Stop di quattro ore negli scali toscani, stop del personale che assiste aerei e passeggeri contro la violazione del CCNL
Èprevisto per la giornata di sabato 6 settembre lo sciopero del personale dipendente della società Consulta SpA che fornisce i servizi di Handling, assistenza a aerei e passeggeri, e opera negli scali di Firenze e Pisa. L’azienda conta circa 250 addetti i quali chiedono “la corretta applicazione del contratto nazionale e l’apertura di un confronto utile a superare i problemi esistenti da anni” come si legge in una nota diffusa da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporto Aereo e Usb Lavoro privato.
Tra i motivi dello sciopero, che si terrà dalle ore 12:00 alle ore 16:00 di domani, ci sono “forzature contrattuali con strumenti di precarietà non previsti dal contratto nazionale, imponendo turni di lavoro paralizzanti per i lavoratori, spezzando l’orario di lavoro dei part-time con pause non retribuite e comunicando i turni di lavoro il giorno prima per quello successivo”.
Il comportamento di Consulta, si legge ancora nella nota “oltre a creare difficoltà, malcontento e opposizione da parte dei lavoratori, determina in modo artificioso un abbattimento dei costi di produzione in un settore completamente liberalizzato, accaparrandosi così un vantaggio illegittimo rispetto alle altre aziende che applicano lo stesso contratto nazionale al Trasporto Aereo. Tutto questo avviene nel silenzio del gestore aeroportuale Toscana Aeroporti, dell’ente di controllo ENAC Toscana e della stessa associazione di categoria che firma il CCNL (Assohandlers)”.
“I motivi dello sciopero sono il rispetto del contratto nazionale di lavoro, che non viene fatto da Consulta, e quindi questo mancato rispetto genera delle discrepanze e delle difficoltà nella gestione del personale – spiega Marco Chellini, Filt Cgil Toscana – Noi abbiamo provato in questi anni, soprattutto dopo il Covid, a riportare un ambiente di lavoro che rispetti le norme, le leggi e che produca anche lavoro qualificato negli aeroporti toscani. Al momento sia le associazioni datoriali che le istituzioni locali, che l’ente di controllo Enac, ma soprattutto il gestore aeroportuale, non ci aiutano in tal senso”.
A denunciare la situazione anche la UilTrasporti Toscana. “Il mondo aeroportuale è un mondo ricco e gli aeroporti della Toscana vedono un incremento costante del numero dei passeggeri e degli utili. Anche dopo il Covid la ripresa è stata assolutamente superiore alle aspettative – spiega Giulia Bencistà, segretaria regionale UilTrasporti Toscana - Dall'altro lato però c'è una forte discrepanza rispetto a un lavoro povero, vediamo ogni giorno lavoratori e lavoratrici che danno un contributo concreto alla realizzazione di questi utili, trovarsi in condizioni di lavoro povero, perché in qualche caso non si arriva neanche agli 800 euro mensili”. Edison Wi-Fi, se sei cliente luce e gas è tuo a 21,90€/mese per i primi 12 mesi!
La mobilitazione, come riportato dai sindacati in una nota, serve per “contrastare politiche e pratiche delle aziende che aumentano costantemente i propri guadagni, agendo solo sulla leva della compressione di salari e diritti dei lavoratori, ha un valore anche generale di contrasto al lavoro povero”. Proprio su questo fa eco anche Antonino Rocca, segretario generale Fit-Cisl Toscana. “Noi chiediamo, con questo sciopero, di trattare i lavoratori in maniera dignitosa, stabile e fare in modo che il lavoratore possa farsi una vita e non avere i contratti part-time che ha oggi” afferma Rocca.
Dello stesso avviso anche Lorenzo Robin Frosini Rsa Rls per Usb aeroporto di Peretola. “Le problematiche principali dei lavoratori e delle lavoratrici degli aeroporti toscani sono le conseguenze di anni di liberalizzazioni selvagge che che promettevano una miglioria del servizio, invece, hanno solo abbassato la qualità lavorativa e la qualità della vita oltre il lavoro”.
“Dopo una dura battaglia siamo riusciti a far avere il contratto della filiera del trasporto aereo anche alle cooperative, che poi alla fine hanno dovuto cedere il passo, e ci troviamo con un handler che, pur essendo firmatario di contratto e di rinnovo, non applica il contratto nazionale” dichiara, ancora, Simona Fedeli segretaria provinciale Ugl Trasporto Aereo.