Lettura quotidiana 22/10

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Oct 21, 2025, 8:00:16 PMOct 21
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La lettura per il giorno 22/10.
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messaggio.


--- 1Cronache 15 ---
L'arca trasportata a Gerusalemme
1 Davide si costruì delle case nella città di Davide; preparò un luogo
per l'arca di Dio e innalzò una tenda per essa. 2 Allora Davide disse:
«Nessuno deve portare l'arca di Dio tranne i Leviti; perché il SIGNORE ha
scelto loro per portare l'arca di Dio e per essere suoi ministri per
sempre». 3 E Davide convocò tutto Israele a Gerusalemme per trasportare
l'arca del SIGNORE al luogo che egli le aveva preparato. 4 Davide radunò
pure i figli di Aaronne e i Leviti: 5 dei figli di Cheat, Uriel, il capo, e
i suoi fratelli: centoventi; 6 dei figli di Merari, Asaia, il capo, e i
suoi fratelli: duecentoventi; 7 dei figli di Ghersom, Ioel, il capo, e i
suoi fratelli: centotrenta; 8 dei figli di Elisafan, Semaia, il capo, e i
suoi fratelli: duecento; 9 dei figli di Ebron, Eliel, il capo, e i suoi
fratelli: ottanta; 10 dei figli di Uzziel, Amminadab, il capo, e i suoi
fratelli: centododici. 11 Poi Davide chiamò i sacerdoti Sadoc e Abiatar, e
i Leviti Uriel, Asaia, Ioel, Semaia, Eliel e Amminadab, 12 e disse loro:
«Voi siete i capi delle case patriarcali dei Leviti; santificatevi, voi e i
vostri fratelli, affinché possiate trasportare l'arca del SIGNORE, del Dio
d'Israele, nel luogo che io le ho preparato. 13 Siccome voi non c'eravate
la prima volta, il SIGNORE, il nostro Dio, fece piombare un castigo fra noi,
perché non lo cercammo secondo le regole stabilite». 14 I sacerdoti e i
Leviti dunque si santificarono per trasportare l'arca del SIGNORE, del Dio
d'Israele. 15 I figli dei Leviti portarono l'arca di Dio sulle loro spalle,
per mezzo di stanghe, come Mosè aveva ordinato, secondo la parola del
SIGNORE. 16 Davide ordinò ai capi dei Leviti che chiamassero i loro
fratelli cantori a prestare servizio con i loro strumenti musicali,
saltèri, cetre e cembali, da cui trarre suoni vigorosi, per cantare in
segno di gioia. 17 I Leviti dunque chiamarono a prestare servizio Eman
figlio di Ioel; e tra i suoi fratelli, Asaf, figlio di Berechia; e tra i
figli di Merari, loro fratelli, Etan, figlio di Cusaia. 18 Con loro furono
chiamati i loro fratelli del secondo ordine: Zaccaria, Ben, Iaaziel,
Semiramot, Ieiel, Unni, Eliab, Benaia, Maaseia, Mattitia, Elifaleu, Micneia,
Obed-Edom e Ieiel, i portinai. 19 I cantori Eman, Asaf ed Etan avevano dei
cembali di bronzo per suonare; 20 Zaccaria, Aziel, Semiramot, Ieiel, Unni,
Eliab, Maaseia e Benaia avevano dei saltèri per accompagnare voci di
fanciulle; 21 Mattitia, Elifaleu, Micneia, Obed-Edom, Ieiel e Azazia
suonavano con cetre all'ottava, per guidare il canto; 22 Chenania, capo dei
Leviti, era preposto al canto; dirigeva la musica, perché era competente in
questo. 23 Berechia ed Elcana erano portinai dell'arca. 24 Sebania,
Iosafat, Netaneel, Amasai, Zaccaria, Benaia ed Eliezer, sacerdoti, suonavano
la tromba davanti all'arca di Dio; Obed-Edom e Ieiia erano portinai
dell'arca. 25 Davide, gli anziani d'Israele e i capi di migliaia si misero
in cammino per trasportare l'arca del patto del SIGNORE dalla casa di
Obed-Edom, con gioia. 26 E poiché Dio prestò assistenza ai Leviti che
portavano l'arca del patto del SIGNORE, fu offerto un sacrificio di sette
tori e di sette montoni. 27 Davide indossava un mantello di lino fino, come
anche tutti i Leviti che portavano l'arca, i cantori, e Chenania, che
dirigeva la musica fra i cantori; e Davide aveva sul mantello un efod di
lino. 28 Così tutto Israele portò l'arca del patto del SIGNORE con grida
di gioia, a suon di corni, di trombe, di cembali, di saltèri e di arpe.
29 Quando l'arca del patto del SIGNORE giunse alla città di Davide, Mical,
figlia di Saul, guardava dalla finestra; e vedendo il re Davide che danzava
e saltava, lo disprezzò in cuor suo.

--- Proverbi 19:11-20 ---
11 Il senno rende l'uomo lento all'ira ed egli considera un suo onore
passare sopra le offese. 12 L'ira del re è come il ruggito di un leone, ma
il suo favore è come rugiada sull'erba. 13 Un figlio stolto è una grande
sciagura per suo padre, e le risse di una moglie sono il gocciolare continuo
di un tetto. 14 Casa e ricchezze sono un'eredità dei padri, ma una moglie
giudiziosa è un dono del SIGNORE. 15 La pigrizia fa cadere nel torpore, e
la persona indolente patirà la fame. 16 Chi osserva il precetto preserva
la sua vita, ma chi non si dà pensiero della propria condotta morrà.
17 Chi ha pietà del povero presta al SIGNORE, che gli contraccambierà
l'opera buona. 18 Castiga tuo figlio mentre c'è ancora speranza, ma non
lasciarti andare sino a farlo morire. 19 L'uomo dalla collera violenta deve
essere punito, perché, se lo liberi, dovrai tornare daccapo. 20 Ascolta il
consiglio e ricevi l'istruzione, affinché tu diventi saggio per il resto
della vita.


--- Osea 2:4-25 ---
4 Non avrò pietà dei suoi figli, perché sono figli di prostituzione,
5 perché la loro madre si è prostituita; colei che li ha concepiti ha
fatto cose vergognose, poiché ha detto: "Seguirò i miei amanti, che mi
danno il mio pane, la mia acqua, la mia lana, il mio lino, il mio olio e le
mie bevande". 6 Perciò, ecco, io ti sbarrerò la via con delle spine; la
circonderò di un muro, così che non troverà più i suoi sentieri.
7 Correrà dietro ai suoi amanti, ma non li raggiungerà; li cercherà, ma
non li troverà. Allora dirà: "Tornerò al mio primo marito, perché allora
stavo meglio di adesso". 8 Lei non si è resa conto che io le davo il
grano, il vino, l'olio; io le prodigavo l'argento e l'oro, che essi hanno
usato per Baal! 9 Perciò io riprenderò il mio grano a suo tempo e il mio
vino nella sua stagione; le strapperò la mia lana e il mio lino, che
servivano a coprire la sua nudità. 10 Ora scoprirò la sua vergogna agli
occhi dei suoi amanti, e nessuno la salverà dalla mia mano. 11 Farò
cessare tutte le sue gioie, le sue feste, i suoi noviluni, i suoi sabati e
tutte le sue solennità. 12 Devasterò le sue vigne e i suoi fichi, di cui
diceva: "Sono il compenso che mi hanno dato i miei amanti". Io li ridurrò
in un bosco e li divoreranno gli animali della campagna. 13 La punirò a
causa dei giorni dei Baal, quando bruciava loro incenso e, ornata dei suoi
pendenti e dei suoi gioielli, seguiva i suoi amanti e dimenticava me», dice
il SIGNORE. 14 «Perciò, ecco, io l'attirerò, la condurrò nel deserto e
parlerò al suo cuore. 15 Di là le darò le sue vigne e la valle di Acor
come porta di speranza; là mi risponderà come ai giorni della sua
gioventù, come ai giorni che uscì dal paese d'Egitto. 16 Quel giorno
avverrà», dice il SIGNORE, «che tu mi chiamerai: "Marito mio!" e non mi
chiamerai più: "Mio Baal!" 17 Io toglierò dalla sua bocca i nomi dei
Baal, e il loro nome non sarà più pronunciato. 18 Quel giorno io farò
per loro un patto con le bestie dei campi, con gli uccelli del cielo e con i
rettili del suolo; spezzerò e allontanerò dal paese l'arco, la spada, la
guerra, e li farò riposare al sicuro. 19 Io ti fidanzerò a me per
l'eternità; ti fidanzerò a me in giustizia e in equità, in benevolenza e
in compassioni. 20 Ti fidanzerò a me in fedeltà, e tu conoscerai il
SIGNORE. 21 Quel giorno avverrà che io ti risponderò», dice il SIGNORE,
«risponderò al cielo, ed esso risponderà alla terra; 22 la terra
risponderà al grano, al vino, all'olio, e questi risponderanno a Izreel.
23 Io lo seminerò per me in questa terra, e avrò compassione di Lo-Ruama;
e dirò a Lo-Ammi: "Tu sei mio popolo!" ed egli mi risponderà: "Mio
Dio!"».

--- Giovanni 10:1-21 ---
Gesù, il buon pastore
1 «In verità, in verità vi dico che chi non entra per la porta nell'ovile
delle pecore, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante. 2 Ma
colui che entra per la porta è il pastore delle pecore. 3 A lui apre il
portinaio, e le pecore ascoltano la sua voce; ed egli chiama le proprie
pecore per nome e le conduce fuori. 4 Quando ha messo fuori tutte le sue
pecore, va davanti a loro, e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua
voce. 5 Ma un estraneo non lo seguiranno; anzi, fuggiranno via da lui
perché non conoscono la voce degli estranei». 6 Questa similitudine disse
loro Gesù; ma essi non capirono quali fossero le cose che diceva loro.
7 Perciò Gesù di nuovo disse loro: «In verità, in verità vi dico: io
sono la porta delle pecore. 8 Tutti quelli che sono venuti prima di me,
sono stati ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. 9 Io sono
la porta; se uno entra per me, sarà salvato, entrerà e uscirà, e troverà
pastura. 10 Il ladro non viene se non per rubare, ammazzare e distruggere;
io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza. 11 Io
sono il buon pastore; il buon pastore dà la sua vita per le pecore. 12 Il
mercenario, che non è pastore e al quale non appartengono le pecore, vede
venire il lupo, abbandona le pecore e si dà alla fuga (e il lupo le rapisce
e le disperde), 13 perché è mercenario e non si cura delle pecore. 14 Io
sono il buon pastore, e conosco le mie, e le mie conoscono me, 15 come il
Padre mi conosce e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore.
16 Ho anche altre pecore, che non sono di quest'ovile; anche quelle devo
raccogliere, ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge, un
solo pastore. 17 Per questo mi ama il Padre; perché io depongo la mia vita
per riprenderla poi. 18 Nessuno me la toglie, ma io la depongo da me. Ho il
potere di deporla e ho il potere di riprenderla. Quest'ordine ho ricevuto
dal Padre mio». 19 Nacque di nuovo un dissenso tra i Giudei per queste
parole. 20 Molti di loro dicevano: «Ha un demonio ed è fuori di sé;
perché lo ascoltate?» 21 Altri dicevano: «Queste non sono parole di un
indemoniato. Può un demonio aprire gli occhi ai ciechi?»


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