Lettura quotidiana 30/11

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Nov 29, 2025, 7:00:18 PM (7 days ago) Nov 29
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La lettura per il giorno 30/11.
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--- 2Cronache 31 ---
Ezechia riordina il culto levitico
1 Quando tutte queste cose furono compiute, tutti gli Israeliti che si
trovavano lì partirono per le città di Giuda, frantumarono le statue,
abbatterono gli idoli di Astarte, demolirono gli alti luoghi e gli altari in
tutto Giuda e Beniamino, e in Efraim e in Manasse, in modo che nulla più ne
rimase. Poi tutti i figli d'Israele se ne tornarono alle loro città,
ciascuno nella sua proprietà. 2 Ezechia ristabilì le classi dei sacerdoti
e dei Leviti nelle loro funzioni, ognuno secondo il genere del suo servizio:
sacerdoti e Leviti, per gli olocausti e i sacrifici di riconoscenza, per il
servizio, per la lode e per il canto, entro le porte del campo del SIGNORE.
3 Stabilì pure la parte che il re avrebbe prelevato dai suoi beni per gli
olocausti, per gli olocausti del mattino e della sera, per gli olocausti dei
sabati, dei noviluni e delle feste, come sta scritto nella legge del
SIGNORE. 4 Ordinò al popolo, agli abitanti di Gerusalemme, di dare ai
sacerdoti e ai Leviti la loro parte, affinché potessero darsi
all'adempimento della legge del SIGNORE. 5 Non appena quest'ordine fu
pubblicato, i figli d'Israele diedero in gran quantità le primizie del
grano, del vino, dell'olio, del miele e di tutti i prodotti dei campi; e
portarono la decima di ogni cosa, in abbondanza. 6 I figli d'Israele e di
Giuda che abitavano nelle città di Giuda portarono anch'essi la decima
degli armenti e delle greggi, e la decima delle cose sante che erano
consacrate al SIGNORE, al loro Dio, e delle quali si fecero tanti ammassi.
7 Cominciarono a far affluire tutto in quegli ammassi il terzo mese e
finirono il settimo mese. 8 Ezechia e i capi vennero a vedere quanto era
stato ammassato e benedissero il SIGNORE e il suo popolo Israele. 9 Poi
Ezechia interrogò i sacerdoti e i Leviti relativamente a quegli ammassi;
10 e il sommo sacerdote Azaria, della casa di Sadoc, gli rispose: «Da che
si è cominciato a portare le offerte nella casa del SIGNORE, abbiamo
mangiato, ci siamo saziati ed è rimasta roba in abbondanza, perché il
SIGNORE ha benedetto il suo popolo; ed ecco qui la gran quantità che è
rimasta». 11 Allora Ezechia ordinò che si preparassero delle stanze nella
casa del SIGNORE; e furono preparate. 12 E vi riposero fedelmente le
offerte, la decima e le cose consacrate. Conania, il Levita, ne ebbe la
sovrintendenza, e Simei, suo fratello, era suo aiutante. 13 Ieiel, Aazia,
Naat, Asael, Ierimot, Iozabad, Eliel, Ismachia, Maat e Benaia erano
impiegati sotto la direzione di Conania e di suo fratello Simei, per ordine
del re Ezechia e di Azaria, capo della casa di Dio. 14 Il Levita Core,
figlio di Imna, guardiano della porta orientale, era responsabile dei doni
volontari fatti a Dio per distribuire le offerte fatte al SIGNORE e le cose
santissime. 15 Sotto di lui stavano Eden, Miniamin, Iesua, Semaia, Amaria,
Secania, nelle città dei sacerdoti, come uomini di fiducia, per fare la
distribuzione ai loro fratelli, grandi e piccoli, secondo le loro classi:
16 ai maschi registrati nelle loro genealogie dall'età di tre anni in su;
a tutti quelli che entravano giornalmente nella casa del SIGNORE per fare il
loro servizio secondo le loro funzioni e secondo le loro classi; 17 ai
sacerdoti registrati secondo le loro case patriarcali; ai Leviti dall'età
di vent'anni in su, secondo le loro funzioni e secondo le loro classi; 18 a
quelli di tutta l'assemblea che erano registrati con tutti i loro bambini,
con le loro mogli, con i loro figli e con le loro figlie, perché si
consacravano fedelmente al servizio del santuario. 19 Per i sacerdoti,
figli di Aaronne, che abitavano in campagna, nelle campagne delle loro
città, c'erano, in ogni città, degli uomini designati per nome per
distribuire le porzioni a tutti i maschi tra i sacerdoti e a tutti i Leviti
registrati nelle genealogie. 20 Ezechia fece così per tutto Giuda; fece
ciò che è buono, retto e vero davanti al SIGNORE, suo Dio. 21 In tutto
quello che intraprese per il servizio del tempio di Dio, per la legge e per
i comandamenti, cercando il suo Dio, mise tutto il cuore nella sua opera e
prosperò.

--- Ecclesiaste 2:1-11 ---
Vanità dei piaceri, delle ricchezze e del lavoro
1 Io ho detto in cuor mio: «Andiamo! Ti voglio mettere alla prova con la
gioia, e tu godrai il piacere!» Ed ecco che anche questo è vanità. 2 Io
ho detto del riso: «È una follia», e della gioia: «A che giova?» 3 Io
presi in cuor mio la decisione di abbandonare la mia carne alle attrattive
del vino e, pur lasciando che il mio cuore mi guidasse saggiamente, di
attenermi alla follia, per vedere ciò che è bene che gli uomini facciano
sotto il cielo, durante il numero dei giorni della loro vita. 4 Io
intrapresi grandi lavori: mi costruii case, mi piantai vigne, 5 mi feci
giardini e parchi, e vi piantai alberi fruttiferi di ogni specie; 6 mi
costruii stagni per irrigare con essi il bosco dove crescevano gli alberi.
7 Comprai servi e serve ed ebbi dei servi nati in casa; ebbi pure greggi e
armenti in gran numero, più di tutti quelli che erano stati prima di me a
Gerusalemme. 8 Accumulai argento, oro e le ricchezze dei re e delle
province; mi procurai dei cantanti e delle cantanti e ciò che fa la delizia
dei figli degli uomini, cioè donne in gran numero. 9 Così divenni grande
e superai tutti quelli che erano stati prima di me a Gerusalemme; la mia
saggezza rimase essa pure sempre con me. 10 Di tutto quello che i miei
occhi desideravano io nulla rifiutai loro; non privai il cuore di nessuna
gioia, poiché il mio cuore si rallegrava di ogni mia fatica, ed è la
ricompensa che mi è toccata di ogni mia fatica. 11 Poi considerai tutte le
opere che le mie mani avevano fatte, e la fatica che avevo sostenuto per
farle, ed ecco che tutto era vanità, un correre dietro al vento, e che non
se ne trae alcun profitto sotto il sole.


--- Michea 7:11-20 ---
11 Verrà il giorno in cui le tue mura saranno ricostruite; quel giorno
saranno allargati i tuoi confini. 12 Quel giorno si verrà a te,
dall'Assiria fino alle città d'Egitto, dall'Egitto sino al fiume, da mare a
mare e da monte a monte. 13 La terra sarà ridotta in un deserto a causa
dei suoi abitanti, come conseguenza delle loro azioni. 14 Pasci il tuo
popolo con la tua verga, il gregge della tua eredità che sta solitario
nella foresta, in mezzo al Carmelo. Esso pascoli in Basan e in Galaad, come
nei giorni antichi. 15 «Come nei giorni in cui uscisti dal paese d'Egitto,
io ti farò vedere cose meravigliose». 16 Le nazioni lo vedranno e saranno
confuse, nonostante tutta la loro potenza; si metteranno la mano sulla bocca
e le loro orecchie saranno assordate. 17 Leccheranno la polvere come il
serpente, come gli animali che strisciano sulla terra. Usciranno spaventate
dai loro ripari, verranno tremanti al SIGNORE, nostro Dio, e avranno timore
di te. 18 Quale Dio è come te, che perdoni l'iniquità e passi sopra alla
colpa del resto della tua eredità? Egli non serba la sua ira per sempre,
perché si compiace di usare misericordia. 19 Egli tornerà ad avere pietà
di noi, metterà sotto i suoi piedi le nostre colpe e getterà in fondo al
mare tutti i nostri peccati. 20 Tu mostrerai la tua fedeltà a Giacobbe, la
tua misericordia ad Abraamo, come giurasti ai nostri padri fin dai giorni
antichi.

--- Ebrei 6 ---
Grave ammonimento a chi abbandona la verità che ha conosciuta
1 Perciò, lasciando l'insegnamento elementare intorno a Cristo, tendiamo a
quello superiore e non stiamo a porre di nuovo il fondamento del
ravvedimento dalle opere morte e della fede in Dio, 2 della dottrina dei
battesimi, dell'imposizione delle mani, della risurrezione dei morti e del
giudizio eterno. 3 Questo faremo se Dio lo permette. 4 Infatti quelli che
sono stati una volta illuminati e hanno gustato il dono celeste, e sono
stati fatti partecipi dello Spirito Santo, 5 e hanno gustato la buona
parola di Dio e le potenze del mondo futuro, 6 e poi sono caduti, è
impossibile ricondurli di nuovo al ravvedimento, perché crocifiggono di
nuovo per conto loro il Figlio di Dio e lo espongono a infamia. 7 Quando
una terra, imbevuta della pioggia che vi cade frequentemente, produce erbe
utili a quelli che la coltivano, riceve benedizione da Dio; 8 ma se produce
spine e rovi, è riprovata e prossima a essere maledetta, e la sua fine
sarà di essere bruciata.
Promessa e speranza
9 Tuttavia, carissimi, benché parliamo così, siamo persuasi riguardo a voi
di cose migliori e attinenti alla salvezza; 10 Dio infatti non è ingiusto
da dimenticare l'opera vostra e l'amore che avete dimostrato per il suo nome
con i servizi che avete resi e che rendete tuttora ai santi. 11 Soltanto
desideriamo che ciascuno di voi dimostri sino alla fine il medesimo zelo per
rendere certa la speranza, 12 affinché non diventiate indolenti, ma siate
imitatori di quelli che per fede e pazienza ereditano le promesse.
13 Infatti, quando Dio fece la promessa ad Abraamo, siccome non poteva
giurare per qualcuno maggiore di lui, giurò per se stesso, 14 dicendo:
«Certo, ti benedirò e ti moltiplicherò grandemente». 15 Così, avendo
aspettato con pazienza, Abraamo vide realizzarsi la promessa. 16 Infatti
gli uomini giurano per qualcuno maggiore di loro, e per essi il giuramento
è la conferma che pone fine a ogni contestazione. 17 Così Dio, volendo
mostrare con maggiore evidenza agli eredi della promessa l'immutabilità del
suo proposito, intervenne con un giuramento, 18 affinché mediante due cose
immutabili, nelle quali è impossibile che Dio abbia mentito, troviamo una
potente consolazione, noi, che abbiamo cercato il nostro rifugio
nell'afferrare saldamente la speranza che ci era messa davanti. 19 Questa
speranza la teniamo come un'àncora dell'anima, sicura e ferma, che penetra
oltre la cortina, 20 dove Gesù è entrato per noi quale precursore,
essendo diventato sommo sacerdote in eterno secondo l'ordine di
Melchisedec.

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