Lettura quotidiana 24/10

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Oct 23, 2025, 8:00:17 PMOct 23
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La lettura per il giorno 24/10.
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messaggio.


--- 1Cronache 17 ---
Davide ha in mente di costruire un tempio; promesse per la sua
discendenza
1 Davide, quando si fu stabilito nella sua casa, disse al profeta Natan:
«Ecco, io abito in una casa di cedro, e l'arca del patto del SIGNORE sta
sotto una tenda». 2 Natan rispose a Davide: «Fa' tutto quello che hai in
cuore di fare, poiché Dio è con te». 3 Ma quella stessa notte la parola
di Dio fu rivolta a Natan in questi termini: 4 «Va' e di' al mio servo
Davide: "Così dice il SIGNORE: Non sarai tu colui che mi costruirà una
casa perché io vi abiti; 5 infatti io non ho abitato in una casa dal
giorno che feci uscire Israele dall'Egitto fino a oggi, ma sono andato di
tenda in tenda, di dimora in dimora. 6 Dovunque sono andato in mezzo a
tutto Israele ho mai parlato a qualcuno dei giudici d'Israele ai quali avevo
comandato di pascere il mio popolo, dicendogli: 'Perché non mi costruite
una casa di cedro?'". 7 Parlerai dunque così al mio servo Davide: "Così
dice il SIGNORE degli eserciti: Io ti presi mentre seguivi le pecore al
pascolo, perché tu fossi la guida d'Israele, mio popolo; 8 e sono stato
con te dovunque sei andato, ho sterminato davanti a te tutti i tuoi nemici e
ho reso il tuo nome come quello dei grandi che sono sulla terra; 9 ho
assegnato un posto a Israele, mio popolo, e gli ho fatto mettere radici
perché abiti in casa sua e non sia più agitato, né seguitino i malvagi a
farne scempio come prima, 10 e fin dal tempo in cui avevo stabilito dei
giudici su Israele, mio popolo, io ho umiliato tutti i tuoi nemici; e ti
annuncio che il SIGNORE ti costruirà una casa. 11 Quando i tuoi giorni
saranno compiuti e tu te ne andrai a raggiungere i tuoi padri, io innalzerò
al trono dopo di te la tua discendenza, uno dei tuoi figli, e stabilirò
saldamente il suo regno. 12 Egli mi costruirà una casa, e io renderò
stabile il suo trono per sempre. 13 Io sarò per lui un padre ed egli mi
sarà figlio; e non gli ritirerò la mia grazia, come l'ho ritirata da colui
che ti ha preceduto. 14 Io lo renderò saldo per sempre nella mia casa e
nel mio regno, e il suo trono sarà reso stabile per sempre"». 15 Natan
parlò a Davide, secondo tutte queste parole e secondo tutta questa visione.
16 Allora il re Davide andò a presentarsi davanti al SIGNORE e disse:
«Chi sono io, o SIGNORE, Dio, e che cos'è la mia casa, che tu mi abbia
fatto arrivare fino a questo punto? 17 Questo è parso ancora poca cosa ai
tuoi occhi, o Dio; e tu hai parlato anche della casa del tuo servo per un
lontano avvenire, e ti sei degnato di considerare me come se fossi uomo
d'alto grado, o SIGNORE, Dio. 18 Che potrebbe Davide dirti di più riguardo
all'onore che è fatto al tuo servo? Tu conosci il tuo servo. 19 SIGNORE,
per amore del tuo servo e seguendo il tuo cuore, hai compiuto tutte queste
grandi cose per rivelargli tutte le tue meraviglie. 20 SIGNORE, nessuno è
pari a te, e non c'è altro Dio all'infuori di te, secondo tutto quello che
abbiamo udito con i nostri orecchi. 21 E quale popolo è come il tuo popolo
d'Israele, l'unica nazione sulla terra che Dio sia venuto a redimere per
formarne il suo popolo, per farti un nome e per compiere cose grandi e
tremende, scacciando delle nazioni davanti al tuo popolo che tu hai
riscattato dall'Egitto? 22 Tu hai fatto del tuo popolo, Israele, il tuo
popolo speciale per sempre; e tu, SIGNORE, sei diventato il suo Dio.
23 Ora, SIGNORE, la parola che tu hai pronunciata riguardo al tuo servo e
alla sua casa rimanga stabile per sempre, e fa' come tu hai detto. 24 Sì,
rimanga stabile, affinché il tuo nome sia lodato per sempre e si dica: "Il
SIGNORE degli eserciti, Dio d'Israele, è veramente un Dio per Israele; e la
casa del tuo servo Davide sia stabile davanti a te!" 25 Poiché tu stesso,
o mio Dio, hai rivelato al tuo servo di volergli costruire una casa. Perciò
il tuo servo ha preso l'ardire di rivolgerti questa preghiera. 26 E ora,
SIGNORE, tu sei Dio e hai promesso questo bene al tuo servo. 27 Compiaciti
dunque di benedire ora la casa del tuo servo, affinché essa sussista per
sempre davanti a te! Poiché ciò che tu benedici, SIGNORE, è benedetto per
sempre».

--- Proverbi 20:1-10 ---
1 Il vino è schernitore, la bevanda alcolica è turbolenta, chiunque se ne
lascia sopraffare non è saggio. 2 Il terrore che incute il re è come il
ruggito di un leone; chi lo irrita pecca contro se stesso. 3 È una gloria
per l'uomo l'astenersi dalle contese, ma chiunque è insensato mostra i
denti. 4 Il pigro non ara a causa del freddo; alla raccolta verrà a
cercare, ma non ci sarà nulla. 5 I disegni del cuore dell'uomo sono acque
profonde, ma l'uomo intelligente saprà attingervi. 6 Molta gente vanta la
propria bontà, ma un uomo fedele chi lo troverà? 7 I figli del giusto,
che cammina nella sua integrità, saranno beati dopo di lui. 8 Il re,
seduto sul trono dove rende giustizia, dissipa con il suo sguardo ogni male.
9 Chi può dire: «Ho purificato il mio cuore, sono puro dal mio peccato»?
10 Doppio peso e doppia misura sono entrambi in abominio al SIGNORE.


--- Osea 4 ---
Israele ammonito per le sue infedeltà
1 Ascoltate la parola del SIGNORE, o figli d'Israele. Il SIGNORE ha una
contestazione con gli abitanti del paese, poiché non c'è verità, né
misericordia, né conoscenza di Dio nel paese: 2 «Si spergiura, si mente,
si uccide, si ruba, si commette adulterio; si rompe ogni limite e si
aggiunge sangue a sangue. 3 Per questo il paese sarà in lutto, tutti
quelli che lo abitano languiranno, e con loro gli animali della campagna e
gli uccelli del cielo; perfino i pesci del mare spariranno. 4 Tuttavia
nessuno contesti e nessuno rimproveri! poiché il tuo popolo è come quelli
che litigano con il sacerdote. 5 Perciò tu cadrai di giorno, e anche il
profeta cadrà con te di notte; e io distruggerò tua madre. 6 Il mio
popolo perisce per mancanza di conoscenza. Poiché tu hai rifiutato la
conoscenza, anch'io rifiuterò di averti come mio sacerdote; poiché tu hai
dimenticato la legge del tuo Dio, anch'io dimenticherò i tuoi figli.
7 Più si sono moltiplicati, e più hanno peccato contro di me; io
trasformerò la loro gloria in vergogna. 8 Si nutrono dei peccati del mio
popolo; il loro cuore è avido della sua malvagità. 9 Perciò il sacerdote
subirà la stessa sorte del popolo: io lo punirò per la sua condotta e lo
ripagherò delle sue azioni. 10 Mangeranno, ma non saranno saziati; si
prostituiranno, ma non si moltiplicheranno, perché hanno abbandonato il
servizio del SIGNORE. 11 Prostituzione, vino e mosto tolgono il senno.
12 Il mio popolo consulta il suo legno, e il suo bastone gli dà il
responso; poiché lo spirito della prostituzione lo svia, esso si
prostituisce, allontanandosi dal suo Dio. 13 Sacrificano in cima ai monti,
bruciano incenso sui colli sotto la quercia, il pioppo e il terebinto,
perché la loro ombra è buona; perciò le vostre figlie si prostituiscono e
le vostre nuore commettono adulterio. 14 Io non punirò le vostre figlie
perché si prostituiscono, né le vostre nuore perché commettono adulterio;
poiché essi stessi si appartano con le prostitute e sacrificano con donne
impudiche; il popolo, che non ha discernimento, corre alla rovina. 15 Se
tu, Israele, ti prostituisci, Giuda almeno non si renda colpevole! Non
andate a Ghilgal, non salite a Bet-Aven, e non giurate dicendo: "Il SIGNORE
vive!" 16 Poiché Israele è ribelle come una vitella recalcitrante, ora il
SIGNORE lo farà pascolare come un agnello in luogo spazioso? 17 Efraim si
è unito agli idoli; lascialo! 18 Quando hanno finito di sbevazzare si
danno alla prostituzione; i loro capi amano con passione l'infamia. 19 Il
vento si legherà Efraim alle proprie ali, ed essi avranno vergogna dei loro
sacrifici.

--- Giovanni 11:1-27 ---
Gesù risuscita Lazzaro di Betania
1 C'era un ammalato, un certo Lazzaro di Betania, del villaggio di Maria e
di Marta, sua sorella. 2 Maria era quella che unse il Signore di olio
profumato e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; Lazzaro, suo fratello,
era malato. 3 Le sorelle dunque mandarono a dire a Gesù: «Signore, ecco,
colui che tu ami è malato». 4 Gesù, udito ciò, disse: «Questa malattia
non è per la morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa
il Figlio di Dio sia glorificato». 5 Or Gesù amava Marta e sua sorella e
Lazzaro; 6 come ebbe udito che egli era malato, si trattenne ancora due
giorni nel luogo dove si trovava. 7 Poi disse ai discepoli: «Torniamo in
Giudea!» 8 I discepoli gli dissero: «Rabbì, proprio adesso i Giudei
cercavano di lapidarti, e tu vuoi tornare là?» 9 Gesù rispose: «Non vi
sono dodici ore nel giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché
vede la luce di questo mondo; 10 ma se uno cammina di notte, inciampa,
perché la luce non è in lui». 11 Così parlò; poi disse loro: «Il
nostro amico Lazzaro si è addormentato, ma vado a svegliarlo». 12 Perciò
i discepoli gli dissero: «Signore, se egli dorme sarà salvo». 13 Or
Gesù aveva parlato della morte di lui, ma essi pensarono che avesse parlato
del dormire del sonno. 14 Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è
morto, 15 e per voi mi rallegro di non essere stato là, affinché
crediate; ma ora, andiamo da lui!» 16 Allora Tommaso, detto Didimo, disse
ai condiscepoli: «Andiamo anche noi, per morire con lui!» 17 Gesù
dunque, arrivato, trovò che Lazzaro era già da quattro giorni nel
sepolcro. 18 Or Betania distava da Gerusalemme circa quindici stadi, 19 e
molti Giudei erano andati da Marta e Maria per consolarle del loro fratello.
20 Come Marta ebbe udito che Gesù veniva, gli andò incontro; ma Maria
stava seduta in casa. 21 Marta dunque disse a Gesù: «Signore, se tu fossi
stato qui, mio fratello non sarebbe morto; 22 ma anche adesso so che tutto
quello che chiederai a Dio, Dio te lo darà». 23 Gesù le disse: «Tuo
fratello risusciterà». 24 Marta gli disse: «Lo so che risusciterà,
nella risurrezione, nell'ultimo giorno». 25 Gesù le disse: «Io sono la
risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà, 26 e
chiunque vive e crede in me, non morirà mai. Credi tu questo?» 27 Ella
gli disse: «Sì, Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio
che doveva venire nel mondo».


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