsi fin quando la vicenda non sarà
conclusa: se è vero infatti che dopo l’incidente probatorio i bambini
non saranno più interrogati la violenza continuerà lo stesso da parte
dei media, dell’ambiente e della stessa famiglia,
Per concludere, io sono pienamente consapevole del rischio di essere
individuato come un paladino dei pedofili veri, ma sono pronto a
correre tale rischio e ad assumere una posizione impopolare, pur di
difendere a viso aperto persone incolpevoli incappate in un meccanismo
infernale; come potrebbe accadere a ciascuno di noi.
Auspico inoltre che qualche rappresentante dei media faccia propria
questa causa di giustizia e verità come già avvenuto in passato
(l'esempio più classico resta quello di E. Zola, che, alla fine
dell’’800, in uno scandalo che fece epoca, riuscì con i suoi articoli
sull’"Aurore" a riabilitare e far scarcerare il cap. Dreyfuss
prigioniero incolpevole nell’Isola del Diavolo) “.
http://www.ragionegiustizia.org/
E’ mia opinione che questa peste stia dilagando altrove.
La Dott.ssa Tinelli, nella sua relazione di Pisa “ARKEON: un caso
esemplare di ‘psicosetta’ in Italia”, conclude programmaticamente: “…
L’affiancamento di grosse istituzioni, durante i diversi processi, può
portare a sicure vittorie, in attese di leggi più appropriate, e nel
contempo a dimostrare una forza adeguata, alle stesse organizzazioni
settarie, che basano tutte le proprie azioni, sulla consapevolezza di
dover ‘combattere’ contro associazioni di volontariato”.
http://griess.st1.at/gsk/fecris/pisa/Tinelli_IT.htm
Intanto è interessante il fatto che la Tinelli insista ad oltranza a
cercare di passare per vittima, quando molti colleghi che l’hanno
realmente conosciuta, ne hanno fatto piuttosto un’altra esperienza.
Forse quella del carnefice.
Silvana Radoani – ASAAP
http://www.asaap.org/documenti/lettap-cesap.pdf
Cristina Capresi - Cesap Friuli
http://209.85.129.132/search?q=cache:EYaYhjtxBj8J:covilt.myblog.it/archive/2009/01/15/cesap-friuli-non-e-mai-stato-chiuso.html+cesap+friuli&cd=3&hl=it&ct=clnk&gl=it
Martini - Allarme Scientology
http://covilt.myblog.it/archive/2009/01/13/anche-allarme-scientology-cade.html
Raffaella Di Marzio
http://raffaelladimarzio.blogspot.com/2009/03/tasselli-di-esperienza-ottavo-tassello.html
Mario Aletti SIPR
http://www.cesnur.org/2008/aletti.htm
E’ interessante inoltre, a mio avviso, che la Tinelli parli di “sicure
vittorie” e non di vittoria della verità. Vittorie da conseguirsi,
sempre secondo la Tinelli, con “l’affiancamento di grosse
istituzioni”.
Sulle modalità di alcune istituzioni a cui la Dott.ssa Tinelli fa’
riferimento, ho già scritto altrove.
http://pietrobono.blogspot.com/2009/05/arkeon-e-i-nuovi-bravi-questo-studio.html
Anche la scelta del coordinatore del pool legale del CeSAP, pare
coerente con le premesse.
Infatti la scelta dell’Avvocato Marzari, che nell’articolo su Panorama
si vanta, nel caso "Wanna Marchi”, di aver fatto riconoscere ad una
sua cliente ben 8.200 euro a fronte di 150 euro effettivamente dati
alla Marchi, mi sembra significativa della modalità e delle
intenzioni.
All’incasso da Wanna Marchi
E a proposito di strategie, trovo estremamente interessante le
modalità di taluni giornalisti.
A mero titolo di esempio desidero citare un pezzo di Sandro Foschi
“Manipolatori della mente: sette e santoni” su NanniMagazine.
http://www.nannimagazine.it/articolo/Manipolatori+della+mente:+sette+e+santoni+da+prima+pagina
Cito questo pezzo (così come potrei citare altri “virtuosi”
giornalisti come Enrico Nardecchia “Setta del sesso…”
http://ricerca.quotidianiespresso.it/ilcentro/archivio/ilcentro/2009/01/31/CC1CC_CC101.html
),
perché lo trovo nel suo genere, un’opera d’arte e di “bravura”.
Foschi infatti, pubblica il 30-4-2009 questo articolo insieme ad altri
approfondimenti.
Nel pezzo principale “Manipolatori della mente: sette e santoni”
Foschi così esordisce: “Omicidi, induzioni al suicidio, abusi e
truffe: ecco quattro casi clamorosi, fra presente e passato, finiti
nella maglie della legge italiana”.
Passa quindi a trattare quattro casi:
- MAGHI - IL CASO VANNA MARCHI.
- SETTE SATANICHE - IL CASO DELLE "BESTIE DI SATANA".
- PSICOSETTE - IL CASO ARKEON.
- PSEUDO RELIGIONE - IL CASO MAMMA EBE.
L’arte di inserire la vicenda arkeon, il cui processo non è ancora
cominciato, insieme ai tre casi in cui invece sono state pronunciate
delle condanne significative, mi appare geniale, se non fosse
riprovevolmente spregevole, e giornalisticamente stigmatizzabile.
Ed è tanto paradossale questa situazione, che il riferimento, negli
altri articoli correlati, al link del CeSAP, farebbe pensare più a una
“marchetta” che a un caso di sana informazione.
http://www.nannimagazine.it/articolo/Manipolatori+della+mente%3A+gli+strumenti+di+legge
Se Foschi fosse uno sprovveduto, potrei anche pensare che qualcuno ha
cercato di “farlo fesso”.
Il fatto che invece si dichiari competente, rende il tutto
particolarmente grave.
http://www.criminologia.org/scena_crimine.html
Spero che la coscienza di questi veri “manipolatori della mente” un
giorno possa destarsi e possa mostrare loro il male che hanno fatto.
Di quanto sangue, quante lacrime quanta ingiustizia hanno partecipato
a generare con il loro “giornalismo famelico”.
http://www.dimarzio.it/srs/modules/news/article.php?storyid=183
Giornalismo che prima ha soffiato sui casi di Brescia e molti altri e
ora si è spostato altrove.
http://www.falsiabusi.it/
http://raffaelladimarzio.blogspot.com/2009/02/tanto-va-la-gatta-al-lardo.html
A costoro vorrei chiedere banalmente perché non provare a informarsi
anche dalla controparte?
In fondo dovrebbe essere la regola base del loro lavoro.
Temo però che un distorto sentimento di giustizia, così come
l’appetito delle “cavallette”, sia più forte di ogni ragione.
Pietro Bono