***rassegna 11.10.25: Sienaenergie contraria ai megaimpianti***

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Comitato Ampugnano

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Rinnovabili: Sienaenergie contraria ai megaimpianti

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SIENA. La Comunità Energetica Rinnovabile SIENAENERGIE ETS esprime la propria decisa e forte contrarietà alla realizzazione di mega impianti fotovoltaici ed eolici nel territorio senese.
Le richieste di installare nella Piana di Rosia centinaia di ettari di impianti fotovoltaici e nelle Crete Senesi numerose torri eoliche rispondono ad una logica imprenditoriale e
speculativa, ma sono assolutamente estranee ad una corretta politica di riconversione ecologica del sistema energetico nazionale.
L’articolo 41 della Costituzione Italiana recita: “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”.
Immaginare che la piana circondata dai preziosi insediamenti medioevali di Orgia, Stigliano, Torri, Rosia, Sovicille, Caldana, Toiano e Ampugnano, che presenta un
paesaggio unico ed in gran parte ben conservato, possa essere riempita da un lago di pannelli fotovoltaici è del tutto incongrua ed inaccettabile. Altrettanto drastica è la nostra
opposizione a realizzare nelle Crete senesi numerose torri eoliche, che in altezza raggiungerebbero quattro volte quella della torre dell’ex Idit a Isola d’Arbia.

Dovremmo chiamare il buon Ambrogio Lorenzetti a ridipingere il suo affresco del Buongoverno per
fargli inserire nei campi ben coltivati e nelle dolci colline della campagna senese degli aggeggi visibili da decine e decine di chilometri di distanza.
A parte le considerazioni estetiche vogliamo sottolineare anche le palesi incongruenze tecniche di questi progetti. Il concetto fondamentale di riconversione ecologica della politica energetica è quello di passare da una produzione centralizzata ad una produzione diffusa, strettamente legata ai consumi locali. Nei comuni interessati da questi progetti la
dimensione dei tetti di capannoni artigianali, industriali e agricoli esistenti è più che sufficiente a coprire il fabbisogno energetico delle aziende e delle famiglie.

Fare gli impianti proposti significherebbe solo produrre energia da immettere, attraverso nuovi ed

impattanti cavidotti, nella rete elettrica nazionale, partecipando anche alla dispersione di un 10-15% dell’energia prodotta che è conseguenza inevitabile del suo trasporto a distanza.
Inoltre, se vogliamo aiutare il terreno fertile a produrre cibo e assicurare la presenza di vegetazione che generi ossigeno e assorba CO2 non possiamo coprirlo di materiali inerti come i pannelli fotovoltaici che fanno passare poca luce.

In sintesi, questi progetti utilizzerebbero il nostro territorio semplicemente per ospitare strutture finalizzate a bisogni ad esso estranei.
L’occupazione? Nulla di interessante. Questi impianti vengono montati da gruppi di lavoratori specializzati, che vengono dall’esterno, o squadre di cottimisti. Al massimo verrà utilizzata qualche azienda locale per il movimento terra. La manutenzione è praticamente nulla, ed il telecontrollo a distanza farà intervenire in caso di guasti solo soggetti estranei al nostro territorio.

Sull’eolico c’è poi da osservare che non risulta sia stato effettuato nessuno studio sulla presenza di venti che giustifichino la realizzazione di questi impianti. Non ci pare che nel
senese siano mai stati fatti mulini a vento. Una ragione ci sarà! Inoltre le Crete sono famose per la loro instabilità geologica: che tipo di fondazioni dovrebbero essere fatte per sostenere pali di 200 metri di altezza? E quante strade bianche dovrebbero essere sconvolte per trasportare gli enormi componenti delle pale eoliche, con danni irreversibili per un paesaggio che è diventato iconico per tutto il mondo?

Per noi è accettabile solo una politica che miri a sviluppare il fotovoltaico diffuso, il mini-idroelettrico già usato in passato per tanti mulini in campagna e il micro e mini eolico, che
si inseriscano con il massimo rispetto nell’ambiente unico del nostro territorio. Questa è l’energia che può essere utilizzata per affrancare la Toscana dalla dipendenza delle grandi centrali a gas, che dovrebbero intervenire solo quando la produzione delle rinnovabili risulta insufficiente, non quelli prodotti da impianti ridondanti, inutili e dannosi.

SIENAENERGIE si inserisce pertanto a fianco ed a favore delle iniziative di
valorizzazione delle peculiari ed uniche caratteristiche del nostro territorio e continua ad impegnarsi per lo sviluppo di una politica energetica realmente innovativa.

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Comitato contro l’ampliamento dell’aeroporto di Ampugnano – Siena


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