Lettura quotidiana 5/12

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Dec 4, 2025, 7:00:17 PM (2 days ago) Dec 4
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La lettura per il giorno 5/12.
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--- 2Cronache 36 ---
Ioacaz, Ioiachim, Ioiachin, re di Giuda
1 Allora il popolo del paese prese Ioacaz, figlio di Giosia, e lo fece re a
Gerusalemme al posto di suo padre. 2 Ioacaz aveva ventitré anni quando
cominciò a regnare, e regnò tre mesi a Gerusalemme. 3 Il re d'Egitto lo
depose a Gerusalemme e gravò il paese di un tributo di cento talenti
d'argento e di un talento d'oro. 4 Il re d'Egitto fece re sopra Giuda e
sopra Gerusalemme Eliachim, fratello di Ioacaz, e gli cambiò il nome in
Ioiachim. Neco prese Ioacaz, fratello di lui, e lo condusse in Egitto.
5 Ioiachim aveva venticinque anni quando cominciò a regnare; regnò undici
anni a Gerusalemme e fece ciò che è male agli occhi del SIGNORE, il suo
Dio. 6 Nabucodonosor, re di Babilonia, salì contro di lui e lo legò con
doppie catene di bronzo per condurlo a Babilonia. 7 Nabucodonosor portò
pure a Babilonia parte degli utensili della casa del SIGNORE e li mise nel
suo palazzo a Babilonia. 8 Il rimanente delle azioni di Ioiachim, le
abominazioni che commise e tutto quello di cui si rese colpevole sono cose
scritte nel libro dei re d'Israele e di Giuda. E Ioiachin, suo figlio,
regnò al suo posto. 9 Ioiachin aveva otto anni quando cominciò a regnare;
regnò tre mesi e dieci giorni a Gerusalemme, e fece ciò che è male agli
occhi del SIGNORE. 10 L'anno seguente il re Nabucodonosor mandò a
prenderlo, lo fece condurre a Babilonia con gli utensili preziosi della casa
del SIGNORE e fece re di Giuda e di Gerusalemme Sedechia, fratello di
Ioiachin.
Sedechia, re di Giuda; distruzione di Gerusalemme; deportazione a
Babilonia
11 Sedechia aveva ventun anni quando cominciò a regnare, e regnò a
Gerusalemme undici anni. 12 Egli fece ciò che è male agli occhi del
SIGNORE, suo Dio, e non si umiliò davanti al profeta Geremia, che gli
parlava da parte del SIGNORE. 13 Egli si ribellò pure a Nabucodonosor, che
lo aveva fatto giurare nel nome di Dio; e irrigidì il collo e il suo cuore
rifiutando di convertirsi al SIGNORE, Dio d'Israele. 14 Tutti i capi dei
sacerdoti e il popolo moltiplicarono anch'essi le loro infedeltà, seguendo
tutte le abominazioni delle nazioni; contaminarono la casa del SIGNORE, che
egli aveva santificata a Gerusalemme. 15 Il SIGNORE, Dio dei loro padri,
mandò loro a più riprese degli ammonimenti per mezzo dei suoi messaggeri,
perché voleva risparmiare il suo popolo e la sua casa; 16 ma quelli si
beffarono dei messaggeri di Dio, disprezzarono le sue parole e schernirono i
suoi profeti, finché l'ira del SIGNORE contro il suo popolo arrivò al
punto che non ci fu più rimedio. 17 Allora egli fece salire contro di essi
il re dei Caldei, che uccise di spada i loro giovani nella casa del loro
santuario, e non risparmiò giovane, né fanciulla, né anziano, né
vecchio. Il SIGNORE gli diede nelle mani ogni cosa. 18 Nabucodonosor portò
a Babilonia tutti gli utensili della casa di Dio, grandi e piccoli, i tesori
della casa del SIGNORE e i tesori del re e dei suoi capi. 19 I Caldei
incendiarono la casa di Dio, demolirono le mura di Gerusalemme, diedero alle
fiamme tutti i suoi palazzi e ne distrussero tutti gli oggetti preziosi.
20 Nabucodonosor deportò a Babilonia quanti erano scampati alla spada; ed
essi furono assoggettati a lui e ai suoi figli, fino all'avvento del regno
di Persia 21 (affinché si adempisse la parola del SIGNORE pronunciata per
bocca di Geremia), fino a che il paese avesse goduto dei suoi sabati;
difatti esso dovette riposare per tutto il tempo della sua desolazione,
finché furono compiuti i settant'anni.
Editto di Ciro
22 Nel primo anno di Ciro, re di Persia, affinché si adempisse la parola
del SIGNORE pronunciata per bocca di Geremia, il SIGNORE destò lo spirito
di Ciro, re di Persia, il quale, a voce e per iscritto, fece pubblicare per
tutto il suo regno questo editto: 23 «Così dice Ciro, re di Persia: "Il
SIGNORE, Dio dei cieli, mi ha dato tutti i regni della terra, ed egli mi ha
comandato di costruirgli una casa a Gerusalemme, che si trova in Giuda.
Chiunque fra voi è del suo popolo, sia il SIGNORE, il suo Dio, con lui, e
parta!"».

--- Ecclesiaste 4:4-16 ---
4 Ho anche visto che ogni fatica e ogni buona riuscita nel lavoro provocano
invidia dell'uno contro l'altro. Anche questo è vanità, un correre dietro
al vento. 5 Lo stolto incrocia le braccia e divora la sua carne. 6 Vale
più una mano piena, con riposo, che entrambe le mani piene, con travaglio e
corsa dietro al vento. 7 Ho anche visto un'altra vanità sotto il sole:
8 un tale è solo, senza nessuno che gli stia vicino; non ha né figlio né
fratello, e tuttavia si affatica senza fine, i suoi occhi non si saziano mai
di ricchezze. Non riflette: «Ma per chi dunque mi affatico e mi privo di
ogni bene?» Anche questa è una vanità, un'ingrata occupazione. 9 Due
valgono più di uno solo, perché sono ben ricompensati della loro fatica.
10 Infatti, se l'uno cade, l'altro rialza il suo compagno; ma guai a chi è
solo e cade senza avere un altro che lo rialzi! 11 Così pure, se due
dormono assieme, si riscaldano; ma chi è solo come farà a riscaldarsi?
12 Se uno tenta di sopraffare chi è solo, due gli terranno testa; una
corda a tre capi non si rompe così presto. 13 Meglio un ragazzo povero e
saggio che un re vecchio e stolto che non sa più ascoltare i consigli.
14 È uscito di prigione per essere re: egli, che era nato povero nel suo
futuro regno. 15 Ho visto tutti i viventi che vanno e vengono sotto il sole
unirsi al ragazzo che doveva succedere al re e regnare al suo posto. 16 Era
immensa la moltitudine di tutti coloro alla cui testa egli si trovava.
Eppure, quelli che verranno in seguito non si rallegreranno di lui! Anche
questo è vanità e un correre dietro al vento.

--- Abacuc 2 ---
La fede di Abacuc
1 Io starò al mio posto di guardia, mi metterò sopra una torre e starò
attento a quello che il SIGNORE mi dirà, e a quello che dovrò rispondere
circa la rimostranza che ho fatta. 2 Il SIGNORE mi rispose e disse:
«Scrivi la visione, incidila su tavole, perché si possa leggere con
facilità; 3 perché è una visione per un tempo già fissato. Essa si
affretta verso il suo termine e non mentirà; se tarda, aspettala, poiché
certamente verrà, e non tarderà». 4 Ecco, egli si è inorgoglito, non
agisce rettamente; ma il giusto per la sua fede vivrà.
Causa del giudizio contro l'oppressore
5 «Certo, il vino è traditore; l'uomo arrogante non può starsene
tranquillo, egli allarga la sua bocca come il soggiorno dei morti; come la
morte, non si può saziare, ma raduna presso di sé tutte le nazioni,
raccoglie intorno a sé tutti i popoli. 6 E tutti questi non lo
canzoneranno con proverbi, sarcasmi, enigmi? Diranno: "Guai a chi accumula
ciò che non è suo! Fino a quando? Guai a chi si carica di pegni!" 7 I
tuoi creditori non spunteranno forse all'improvviso? I tuoi oppressori non
si desteranno? Allora tu diventerai loro preda. 8 Poiché tu hai
saccheggiato molte nazioni, tutto il resto dei popoli ti saccheggerà a
causa del sangue umano sparso, della violenza fatta ai paesi, alle città e
a tutti i loro abitanti. 9 Guai a colui che è avido d'illecito guadagno
per la sua casa, per mettere il suo nido in alto e scampare alla mano della
sventura! 10 Tu hai designato la vergogna per la tua casa, sterminando
molti popoli, e hai peccato contro te stesso. 11 Poiché la pietra grida
dalla parete e la trave risponde dall'armatura di legno. 12 Guai a colui
che costruisce la città con il sangue e fonda una città sull'iniquità!
13 Non è forse volere del SIGNORE che i popoli si affatichino per il fuoco
e le nazioni si stanchino per nulla? 14 Poiché la conoscenza della gloria
del SIGNORE riempirà la terra, come le acque coprono il fondo del mare.
15 Guai a colui che dà da bere al prossimo, a te che gli versi il veleno
fino a ubriacarlo, per guardarlo nella sua nudità! 16 Tu sarai saziato
d'infamia anziché di gloria; bevi anche tu, ed esibisci la tua nudità! La
coppa della destra del SIGNORE si riverserà su di te e l'infamia coprirà
la tua gloria. 17 Poiché la violenza fatta al Libano e la devastazione che
spaventava le bestie ricadranno su di te, a causa del sangue umano sparso,
della violenza fatta ai paesi, alle città e a tutti i loro abitanti. 18 A
che serve l'immagine scolpita perché l'artefice la scolpisca? A che serve
l'immagine fusa, che insegna la menzogna, perché l'artefice confidi nel suo
lavoro e fabbrichi idoli muti? 19 Guai a chi dice al legno: "Svègliati!" e
alla pietra muta: "Àlzati!" Può questa istruire? Ecco, è ricoperta d'oro
e d'argento, ma non c'è in lei nessuno spirito. 20 Ma il SIGNORE è nel
suo tempio santo; tutta la terra faccia silenzio in sua presenza!»

--- Ebrei 10:19-39 ---
Esortazione a perseverare nella fede
19 Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel luogo santissimo per
mezzo del sangue di Gesù, 20 per quella via nuova e vivente che egli ha
inaugurata per noi attraverso la cortina, vale a dire la sua carne, 21 e
avendo noi un grande sacerdote sopra la casa di Dio, 22 avviciniamoci con
cuore sincero e con piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi di
quell'aspersione che li purifica da una cattiva coscienza e il corpo lavato
con acqua pura. 23 Manteniamo ferma la confessione della nostra speranza,
senza vacillare; perché fedele è colui che ha fatto le promesse.
24 Facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci all'amore e alle
buone opere, 25 non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono
soliti fare, ma esortandoci a vicenda, tanto più che vedete avvicinarsi il
giorno. 26 Infatti, se persistiamo nel peccare volontariamente dopo aver
ricevuto la conoscenza della verità, non rimane più alcun sacrificio per i
peccati, 27 ma una terribile attesa del giudizio e l'ardore di un fuoco che
divorerà i ribelli. 28 Chi trasgredisce la legge di Mosè viene messo a
morte senza pietà sulla parola di due o tre testimoni. 29 Di quale peggior
castigo, a vostro parere, sarà giudicato degno colui che avrà calpestato
il Figlio di Dio, che avrà considerato profano il sangue del patto con il
quale è stato santificato e avrà disprezzato lo Spirito della grazia?
30 Noi conosciamo, infatti, colui che ha detto: «A me appartiene la
vendetta! Io darò la retribuzione!» E ancora: «Il Signore giudicherà il
suo popolo». 31 È terribile cadere nelle mani del Dio vivente. 32 Ma
ricordatevi di quei primi giorni in cui, dopo essere stati illuminati, voi
avete dovuto sostenere una lotta lunga e dolorosa: 33 talvolta esposti agli
oltraggi e alle vessazioni, altre volte facendovi solidali con quelli che
erano trattati in questo modo. 34 Infatti, voi simpatizzaste con i
carcerati e accettaste con gioia la ruberia dei vostri beni, sapendo di
possedere una ricchezza migliore e duratura. 35 Non abbandonate la vostra
franchezza, che ha una grande ricompensa! 36 Infatti avete bisogno di
costanza, affinché, fatta la volontà di Dio, otteniate quello che vi è
stato promesso. Perché: 37 «Ancora un brevissimo tempo e colui che deve
venire verrà, e non tarderà; 38 ma il mio giusto per fede vivrà; e se si
tira indietro, l'anima mia non lo gradisce». 39 Ora, noi non siamo di
quelli che si tirano indietro a loro perdizione, ma di quelli che hanno fede
per ottenere la vita.

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