
Newsletter di Novembre 2025
Speranza oltre la morte
Novembre: ricordiamo chi è già passato al di là della morte, per entrare nella Vita.
È proprio qui, nel confronto diretto con la morte che chiediamo alla nostra fede di far risplendere la forza della Speranza cristiana. Davanti alla morte tutta l'umanità è obbligata a riflettere e a cercare le risposte fondamentali che danno senso alla vita:
Chi ti ha creato? Chi sei? Qual è il valore della vita terrena? Qual è la meta finale di ogni vita?
Per noi credenti la risposta è nella persona di Gesù, nella Sua vicenda: si è fatto uno di noi, è morto come moriamo noi, ma ora è vivo, Risorto. La sua Risurrezione ci apre alla speranza della nostra risurrezione e dell'abbraccio eterno della Misericordia infinita del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
La fede cristiana ribalta la visione solita: quelli che chiamiamo, defunti, trapassati, proprio perché uniti intimamente a Cristo in un'unica realtà che chiamiamo Corpo Mistico, sono più vivi di noi e popolano già quello che sarà il nostro habitat futuro.
È la "Comunione dei santi" una verità di fede molto importante: una rete di solidarietà spirituale saldamente ancorata a Cristo. Per questo legame noi che viviamo la vita terrena siamo profondamente uniti con coloro che sono già arrivati all’abbraccio finale. È la comunione di tutto il corpo mistico di Cristo, costituita e rinsaldata da tutti i sacramenti, ma in modo particolare dall’Eucaristia.
Un ricordo vivo, affettuoso, illuminato dalla speranza cristiana
Ognuno ricorda i propri cari, specie coloro la cui dipartita è recente e la cicatrice del dolore non è ancora rimarginata. Poi il pensiero va alle persone conosciute, a coloro che hanno avuto con noi grande amicizia o rapporti di professione e lavoro, che con noi hanno condiviso le vicende del pellegrinaggio terreno, partecipando alla nostra vita sociale.
L’orizzonte si allarga ancora, e sentiamo doverosa la preghiera per gli altri defunti, a cominciare dalle vittime delle guerre del nostro tempo. Un sacro dovere, dunque, di religiosa, universale solidarietà che guarda alla vita d’oltre tomba con le certezze fornite da Fede, Speranza e Carità.
Il suffragio dei defunti
Poiché noi vogliamo la loro eterna felicità rispondiamo a questa invocazione accorata di pace eterna e di salvezza con la celebrazione delle Messe in suffragio dei nostri defunti, perché siamo coscienti del bisogno di purificazione sia per noi che per i nostri cari defunti. “Perciò la Chiesa ritiene giusto onorare con grande pietà la memoria dei defunti perché siano assolti dai loro peccati, offrendo per loro anche suffragi”. (cf Lumen Gentium 50).
Tutti riuniti: un’unica famiglia
Dobbiamo proprio prendere coscienza che nella celebrazione dell'Eucaristia, Cristo ci raduna attorno al suo Sacrificio come "Ponte-fice", cioè "fa da ponte" tra noi da questa parte, che supplichiamo, e i nostri cari sulla sponda definitiva, che intercedono per noi.
Infatti la nostra preghiera per i nostri cari defunti, viene ricambiata dalla loro intercessione, ed è un autentico atto d’amore, di fede e di speranza che ricostituisce i nostri veri legami che dureranno per tutta l'eternità.
Quindi il gesto d'amore più efficace per i nostri cari che ci hanno lasciato è far celebrare per loro l’Eucaristia che ci raccoglie attorno al sacrificio di Gesù. Equivale a sederci con loro alla mensa dell’Ultima Cena di Cristo per condividere il pranzo di nozze dell’Agnello: il sangue di Cristo purifica loro e noi dai peccati, ci riconcilia, ci unisce, ci prepara ad una comunione d’amore che non avrà più fine.
