Il progetto fiorentino di sottoattraversamento di Firenze sembra vada avanti speditamente e tranquillamente dopo le dosi massicce di retorica propinate da Regione e Rete Ferroviaria Italiana (RFI); in realtà alcuni nodi stanno venendo al pettine, come il problema del people mover che dovrebbe collegare la stazione in costruzione ai Macelli (quella progettata da Norman Foster) e la centralissima Santa Maria Novella. Il nodo che sta venendo a galla è comunque inestricabile e le parole melliflue del presidente Eugenio Giani o quelle ammantate di tecnicismi dei dirigenti di RFI non sono soluzioni.
Il previsto people mover nasce dall’esigenza di mitigare i problemi che si originano da un sistema trasportistico cervellotico e sbagliato dove la distanza tra i due scali crea gravi problemi per i viaggiatori toscani. Il grave errore progettuale del sistema che si sta realizzando è stato criticato fin dalla proposta dell’opera da varie parti, compresa una ricca e documentata ricerca dell’Università di Firenze scaricabile qui; tutte le critiche e le alternative sono state rigorosamente ignorate e si è andati avanti con slogan e proclami propagandistici fuorvianti.