Nell’intervista rilasciata, l’Onorevole Francesco Michelotti ha fatto il punto sul progetto di riqualificazione dell’aeroporto di Siena, al centro del dibattito pubblico tra favorevoli e contrari, ribadendo la strategicità dell’opera per il territorio e sottolineando la necessità di tempi rapidi nelle procedure. «Noi – ha spiegato – abbiamo semplicemente agevolato un percorso con ENAC, che ha illustrato il progetto sul territorio. L’unico soggetto titolato a decidere è lo Stato, non enti comunali, come quello di Sovicille».
Secondo l’Onorevole, la riqualificazione rappresenta un’occasione da non perdere: «Il progetto è un volano di sviluppo sotto tutti i punti di vista: produttivo, turistico ed economico. ENAC stesso ha dichiarato che nulla vieta di valutare anche le proposte avanzate dal sindaco di Sovicille». Michelotti si è detto però fermamente contrario a chi chiede la chiusura dell’aeroporto: «Un “no secco” alla riqualificazione è fuori dalla realtà. Il mondo imprenditoriale, turistico, associativo e ricettivo ci chiede questa infrastruttura, anche se non lo fa a colpi di slogan sui giornali. Sono mondi che ci hanno ringraziato per aver accelerato il percorso e che ci chiedono di andare avanti velocemente».
L’Onorevole ha tenuto a sottolineare: «Qui non è una gara a chi strilla di più o a chi fa più riunioni. Qui si tratta di ragionare e di fare il bene del territorio. E io posso assicurare poi che questi mondi che ho citato, che non sono banali ma che rappresentano indotti importanti economici, sono entusiasti di questo traguardo che stiamo raggiungendo con l’aeroporto».
Le tempistiche
Sul cronoprogramma dei lavori, Michelotti ha ricordato che si parla dell’approvazione del progetto definitovo entro la fine del 2025 per poi procedere con la gara e l’avvio dei primi cantieri. L’Onorevole ha comunque rimarcato l’importanza del confronto istituzionale: «Con il Comune di Siena e con gli altri soggetti del territorio ci deve essere dialogo e confronto. Ma il punto di partenza resta che è ENAC l’ente che deve decidere cosa fare».
Le regionali
Nella parte finale dell’intervista, Michelotti ha affrontato anche il tema delle elezioni regionali, sottolineando l’unità di Fratelli d’Italia: «I sei candidati espressi dal partito hanno tutti pari valore e rappresentano in modo equilibrato il territorio provinciale. Tucci è legato al capoluogo, altri rappresentano le città più grandi o aree diverse della provincia. Qualunque di loro venga eletto, saprà rappresentare al meglio Siena».
Sull’eventualità di un rimpasto in giunta, Michelotti ha frenato: «È prematuro parlarne. In questo momento siamo concentrati sulle elezioni. Se e quando si porrà il problema, sarà il sindaco a fare le valutazioni necessarie».