Continuando con il tema che riguarda l’illegalità diffusa penso sia utile fare una riflessione sul rispetto da parte delle istituzioni italiane dei principi fondamentali della costituzione a partire dall’art. 1, comma 1: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.” e art. 4 comma 1: “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.”, be’, a fronte di questi due principi fondamentali delle repubblica, hanno subordinato l’esercizio di questi diritti fondamentali al possesso di un QR code, peraltro inutile e inefficace per gli scopi per i quali era stato creato!
Sempre a proposito dei principi fondamentali di questa repubblica andiamo a vedere il secondo comma dell’art. 1: “La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”. Sovranità significa potere, in particolare i tre poteri costituzionali che dovrebbe esercitare il popolo sarebbero legislativo, esecutivo e giudiziario. Lasciamo stare il potere dell’informazione, che è anche il più potente e attraverso il quale controllano le masse, ma che non è compreso in costituzione ed è al difuori del controllo popolare e democratico.
Torniamo ai poteri costituzionali e vediamo che sul potere giudiziario il popolo non può nulla, la magistratura, infatti, è un’autocrazia che si governa da sé, in USA la magistratura inquirente è eletta dal popolo, ma da noi il popolo non esercita alcun potere sulla magistratura. Anche sul potere esecutivo il popolo non esercita alcun potere, infatti, sulla nomina di capo del governo, dei ministri e per l’elezione del presidente della repubblica il popolo non ha alcun potere, in quanto tutto viene deciso in parlamento. Qualcuno dirà: ma il parlamento è eletto dal popolo che esercita il proprio potere in modo indiretto. Andiamo a vedere allora come avviene l’elezione dei parlamentari: attraverso liste bloccate o collegi uninominali! Questo significa che gli eletti non vengono scelti dal popolo, ma nominati dalle segreterie di partito, visto che l’elezione segue l’ordine della lista nella quale sono messi i candidati, stesso dicasi per i collegi uninominali candidati scelti dalle segreterie di partito! Il minimo che ci dovrebbe essere sarebbero delle elezioni primarie, gestite dalle istituzioni, consentendo la più ampia possibilità di candidatura ai membri di quel partito. Vero che qualche partito esercita dei sondaggi interni o delle primarie, ma sono tutt’altro che delle vere primarie istituzionalizzate e democratiche!
Riassumendo abbiamo visto che su potere giudiziario ed esecutivo il popolo non esercita alcun potere, sul potere legislativo a determinare gli eletti sono le segreterie di partito senza che il popolo non possa dire nulla, non solo, ma parlamentari estremamente ricattabili se non dovessero eseguire gli ordini impartiti. Chi è che controlla le segreterie dei partiti? Sicuramente non il popolo, ma l’impressione o, meglio, la certezza è che rispondano a poteri sovranazionali e ai loro interessi! Ecco che ci siamo resi conto che il secondo principio fondante della costituzione italiana è quasi completamente disatteso e trasgredito! Abbiamo capito, contrariamente a quanto dichiarato in costituzione, che la sovranità non appartiene al popolo, se non in forme estremamente residuali e ininfluenti!
Altro principio fondamentale disatteso è quello dell’art. 5: “La Repubblica, (sebbene) una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali …. adegua i princìpi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento”. Ma avete capito? Anche questo principio fondamentale della repubblica italiana è, di fatto, disatteso e trasgredito! Guai a parlare di autonomia! Altroché riconosce e promuove le autonomie locali, ma dov’è la legislazione basata sulle esigenze di autonomia e decentramento? In italia, in piena contraddizione con la propria costituzione c’è un’autonomia solo di nome, ma di fatto, c’è un forte centralismo in stile fascista! Voluto e protetto dai più alti organismi dello stato! Infatti, il titolo V della costituzione, quello che prevederebbe la divisione delle competenze tra stato e regione, oltre all’autonomia finanziaria di entrata e di spesa per le regioni, anche quello, quasi totalmente disatteso e inapplicato!
Per non parlare poi, dell’art.11: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali…“ quando, invece, ha fatto la guerra all’Iraq (2 volte), alla Serbia, all’Afghanistan e alla Libia, per non parlare della guerra indiretta alla Russia con sanzioni e forniture miliardarie di armi all’Ucraina! Ecco che anche questo principio fondamentale è completamente disatteso e inapplicato!
Avete capito in quale situazione ci troviamo? E poi ci vengono a parlare di legalità e di rispetto delle leggi, quando non vengono nemmeno rispettati i principi fondamentali e costituzionali della repubblica italiana! Nessun alto organo o carica della repubblica solleva la questione, anzi spesso si danno da fare affinché la situazione non cambi: guai ad applicare i principi fondamentali della costituzione!
Non ho parole, sembra incredibile, ma i fatti sono inoppugnabili ed evidenti, sotto gli occhi di tutti! Questi principi fondamentali della costituzione sono scritti in modo chiaro e non danno adito a interpretazioni diverse, ci troviamo di fronte ad una chiara ed evidente violazione sistematica dei principi fondanti della repubblica italiana e della sua costituzione!
I signori che governano l’italia (che non sono i partiti) considerano pericoloso e sovversivo chiunque abbia solo l’intenzione di applicare veramente la costituzione italiana! Siamo a questo punto!
Ma allora votare serve o non serve? Serve solo se votiamo partiti al di fuori di questo sistema, cioè nessuno di quelli presenti adesso nelle istituzioni centrali o regionali!
Cordiali saluti
Francesco Falezza