Articolo21 said :
CUT
Voglio agiungere all spiegazione es<tte di Aricolo21, che per prima
noi a occhi chiusi e al gong caminavammo in cerchio
e ad un determinato momento ci fermavammo edincontravammo chi era di
fronte e sempe a occhi chiusi, fino al prossimo gong che ci faceva di
nuovo alsarsi e caminare fino alla ricerca della prossima persona
(uomo o donna) e questo per tre volte. Alla fine aprivi i occhi e ti
sedevi con una delle persone e se l'avevi riconosciuta, tocandoli le
mani o il viso (cosa che facevo spesso ) racontavi le tue sensazioni
alla persona .
> Oltre all'assoluta libertà di ciascuno di dettare i limiti
> dell'incontro, tutto questo avveniva sotto la supervisione di diverse
> persone che provvedavano ad intervenire se questi limiti non venivano
> rispettati. Ovviamente si era tutti vestiti da capo a piedi.
>
Avevo una volta capito che forse qualche d'uno si era spinto forse
oltre; personalmente me ne interessava poco, visto l'età adulta delle
persone, ma di solito, i incontri seervvano ad ognuno a vedersi ed
ascoltarsi quei famosi "schelletri nel armadio" che lasciamo spesso
tutti quanti in sospeso da anni.
> Le favole - almeno rispetto alla mia esperienza - nascono dal fatto
> che quando s'incontravano un uomo e una donna potevano evidentemente
> darsi dei limiti "da adulti"; tanti non si sarebbero mai spinti oltre
> un abbraccio, ma non posso escludere che qualcuno sia andato un
> po'oltre. Senza dubbio era tassativamente vietata ogni attività
> sessuale e ci sarebbe stato un intervento immediato anche tra due
> persone - al limite anche marito e moglie - consenzienti.
>
Esatto ! Credo comunque che essendo tutti adulti e vacinati, qualunque
cosa fosse sucesso erano cavoli loro.
> Diamine, se uno le cerca, può trovare mille occasioni per fare queste
> genere di attività - non servivano certo i dieci minuti ogni sei mesi
> di No-limits.
>
Yes, e agiungo che poi dipende dalla sincerità delle persone in
coppia, tra loro dirsi le cose o nascondersele o tergiversare o dare
la colpa a qalche d'uno; questa è a scelta personale, con le
responsabilità che comportano.
> Queste cose le ho già dette non molto tempo fa, ma non trovo il post.
> Giusta l'esigenza di capire e anche di criticare, meno giusta quella
> di continuare a parlarne in maniera fantasiosa per suggestionare la
> morbosità popolare.
Diciamo che come donna, critico, l'intenzione, se è vero, di queste o
questa donna, di far passare qualche cosa, per qualcos'altro; e come
donna sinceramente mi disturba questo.
Per es.: quando qualche d'uno dice che è stato violentato e dopo
l'arresto della persona, giudizzio se mai e tutto quanto, un giorno si
scopre che le cose erano diverse, che questo era mai avenuto;
purtroppo il danno è già stato fatto verso l'ipotetico "violentatore"
e la sua vita.
Fabia