Newsletter di Dicembre 2024
Il più grande dono della SS. Trinità: l'Incarnazione del Figlio.
Volendo vivere il Natale di Cristo
ci troviamo tutti ad un bivio: natale ateo o Santo Natale.
Dobbiamo fare le scelte che finiscono col determinare vita o morte del nostro spirito.
Il commercio si è impossessato della voglia di festa natalizio ed è ateo. Infatti sono stati eliminati anche i simboli religiosi e non viene più nominato Gesù.
È talmente forte l'influenza dei vari mezzi di comunicazione che anche chi si dice credente rischia di ridurre l'aspetto religioso del Natale di Cristo alla partecipazione alla S. Messa natalizia, mentre poi tempo, denaro e relazioni sono dedicati alla danza del consumismo. Questa è una scelta da ateo con ricordi da credente.
In un mondo sempre più tecnologico molti hanno scelto di non credere in Dio, illudendoci che non ce ne sia più bisogno: ora, qui, ci salverà il progresso, tanto dopo la morte non c'è più niente.
Noi, invece, abbiamo il dono di credere
in una scelta veramente inaudita da parte di Dio che si rivela facendosi uomo e dando la sua vita per salvare ogni uomo, per sempre. «Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna».
Il nostro modo di vivere
dovrebbe trasmettere il messaggio che ci fidiamo di Dio perchè ci ama, ci salva. Con la sua scelta di amare fino a dare la vita per amore, ci insegna come vivere ora, qui, nelle scelte di ogni giorno. In attesa di realizzarci con Lui nella vita futura. Noi infatti crediamo alla vita dopo la morte e quindi le nostre scelte si ispirano a questa prospettiva finale.
Gesù, Dio come il Padre, nella sua nascita ha scelto
la normalità di una famiglia, la semplicità di due giovani sposi, il coraggio di un papà e di una mamma che affrontano difficoltà per proteggerlo, una vita povera e laboriosa ricca di spiritualità e di fede. «Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini amati dal Signore».
Ti faccio alcune proposte
perchè tu possa ricevere il dono natalizio della coerenza tra quello che credi e quello che vivi:
· Rileggi il racconto della nascita e della prima adolescenza di Gesù nei primi capitoli del vangelo secondo Luca e secondo Matteo. Poi lasciati andare alla preghiera del cuore per ringraziare e adorare.
· Vai in Internet e cerca l'ultima enciclica di papa Francesco, "Dilexit nos", Ci ha amato, e leggi e medita i numeri dal 48 in avanti.
· Programma un tempo dedicato a visitare un parente o un anziano che si trova in difficoltà.
· Partecipa come volontario/a a qualche iniziativa: pranzo per i poveri, distribuzione viveri a famiglie povere, un tempo al centro di ascolto, volontariato in strutture di cura o di accoglienza o simili.
· Stabilisci una quantità di denaro che vuoi destinare a qualche iniziativa di vera solidarietà.
Ora Maria ci invita a pregare con Lei.
Preghiera della “Vergine del Soccorso” [17]
Quanto sei dolce, o Padre, e quanto ami noi, tue creature,
e tutte ci racchiudi dall’Eternità, o Trinità, nel tuo cuore materno di Luce!
Nessuno ti è sconosciuto, di tutti conosci ogni gioia, ogni pena.
Guarda ed esaudisci noi, tuoi figli, in preghiera.
Ascolta la mia preghiera di Madre e di Figlia per tutti i tuoi figli che mi hai affidato.
Concedimi sempre di soccorrerli e sottrarli a colui che li insidia ogni giorno!
Fa’ che li riporti, attraverso il mio Cuore, che Tu volesti Immacolato,
a Te, giustificati dal Dono Misericordioso del Sacrificio del Mio e Tuo Figlio,
quale corona di fiori del tuo Altare Celeste!
Uniti nella preghiera ti auguro di vivere un Santo Natale con Cristo.