'A munnezza d'a gente

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Giuseppe Ambrosio

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Oct 24, 2013, 11:15:01 AM10/24/13
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Come dal titolo si parla di persone di immondizia,
Bertolaso l'eroe in primis e la gestione rifiuti del governo Berlusconi in piena continuità con le politiche pro ecomafie, ma segnaliamo un aggiunta di sana imprenditoria e finanza che hanno aggravato la situazione con gli inceneritori.

articolo originale

Rifiuti, il pm chiederà il processo per i prefetti Pansa e Bertolaso

IL CAPO della polizia Alessandro Pansa e l' ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso rischiano il processo nell' inchiesta sullo smaltimento dei rifiuti nei depuratori della Campania. Dopo aver chiuso con l' archiviazione il primo filone dell' indagine, nel quale era ipotizzato il reato di associazione per delinquere, nei confronti di nove indagati fra i quali l' ex prefetto di Napoli Pansa e l' ex commissario straordinario ai rifiuti Bertolaso, la Procura si prepara a tirare le somme del secondo capitolo, quello dove viene configurata un' ipotesi di traffico di rifiuti. L' orientamento dell' ufficio inquirente traspare dagli atti a sostegno del decreto di archiviazione firmato nei giorni scorsi dal giudice Francesco Chiaromonte per quanto riguarda il reato di associazione per delinquere. Nella richiesta del pm si anticipa infatti che, con riferimento alle posizioni di Pansa, Bertolaso, dell' ex vice commissario straordinario Marta Di Gennaro e dell' ex dirigente del ministero dell' Ambiente Gianfranco Mascazzini, la Procura chiederà il processo per traffico di rifiuti. Secondo i pubblici ministeri, gli indagati avrebbero «consentito» oppure «adottato specifici atti per consentire lo stoccaggio e lo smaltimento del percolato» proveniente dalle discariche di Villaricca e Macchia Soprana presso impianti e vasche ritenuti «inidonei», non ancora collaudati e pur in presenza di analisi e relazioni tecniche dalle quali, a giudizio degli inquirenti, emergeva «la necessità di bloccare o comunque impedire i conferimenti» e senza tenere conto del fatto che alcuni depuratori non avevano ottenuto l' autorizzazione della Provincia a scaricare nelle acque superficiali. Nella interpretazione della Procura napoletana, questi elementi devono essere valutati dal giudice del dibattimento limitatamente al periodo trascorso dagli indagati al vertice della struttura commissariale: Bertolaso come commissario straordinario dall' ottobre 2006 al luglio 2007, Di Gennaro come soggetto attuatore dal marzo 2007 fino al luglio di quell' anno e Pansa come commissario delegato dal luglio 2007 al gennaio 2008. Le indagini non hanno invece fatto emergere indizi sufficienti per contestare a questi ed altri indagati l' accusa di associazione per delinquere in quanto, ragiona la Procura, non si può sostenere che costoro «abbiano anche avuto piena ed effettiva consapevolezza dell' accordo criminoso di valenza associativa» originariamente contestato. Questa impostazione è stata poi condivisa dal giudice. Il prefetto Pansa, così come gli altri indagati, ha respinto le accuse anche nel corso di un interrogatorio sostenuto in Procura dopo l' avviso di conclusione delle indagini. Quando il pm avrà depositato la richiesta, il gup dovrà fissare la data d' inizio dell' udienza preliminare.

DARIO DEL PORTO






L' Antefatto:

 Claudia Fusani:
...Magari se ne riparla dopo il voto. E poi, quella che da settimane Berlusconi e il suo staff chiamano «l’incubo Napoli» tanto da far dire al premier «sono vicino a scoppiare ma non mollo», potrebbe materializzarsi....

1) Il governatore Bassolino e i vertici Fibe e Impregilo sono a processo per frode, truffa, falso e abuso nella gestione dello smaltimento di rifiuti.

2) A gennaio sono state rinviate a giudizio 25 persone con l’accusa di non aver mai lavorato le ecoballe e averle smaltite illecitamente. È il processo “Rompiballe” dove è a giudizio anche il braccio destro di Bertolaso Marta di Gennaro.

3) Nello stesso procedimento sono indagati, per le stesse ipotesi di reato, anche Bertolaso e il prefetto di Napoli Alessandro Pansa. La loro posizione però è stata stralciata e avocata il 24 luglio 2008 dal procuratore Lepore. «Perché servono altri approfondimenti» disse il n°1 della procura a cui, tra l’altro, la legge speciale sui rifiuti per la Campania affida la competenza esclusiva di tutte le inchieste. Diversa la versione data dall’aggiunto De Chiara: «Lepore mi ha detto che la sua scelta è stata compiuta per non intralciare l’attività del governo sull’emergenza spazzatura». Un contenzioso che ha coinvolto 64 sostituti della procura (su 86) contro il procuratore e che stamani sarà discusso dalla Prima Commissione del Csm. Dello stralcio deciso da Lepore non si sa più nulla. Se non che Bertolaso è stato interrogato in aprile, ha ammesso «di sapere che gli impianti non realizzavano ecoballe» ma che «le attività tecniche erano tutte gestite dalla vice De Gennaro». I sostituti chiedono al Csm di verificare, temono pressioni politiche sulla procura, denunciano che il 26 marzo, all’inaugurazione del termovalorizzatore di Acerra, Berlusconi «ha elogiato i vertici di Impregilo perché hanno resistito agli attacchi della procura». Il procuratore era lì. E c’è rimasto.

4) Infine la quarta inchiesta, quella per cui Bertolaso nei giorni scorsi ha accusato la procura di aver interrogato i due generali a capo della missione rifiuti trattandoli «come delinquenti». I sostituti Noviello e Sirleo, e non il procuratore, indagano sul fatto che oltre agli impianti Cdr sono stati commissariati anche i siti di stoccaggio. Questo non era previsto nel decreto rifiuti. E a capo dei generali c’è il sottosegretario Bertolaso.

03 giugno 2009
http://www.unita.it/


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