Nucleare in Sardegna? Bravi sardi continuate a dormire

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Matteo Aresu

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Jun 23, 2008, 10:18:48 AM6/23/08
to Ogliastra
LA NUOVA SARDEGNA - Ambiente e territorio : A Cirras la prima centrale
nucleare sarda?
23.06.2008
L’ipotesi sarebbe già al vaglio dei tecnici del ministero delle
Attività produttive


ORISTANO. La piana di Cirras, tra Santa Giusta e Arborea, era stata
proposta dal Pdl, nella recente campagna elettorale per le politiche,
tra i siti in grado di ospitare una delle future centrali nucleari in
Italia che usano le tecnologie di terza generazione. Questa ipotesi
sarebbe ora al vaglio dei tecnici del ministero delle Attività
produttive. L’analisi tecnica è legata a una serie di elementi che
sono stati ritenuti fondamentali per ospitare una centrale atomica.
Primo fra tutti, il fatto che la zona è antisismica. La Sardegna è
infatti la regione geologicamente più vecchia d’ Italia. In secondo
luogo, la disponibilità di grande quantità d’acqua, altro elemento
fondamentale, che verrebbe garantito dalla diga Eleonora d’Arborea. Ci
sono poi altri elementi di valutazione, certo non secondari. Per
esempio, la vicinanza a infrastrutture come il porto, l’aeroporto e la
linea ferroviaria. Gli “esperti” del Ministero quando hanno puntato
l’obiettivo sull’isola non avrebbero sottovalutato neppure il problema
dello smaltimento delle scorie radioattive. Il precedente governo
Berlusconi - lo ricordano tutti - aveva ipotizzato di stipare le barre
radioattive proprio nelle profonde miniere del Sulcis. Rispetto al
passato, forse quelle voci potevano essere solo delle provocazioni, ma
oggi c’è il rischio concreto che le miniere di Buggerru, di Masua,
forse di Ingurtosu, possano diventare veramente la pattumiera per le
scorie radioattive delle nuove centrali che il governo si appresta a
realizzare. I costi del greggio, oramai alle stelle, e la richiesta di
energia alternativa, sono i fattori che stanno condizionando le scelte
dell’esecutivo di centrodestra, nonostante il «no» del referendum. Ma
se Cirras ospiterà veramente uno di questi siti il ministro delle
Attività produttive, Claudio Scajola, ha promesso un interessante
tornaconto per chi ospiterà una centrale nucleare. Per esempio: il
Comune e quindi i cittadini che vi risiedono avranno degli sconti
sulle rispettive bollette. L’eventualità di realizzare nell’isola una
delle centrali atomiche è comunque un’ipotesi che sicuramente
scatenerà molte reazioni. La Sardegna che ha puntato in questi anni
tutto sull’ambiente e sul rilancio del turismo di qualità, rischia di
vedere penalizzati gli sforzi fatti sino a oggi dal governo regionale.
Non è difficile prevedere la nascita di un fronte del no anche e
soprattutto per l’ubicazione della centrale nucleare. Prima di tutto
la vicinanza con lo stagno di Santa Giusta che già non gode di buona
salute. E poi, come sottovalutare la vicinanza con il comprensorio di
Arborea, in quel Campidano campione di zootecnica che ha realizzato la
sua fortuna grazie alla produzione del latte. E infine, la centrale
sorgerebbe a pochi chilometri dal Golfo di Oristano, tra Capo Frasca
(servitù militare in procinto di smantellamento) e l’area marina del
Sinis. Se la scelta del governo per Cirras verrà dunque confermata, è
prevedibile una stagione di contestazione. C’è chi già evoca la
protesta per la discarica di Chiaiano nel Napoletano. Ma qui non ci
sarà bisogno di portare l’esercito, c’è già.

Giorgio

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Jun 29, 2008, 6:21:22 AM6/29/08
to Ogliastra
Spero e mi auguro che sia una delle solite sparate dei compagni di
partito dello zio silvio.
Comunque penso che nessun politico sano di mente pensi davvero di fare
una cosa di questo tipo anche solo per motivi logistici, perchè la
Sardegna è un'isola che attualmente è collegata con cavi sottomarini
il SACOI (Sardegna-Corsica-Italia) da 250 MW e dal SARCO (Sardegna-
Corsica) da 50 MW, dal 2009 dovrebbe entrare in funzione il SAPEI
(Sardegna-Penisola Italiana) che porterà un'incremento nominale di
1000 MW. Il secondo motivo è che (se non ricordo male) noi siamo
esportatori netti di energia, cioè mediamente produciamo più energia
di quella che effettivamente ci serve già allo stato attuale e non ci
sono le necessità di incrementare la potenza installata con il
nucleare, soprattutto ora che sta arrivando il metano e si possono
convertire e rendere più efficienti a basso costo le centrali a olio
combustibile o a gasolio.
La Sardegna deve puntare sullo sviluppo di Vento (anche purtroppo ora
è molto difficile), Sole, Acqua e Biomasse. E utilizzare bene
l'opportunità Metano che costa ancora poco, ha delle emissioni di CO2
bassissime, ed ha una conversione energetica molto buona.
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