Redazione "La Città"Domenica 23 novembre alle 11 il Comitato Difesa Parco Nord – No Aeroporto Commerciale sarà in presidio davanti all’ingresso dell’aeroporto di Bresso, all’incrocio tra via Gramsci e via Matteotti. È la prima iniziativa locale dopo l’annuncio del progetto nazionale legato alla Regional Air Mobility, il piano che punta a creare una rete di scali destinati ai voli commerciali di piccole dimensioni.
La mobilitazione non riguarda solo l’area milanese. Sabato 28 novembre a Siena, negli spazi dell’Auditorium di San Miniato, l’associazione Ampugnano per la salvaguardia del territorio organizza un incontro pubblico dal titolo “Grande confusione ad un passo dal cielo, infrastrutture e aeroporti a Siena e dintorni”. Un’altra tappa di una protesta che nei prossimi mesi è destinata ad allargarsi.
Comitati e associazioni stanno costruendo una rete di opposizione al progetto affidato da Enac alla società in-house Enac Servizi, incaricata di sviluppare la Regional Air Mobility su scala nazionale. La Rete Comitati No RAM comprende già il Comitato Difesa Parco Nord – No Aeroporto Commerciale, il Comitato AmpugnaNo, l’Associazione per un Uso Sociale di Ampugnano, l’Associazione Lupus in Fabula di Fano e il gruppo Sorvolati di Forlì. L’elenco, spiegano i promotori, crescerà nelle prossime settimane.
Il contratto di programma 2025-2027 tra Enac ed Enac Servizi indica in modo esplicito gli obiettivi del progetto. Enac Servizi è chiamata a gestire e sviluppare le infrastrutture presenti sugli aeroporti demaniali statali. Tra questi figurano gli scali di Arezzo, Capua, Novi Ligure, Pavullo nel Frignano, Siena Ampugnano, Belluno, Fano, Ferrara, Foligno, Lugo di Romagna, Ravenna, Palermo Boccadifalco, Udine Campoformido, Varese Venegono, Verona Boscomantico, Milano Bresso e varie elisuperfici, con passaggi di gestione previsti tra il 2025 e il 2026.
Il progetto aprirebbe questi aeroporti alla mobilità aerea territoriale attraverso voli commerciali con velivoli da massimo 19 passeggeri e con un raggio che varia tra i 300 e i 600 chilometri. Proprio questo punto alimenta timori e contestazioni.
Un altro elemento solleva dubbi tra i comitati. L’autorizzazione ai voli commerciali verrebbe rilasciata da Enac, che dovrebbe valutare i procedimenti presentati dalla propria società in-house. Una situazione giudicata dagli oppositori come un evidente conflitto d’interessi.
Le iniziative annunciate a Bresso e Siena aprono una stagione di mobilitazione che investe territori molto diversi e che riporta al centro un tema inatteso. L’espansione della rete di piccoli aeroporti potrebbe cambiare il paesaggio e gli equilibri ambientali di molte comunità. I comitati promettono di non restare a terra.
