Caro Gian (o, se le sembra troppo familiare, gentile Sig. Ticozzi)
dai commenti lasciati qui e là, non mi sembra che tu abbia mai apprezzato i miei pipponi, anzi.Mi lascia quindi stupito questa levata di scudi a mio favore, o meglio, questo richiamo ad un supposto dovere.
E' però vero che, purtroppo pressato da gravi problemi personali, questa volta non ho avuto il tempo (e la voglia) di fare commenti. Cerco di rimediare qui rapidamente, per non deludere quelli che chiami "gli aficionados" e che sono semplicemente degli amici che pensano che alla fine le mie note critiche qualche valore lo abbiano.
Cominciamo da quelle che ho votato: la N.1 di Bruno Tortarolo per il perfetto equilibrio di forme e colori, racchiusi in un formato quadrato fermo nel tempo, e per lo stesso motivo quella di Piero Genova, N.4 perché quel barile solitario in mezzo alla via suggerisce anche qui una vita ed un luogo antichi e come sospesi. Stessa sensazione provocata da quella piazzetta minuscola al centro di un vortice di tetti rossi che la stringono e la proteggono di Oliviero Masseroli (N.14). In tutte e tre queste, più che dal panorama, è la sensazione suggerita di luoghi fermi nel tempo e chiusi nella loro antichità ad essere importante e a rispondere pienamente al concetto espresso nel titolo del CSP. La stessa considerazione vale per la foto di Lalla (N.10) che però ha il difetto di una profondità di campo troppo stretta e spostata verso la macchina. A fuoco doveva essere l'orologio della torre, ed il diaframma più stretto.
Diverso il discorso per le altre due. Quella di Franco Benf (N.6) è una vera festa per gli occhi, con tutti quei colori buranesi che sono una specie di marchio della piccola isola lagunare. Quella di Rossettiv (N.31) mi è piaciuta per quel piccolo "flare" centrale e per il concetto di borgo=isola coincidenti.
Mi sono piaciute anche (ma i posti in classifica erano quelli che erano): la N.9 di Aldo Ferretto, perché conosco e amo Civita, il Borghetto di Luciano F. (N.23), il borgo in seppia (N.25) di Dancos, sperando che il terremoto di queste ore non lo abbia danneggiato troppo. La N.27, di Andrea Allasio, (guardatevela in full format) per quei lampi di luce al tramonto. Delle altre che non nomino, posso solo dire che tutto sommato (non me ne vogliano gli autori), per un motivo o per l'altro, non mi sono sembrate particolarmente notevoli, e della mia, come al solito, non parlo.
Non mi sono assolutamente piaciute invece (mi dispiace, ma ricordate che la critica è alla foto, non al fotografo) : La N.8 di Francinelb3, tutta alte luci bruciate, la N.11 di Rodema, con quei colori e quei toni falsi come ottone per oro, quella di Carlo Bianco (N.12) ma li è sbagliato essenzialmente il momento dello scatto ed il trattamento post insufficente, la N.15 di XXX (non conosco il cirillico ;-) ), confusa e senza centro, la N.16 di Mario TS, per l'esposizione incerta e il contrasto eccessivo, la N.20, di Adriana A. per lo stesso motivo, la N.32 di Ulla Niclaus, perché, a parte la qualità bassissima dell'immagine, Altos De Chavon è solo un falso, la ricostruzione di fantasia di un villaggio medioevale francese realizzata negli anni '50 da un pescecane delle multinazionali alimentari americane a Santo Domingo. Come se io presentassi ad un CSP su Roma antica il set di un film storico a Cinecittà :D
Bene, arrivati alla fine, e giusto per dare ragione ai livorosi commenti del Sig. Ticozzi, vi annuncio che il capitano (ma chi mi ha mai nominato?) abbandona la nave che sta affondando. Con dispiacere certo, perché ci ho incontrato tantissime persone che rispetto, qualcuna che mi ha dimostrato che attraverso la rete è possibile conoscersi veramente e con le quali mantengo rapporti di amicizia e di affetto e altri che mi hanno dimostrato di avere piacere ad un sincero scambio di opinioni, insomma persone che hanno reso in qualche modo piacevole questa esperienza di condivisione. La lascio perché in questa ex-comunità, a differenza di altre, non è possibile scegliere le persone con cui condividere, dialogare e confrontarsi, ed io ho una certa idiosincrasia verso i Troll che non rispettano la Netiquette, figuriamoci le persone.
Me ne vado (per ora) sul famigerato FaceBook, che avevo sempre schifato, ma dove invece è possibile scegliersi gli amici, pubblicare ed archiviare foto, partecipare ad innumerevoli gruppi dedicati alla fotografia ed a numerosi contest (senza premi, anche qui!) e ritrovare tanti transfughi di Pan ossessionati dalla qualità più che dal geotagging. Se qualcuno già c'è e avesse piacere, ora sa dove trovarmi (astenersi Troll e perditempo ;-) ). Vedremo poi se Ipernity, Clickr, 500PX, Juza Photo, o un blog personale... per ora il tempo che posso dedicare a queste cose è molto limitato.
A tutti quelli che restano e con i quali perderò i contatti, auguro di realizzare al meglio le loro aspirazioni, e che le comunità dove si ritroveranno siano all'altezza di quella che per tanti anni (non gli ultimi!) è stato Pan.
Ringrazio Dany e tutti quelli che come lei (Drakken, Hbvemmell) hanno tenuto in piedi la baracca quando stava per naufragare.
Ringrazio tutti quelli che hanno guardato le mie foto e tutti quelli di cui ho guardato le foto ricavandone piacere, tutti quelli con i quali ho scambiato LIKE e STAR, tutti quelli (e qualcuno purtroppo non c'è più ) che hanno reso bella questa comunità...
Per l'ultima volta, e sinceramente, in bocca al lupo e ALHOA!
Stefano M. e tutti i suoi innumerevoli Alias