Io dico NO!

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Francesco Falezza

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Sep 12, 2020, 1:36:11 PM9/12/20
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Come avrete ben capito, sto parlando del referendum  costituzionale sulla riduzione dei parlamentari. È un tema scomodo e, come candidato alle regionali, dovrei lasciar perdere per opportunismo politico, perché parlando rischio solo di perdere qualche voto. Ma non posso, preferisco fornire qualche notizia in più in modo che il voto sia il più possibile consapevole e ragionato.

fregaturaLa tentazione di votare SI è forte, solo per il fatto di lasciare a casa quattro cialtroni! Però, ragionandoci su e andando a vedere le conseguenze della forte riduzione dei parlamentari, ho capito che sotto, sotto, alla fine c’era la solita fregatura.

La prima conseguenza sarebbe che, per nuove forze politiche, sarebbe quasi impossibile riuscire ad entrare in parlamento e così si tolgono dalle scatole possibili nuovi futuri rompiballe. La seconda, ancora più grave della prima, sarà impossibile o quasi impossibile per i partiti territoriali avere una rappresentanza in parlamento, e così si tolgono dalle scatole i rappresentanti del territorio, soprattutto quelli del nostro territorio. Le riforme di contorno di cui si parla (sbarramento al 5% o maggioritario) completano il quadro di cambiamenti che vanno contro la rappresentatività dei cittadini, cioè invece di avvicinare la politica ai cittadini la allontanano!! E sono tutti d’accordo!

La riduzione dei parlamentari è l’esca avvelenata per indurre i cittadini a votare si, il vero scopo è togliersi dalle scatole possibili nuovi futuri rompiballe e togliere rappresentanza ai territori. Dopo aver eliminato le preferenze, dopo aver fatto collegi uninominali e liste bloccate senza primarie, adesso ci propinano un sostanziale taglio di democrazia e accentramentol’allontanamento ancora di più della politica dal territorio.

Andiamo a vedere quanto si risparmierebbe: ci dicono che 345 parlamentari costano 300.000 € al giorno, allora 300 mila euro x 365 giorni fa 109.500.000 € di costo annuale, diviso 60.000.000 (abitanti Italia) fa € 1,80 a testa all’anno, cioè per l'equivalente di un caffè corretto all'anno rinunciamo alla rappresentanza politica dei nostri territori ed a una bella fetta di democrazia... Se proprio volevano ridurre le spese potevano dimezzare i super stipendioni e lasciar stare il numero dei parlamentari e quindi la rappresentanza democratica.

Devo dire che i cittadini, finora, si sono mostrati molto intelligenti nei referendum costituzionali, approvando le riforme buone (quella del 2001) e bocciando Devolution (2006) e quella di Renzi (2016). Entrambe accentravano potere ed erano pericolose per la democrazia. Non so se poi il voto sia stato sempre consapevole al 100%, comunque è il risultato quello che conta, speriamo che sia così anche questa volta e che prevalga la democrazia e pertanto i NO.

Francesco Falezza

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