12 giugno ’09: in preparazione per la “festa” del Cuore immacolato di Maria.

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Nostra Signora di Belpasso (amministratore)

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Jun 11, 2009, 6:41:58 PM6/11/09
to Nostra Signora di Belpasso
12 giugno ’09

«Molti uomini con la loro superficialità e brama di grandezza
offendono il Signore. Chi è come Dio? Nessuno è come Dio.
Facciano attenzione quegli uomini di poca fede o gli atei: la vera
vita beata sta in Cielo» (messaggio del 18 giugno 1986).

Meditazione.
Nell’esame dei mali spirituali di questo nostro tempo, la S. Vergine
dopo aver messo in evidenza l’eccessiva cura del corpo, come abbiamo
meditato nel brano di ieri, denuncia la superficialità e la brama di
grandezza di molti. Chi sono questi uomini? Di quale superficialità
parla? Di quale desiderio di grandezza? Sono coloro che pensano di
poter fare a meno di Dio (superficialità) e che pretendono di mettersi
al posto di Dio (brama di grandezza). In queste sue parole troviamo
l’eco del Magnificat: il Signore “ha disperso i superbi nei pensieri
del loro cuore, ha rovesciato i potenti dai troni” (Lc 1,51).
Ma c’è di più. Subito dopo Maria Santissima oltre ad ammonire gli atei
– ed è logico che lo faccia – richiama contemporaneamente gli uomini
di poca fede.
Come non riconoscere noi stessi fra questi “uomini di poca fede”
quando ci lasciamo prendere dalla passione di questo mondo, quando ci
tormentiamo per le preoccupazioni quotidiane, quando cerchiamo di
avere la meglio nei confronti dei nostri nemici? È forse questo ciò
che ci ha insegnato Gesù? È questo il deposito della fede che ci ha
lasciato? È questa la fedeltà che abbiamo nella sua persona e nella
sua parola? In ciò consiste la “poca fede” che Maria rimprovera a noi
uomini che spesso, pur professandoci credenti, ci comportiamo da atei
o peggio. Anche noi allora siamo superficiali quando, presi dalle
nostre cose, pensiamo di poter prescindere da Dio.
Quando poi presumiamo che tutto dipenda da noi e tutto possiamo
risolvere, allora anche questo è un pretendere di mettersi al posto di
Dio.
A noi tutti la Ss. Vergine ricorda che la vera vita beata è in Cielo.
Vivere in funzione e in visione di questo Cielo, ridimensionerà tutte
le nostre misere vedute; non solo, ma ce le farà vivere con
“leggerezza”, cioè nella consapevolezza che noi siamo nel mondo, ma
non di questo mondo, semmai dell’altro, del Cielo. Siamo di Dio sin da
ora, siamo in Dio e Dio è in noi. Ricordiamolo!

Proposito.
Da oggi in poi cercherò di dare il giusto peso ai problemi quotidiani
e aiuterò anche il mio prossimo a concepirli con un’ottica diversa,
affidando tutto a Dio per mezzo del Cuore immacolato di Maria e
diventando io stesso un segno della presenza di Dio.
Cercherò di riparare con spontanei atti di fede rivolti al buon Gesù
tutte quelle volte che io o il mio prossimo non abbiamo confidato in
Lui e nel suo amore. Invocherò pure Maria affinché accresca sempre più
in me e nei miei fratelli lo spirito di fede, confidenza e amore a
Dio.
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