Corriere di Siena sulla Presentazione di ieri 25.8.25

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Comitato Ampugnano

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Aug 26, 2025, 6:46:14 AMAug 26
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LA PRESENTAZIONE

Aeroporto di Ampugnano, la sfida del Centro Olimpico. Ecco il progetto

Oltre 200 persone al confronto pubblico sul Parco sportivo nazionale. Giambrone: “Aeroporto e centro sportivo possono coesistere”. Il Comune: “Un’opportunità per tutti, senza stravolgere il territorio”

26 Agosto 2025, 10:22

Aeroporto di Ampugnano
Aeroporto di Ampugnano, presentato il progetto del centro sportivo

Un Centro tecnico federale dell’atletica leggera a Siena, un impianto internazionale incastonato nella piana di Ampugnano. È il progetto del Comune di Sovicille e del Tuscany Camp presentato con grande successo ieri pomeriggio a Sovicille di fronte a oltre 200 persone che hanno dato vita a un vivace dibattito. Una iniziativa propositiva e costruttiva, non necessariamente alternativa, come hanno tenuto a sottolineare il sindaco Giuseppe Gugliotti, l'ex presidente Cras Piero Spinelli e l’allenatore della Federazione di atletica cinese, nonché padre del Tuscany Camp, Giuseppe Giambrone. Durante l’evento è stato illustrato nei dettagli l’elaborato del Parco sportivo e del tempo libero, pensato per attrarre visitatori anche dall’estero e stimolare un movimento turistico di rilievo. Il progetto prevede l’utilizzo di sei ettari di terreno, nella zona dell’ex pista di go-kart, dove potranno sorgere piste di atletica professionali, percorsi pedonali e per trail, una piscina olimpionica, campi da tennis e padel, un parco urbano e spogliatoi. A finanziare il piano di sviluppo, per circa due milioni di euro, sarà l’azienda svizzera On Running, che dal 2026 sarà anche sponsor della nazionale italiana di atletica. Tra i presenti, la presidente della Provincia Agnese Carletti, il vicepresidente del Coni Toscana Francesco Contorni, il direttore generale della Fises Davide Rossi, Maria Rosa Mariani, leader storica del Comitato contro l'aeroportoil presidente dell’Associazione Millenovecentoquattro Simone Bernini, l’ex sindaco di Castelnuovo Berardenga Luca Bonechi, il consigliere regionale Anna Paris, il segretario senese del Pd Rossana Salluce, oltre a molti ex amministratori locali e iscritti del Comitato No Aeroporto.



Una comunità pronta al confronto

Il clima che si è respirato durante l’incontro è stato quello di una comunità pronta ad ascoltare, a discutere in modo costruttivo e a portare contributi concreti. La serata ha visto emergere un forte desiderio di partecipazione attiva: cittadini, amministratori, rappresentanti di associazioni e semplici appassionati hanno colto con favore lo spirito collaborativo e il tono dialogante dei promotori. L’approccio è stato quello dell’ascolto reciproco, dell’apertura e della volontà di affrontare insieme temi di grande impatto per il futuro del territorio, riconoscendo che, su progetti di questa portata, il coinvolgimento della popolazione è fondamentale. Lo ha sottolineato anche la presidente della Provincia di Siena, Agnese Carletti: “Credo sia stata una serata molto costruttiva e propositiva, in cui la comunità di Sovicille ha presentato un progetto di ampio respiro, un progetto ambizioso che si propone davvero di immaginare un futuro importante per questo territorio, anche dal punto di vista sportivo. Ritengo che lo spirito della serata sia stato fondamentale: il sindaco Gugliotti ha ribadito più volte che siamo qui per ragionare insieme, per confrontarci sull’area di Ampugnano e per costruire, insieme, un futuro che sia davvero utile ai cittadini di questo territorio. Quello che è emerso chiaramente è che esiste una comunità desiderosa di discutere del proprio futuro in modo concreto e propositivo, di partecipare attivamente e di fare la propria parte” ha concluso Carletti.

L’iniziativa parte da una sensibilità diffusa: quella di dare valore a uno spazio oggi sottoutilizzato, ascoltando le esigenze di chi vive e lavora sul territorio e mettendo in rete competenze, risorse e idee per costruire qualcosa di duraturo e condiviso.

 

Un progetto pensato per il territorio

Il sindaco di Sovicille, Giuseppe Gugliotti, ha voluto chiarire fin da subito la posizione dell’amministrazione: “Il progetto si basa su fondamenta solide ed è pensato per rendere il territorio più attrattivo. Si tratta di un’iniziativa che non va in contrasto con Enac, è realistica e compatibile con il contesto locale”. Gugliotti ha poi ricordato il recente sostegno internazionale ricevuto: “Qualche giorno fa la Federazione cinese di atletica ha inviato una lettera al Comune di Sovicille, esprimendo ampio incoraggiamento e riconoscendo la professionalità di Tuscany Camp e di Giambrone. In sostanza, la Cina ha manifestato la propria disponibilità a supportare questo progetto. Il dibattito non si esaurisce oggi: sono previsti altri incontri, sempre che ci sia interesse da parte della comunità”.

Uno dei punti discussi durante la serata riguarda l’utilizzo dell’area: “Vorrei chiarire – ha detto ancora Gugliotti - che stiamo progettando su un terreno di proprietà Enac, o meglio, in concessione, e anche i servizi sono previsti sulla base di indicazioni precise. Vorrei dire che si tratta quasi di un suggerimento o di una sollecitazione che anche Enac Servizi ha dato proprio in quest’ottica, quella di realizzare infrastrutture strettamente collegate e relazionate al territorio. Questo è il primo punto, perché di fronte all’obiezione ‘State progettando su un terreno di altri’, rispondiamo che sì, ne siamo consapevoli, ma c’è un motivo ben preciso per questa scelta, che peraltro abbiamo già ribadito”.



Il sindaco ha rimarcato anche i vantaggi per la collettività: “Si tratta di un progetto fattibile, utile per la collettività e attrattivo anche da un punto di vista turistico, oltre che importante per sviluppare le attività sportive in zona. Lo sport rappresenta infatti un grande valore, una vera risorsa per il territorio”. E, sottolineando la concretezza dell’iniziativa, aggiunge: “Si tratta di un progetto realizzabile e concreto, che ha già suscitato interesse anche al di fuori del nostro territorio, e che sicuramente potrebbe trovare possibilità di finanziamento. C’è quindi un grande spirito propositivo, con l’intento di offrire e consegnare un progetto a beneficio della collettività”.

 

La genesi e la visione degli ideatori

Piero Spinelli, ex presidente Cras, ha raccontato l’origine del progetto, nata da un incontro con Giuseppe Giambrone: “Ricordo sin dai tempi in cui ero presidente della Banca come l’aeroporto fosse sempre in perdita, rappresentando una spesa per la comunità che solo Mps riusciva a saldare. Non riesco a capire come si continui a investire denaro in questa direzione. Per questo ho pensato a un progetto di ampio respiro legato allo sport, che nel nostro territorio trova il suo ideale compimento come dimostrano anche le Strade Bianche”.

Spinelli ha sottolineato la naturale vocazione sportiva della zona: “La nostra area si presta perfettamente alle attività sportive. Il progetto è molto dettagliato ed è stato rivisto in alcuni aspetti. È già stato inviato al Presidente della Regione, al Presidente della Provincia, ai sindaci e ai rappresentanti delle associazioni di categoria. Con Giuseppe Giambrone abbiamo trovato subito un ottimo feeling”.

Il disegno presentato si fonda su una visione ampia, che punta a valorizzare il potenziale della piana di Ampugnano come spazio multifunzionale, in grado di ospitare attività sportive di alto livello, eventi, ma anche servizi e strutture per la cittadinanza e per chi visita il territorio.

 

Il Centro sportivo come opportunità per tutti

Giuseppe Giambrone, allenatore della nazionale cinese di atletica e anima del Tuscany Camp, ha illustrato in modo dettagliato i punti chiave della proposta. La sua esperienza internazionale – il Tuscany Camp collabora con dieci realtà mondiali, ha portato a casa 23 medaglie e può vantare 11 atleti qualificati alle Olimpiadi di Tokyo, tra cui il primatista italiano nella maratona Yohanes Chiappinelli – è stata messa al servizio del progetto: “Aeroporto e Centro sportivo possono sicuramente coesistere, naturalmente con alcuni limiti oggettivi. Ad esempio, se noi investiamo 2 milioni di euro su quell’area, è chiaro che avremo bisogno di alcune garanzie. Queste garanzie servono anche ai cittadini e, quindi, questa situazione dovrebbe essere vista come un’opportunità per tutelare il territorio. Quindi sì, all’aeroporto, ma sì anche al progetto che è stato proposto – con voli limitati, secondo quanto previsto dal progetto che ho visto – per riqualificarlo e metterlo a norma, rendendolo anche più sicuro per chi vola. D’altronde i voli ci sono già, quindi è giusto sistemare e mettere a norma l’impianto”.

Giambrone ha sottolineato come la vasta area oggi poco utilizzata possa essere restituita alla comunità: “La vasta area di terreno è inutilizzata, questa può essere destinata alla comunità e quindi a questo progetto. L’obiettivo – ha spiegato Giambrone - è quindi riqualificare tutte le aree, creando anche opportunità di lavoro per la popolazione locale e, gradualmente, internazionalizzare il progetto con strutture innovative, digitali e altre opportunità, come ad esempio servizi di trasporto per gli atleti e altre attività collegate come il coinvolgimento degli studenti e il rafforzamento con l’Università di Siena e portare qui più studenti possibile”.



Secondo l’allenatore della Nazione cinese di atletica, la creazione di un vero e proprio brand legato al Tuscany Camp rappresenta un’opportunità di crescita: “L’obiettivo è creare anche un brand per diventare unici e più attrattivi. Il brand attira tantissime persone e sta già succedendo: oggi abbiamo turisti che vengono da noi non solo per la bellezza della Toscana, ma proprio per il “Tuscany Camp”. Molti turisti che soggiornano in agriturismi e strutture della zona vogliono correre con i campioni. Non sono io a organizzarlo, ma è un fenomeno che sta già crescendo nell’immaginario degli appassionati: Tuscany Camp come località turistica, luogo ideale per passare belle giornate, incontrare i propri idoli e magari correre insieme a loro. Il Centro Sportivo ad Ampugnano potrebbe diventare una sorta di Coverciano per l’atletica, diventando centro federale ufficiale. Sarebbe qualcosa di straordinario, mai visto prima. Dobbiamo sfruttare tutte queste opportunità a vantaggio della comunità”.

Una delle forze del progetto, nelle intenzioni dei promotori, sta proprio nella capacità di integrare diverse funzioni senza stravolgere l’ambiente. “Il progetto non ha colori politici, non stravolge l’ambiente, anzi può diventare un fiore all’occhiello per l’Italia e creare nuovi posti di lavoro. Si sta cercando un compromesso investendo risorse private e non pubbliche. L’obiettivo non è solo rivolgersi agli atleti di alto livello, ma rendere la struttura accessibile a tutti. Riuscire a realizzare un’iniziativa del genere sarebbe il massimo”, ha detto Giambrone.

Non manca una prospettiva internazionale: “Ci sono richieste da tutto il mondo per partecipare alle attività del Tuscany Camp, correre con i campioni e questo progetto permetterebbe di lavorare salvaguardando un ambiente naturale unico. Le caratteristiche tecniche del territorio, come le salite, lo rendono il luogo ideale per allenarsi; la natura qui è eccezionale. L’investimento vedrebbe il coinvolgimento dell’azienda svizzera ON. La differenza tra avere o non avere questa struttura è enorme: tutto ora è limitato, ma diventando un Centro Federale con atleti di livello mondiale che si allenano qui, si avrebbe una visione di respiro internazionale. Si potrebbe anche recuperare case e casolari abbandonati per ospitare gli atleti, oltre a creare un laboratorio permanente per la ricerca scientifica sugli atleti di alto livello, in collaborazione con l’Università di Siena, anche per sviluppare nuove metodologie di cura”.



Un progetto che guarda avanti

Il dibattito si è concluso nel segno della partecipazione diffusa e dell’apertura al dialogo. Il vero punto di forza emerso è la volontà di ragionare insieme, di mettere al centro la comunità, le sue esigenze e il suo desiderio di futuro. La proposta di Sovicille e Tuscany Camp rappresenta una visione di territorio innovativa e sostenibile, in cui la multifunzionalità della piana di Ampugnano può diventare un modello, coniugando sport, turismo, sostenibilità e sviluppo. La strada appare ancora lunga, ma l’entusiasmo, la concretezza e la disponibilità al confronto sono segnali positivi per un progetto che intende lasciare un segno, creando valore per il territorio e per chi lo abita. Adesso la palla passa a Enac che a fine luglio aveva presentato il progetto di rilancio dell’aeroporto Siena Ampugnano con un investimento da 34,5 milioni di euro, con massimo 8 voli al giorno di aerei a 9 posti e la realizzazione di un grande impianto fotovoltaico di circa 16 MWp. Ma come ha ribadito Giambrone… “aeroporto e centro sportivo posso coesistere”.


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Comitato contro l’ampliamento dell’aeroporto di Ampugnano – Siena

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