Lettura quotidiana 17/10

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Oct 16, 2025, 8:00:17 PMOct 16
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La lettura per il giorno 17/10.
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--- 1Cronache 9 ---
Abitanti di Gerusalemme dopo il ritorno dalla deportazione
1 Tutti gli Israeliti furono registrati nelle genealogie e si trovano
iscritti nel libro dei re d'Israele. Giuda fu deportato a Babilonia a causa
delle sue infedeltà. 2 I primi abitanti che si stabilirono nelle loro
proprietà e nelle loro città erano Israeliti, sacerdoti, Leviti e Netinei.
3 A Gerusalemme si stabilirono alcuni dei figli di Giuda, dei figli di
Beniamino e dei figli di Efraim e di Manasse. 4 Dei figli di Perez, figlio
di Giuda: Utai, figlio di Ammiud, figlio di Omri, figlio di Imri, figlio di
Bani. 5 Dei Siloniti: Asaia il primogenito e i suoi figli. 6 Dei figli di
Zera: Ieuel e i suoi fratelli, seicentonovanta in tutto. 7 Dei figli di
Beniamino: Sallu, figlio di Mesullam, figlio di Odaiva, figlio di Assenua;
8 Ibneia, figlio di Ieroam; Ela, figlio di Uzzi, figlio di Micri; Mesullam,
figlio di Sefatia, figlio di Reuel, figlio d'Ibnia; 9 e i loro fratelli,
secondo le loro generazioni, novecentocinquantasei in tutto. Tutti questi
erano capi delle rispettive case patriarcali. 10 Dei sacerdoti: Iedaia,
Ieoiarib, Iachin, 11 Azaria, figlio di Chilchia, figlio di Mesullam, figlio
di Sadoc, figlio di Meraiot, figlio di Aitub, preposto alla casa di Dio,
12 Adaia, figlio di Ieroam, figlio di Pasur, figlio di Malchia; Maesai,
figlio di Adiel, figlio di Iazera, figlio di Mesullam, figlio di Mesillemit,
figlio di Immer; 13 e i loro fratelli, capi delle rispettive case
patriarcali: millesettecentosessanta, uomini valorosissimi, occupati a
compiere il servizio della casa di Dio. 14 Dei Leviti: Semaia, figlio di
Cassub, figlio di Azricam, figlio di Casabia, dei figli di Merari;
15 Bacbaccar, Cheres, Galal, Mattania, figlio di Mica, figlio di Zicri,
figlio di Asaf; 16 Obadia, figlio di Semaia, figlio di Galal, figlio di
Iedutun; Berechia, figlio di Asa, figlio di Elcana, che abitava nei villaggi
dei Netofatiti. 17 Dei portinai: Sallum, Accub, Talmon, Aiman e i loro
fratelli; Sallum era il capo; 18 e tale è rimasto fino a oggi, alla porta
del re, che è a oriente. Essi sono quelli che furono i portieri
dell'accampamento dei figli di Levi. 19 Sallum, figlio di Core, figlio di
Ebiasaf, figlio di Corac, e i suoi fratelli, i Corachiti, della casa di suo
padre, erano preposti all'opera del servizio come custodi delle porte del
tabernacolo, mentre i loro padri erano stati preposti come custodi
dell'entrata all'accampamento del SIGNORE; 20 Fineas, figlio di Eleazar,
era stato anticamente loro capo, e il SIGNORE era con lui. 21 Zaccaria,
figlio di Meselemia, era portiere all'ingresso della tenda di convegno.
22 Tutti questi, scelti per essere custodi degli ingressi, erano
duecentododici ed erano iscritti nelle genealogie secondo i loro villaggi.
Davide e Samuele il veggente li avevano stabiliti nelle loro funzioni.
23 Essi e i loro figli erano preposti alla custodia degli ingressi della
casa del SIGNORE, cioè della casa del tabernacolo. 24 C'erano dei portinai
ai quattro lati: a oriente, a occidente, a settentrione e a mezzogiorno.
25 I loro fratelli, che abitavano nei loro villaggi, dovevano ogni tanto
venire a stare dagli altri per sette giorni, 26 poiché i quattro capi
portinai, Leviti, erano sempre in servizio e avevano anche la sorveglianza
delle camere e dei tesori della casa di Dio, 27 e passavano la notte
intorno alla casa di Dio, perché avevano l'incarico di custodirla, e a loro
spettava di aprirla tutte le mattine. 28 Tra di loro alcuni dovevano
prendersi cura degli arredi del culto, che essi contavano quando si
portavano nel tempio e quando si riportavano fuori. 29 Altri avevano
l'incarico di custodire gli utensili, tutti i vasi sacri, il fior di farina,
il vino, l'olio, l'incenso e gli aromi. 30 Quelli che preparavano i profumi
aromatici erano figli di sacerdoti. 31 Mattitia, uno dei Leviti,
primogenito di Sallum il Corachita, aveva il compito di badare alle cose che
si dovevano cuocere sulla piastra. 32 E alcuni dei loro fratelli, tra i
Cheatiti, erano incaricati di preparare per ogni sabato i pani della
presentazione. 33 Questi sono i cantori, capi delle famiglie levitiche, che
abitavano nelle camere del tempio ed erano esenti da ogni altro servizio,
perché il loro servizio li teneva occupati giorno e notte. 34 Questi sono
i capi delle famiglie levitiche, capi secondo le loro generazioni; essi
stavano a Gerusalemme.
Genealogia di Saul e di Gionatan
35 A Gabaon abitavano Ieiel, padre di Gabaon, la cui moglie si chiamava
Maaca, 36 Abdon, suo figlio primogenito, Sur, Chis, Baal, Ner, Nadab,
37 Ghedor, Aio, Zaccaria e Miclot. 38 Miclot generò Simeam. Anch'essi
abitavano di fronte ai loro fratelli a Gerusalemme insieme con i loro
fratelli. 39 Ner generò Chis; Chis generò Saul; Saul generò Gionatan,
Malchi-Sua, Abinadab ed Esbaal. 40 Il figlio di Gionatan fu Merib-Baal, e
Merib-Baal generò Mica. 41 I figli di Mica furono: Piton, Melec, Taarea e
Aaz. 42 Aaz generò Iara; Iara generò Alemet, Azmavet e Zimri. Zimri
generò Mosa. 43 Mosa generò Binea, che ebbe per figlio Refaia, che ebbe
per figlio Eleasa, che ebbe per figlio Asel. 44 Asel ebbe sei figli. Questi
sono i loro nomi: Azricam, Bocru, Ismaele, Searia, Obadia e Canan. Questi
sono i figli di Asel.

--- Proverbi 17:19-28 ---
19 Chi ama le liti ama il peccato; chi alza troppo la sua porta cerca la
rovina. 20 Chi ha il cuore falso non trova bene, e chi ha la lingua
perversa cade nella sciagura. 21 Chi genera uno stolto ne avrà dolore, e
il padre dell'uomo da nulla non avrà gioia. 22 Un cuore allegro è un buon
rimedio, ma uno spirito abbattuto fiacca le ossa. 23 L'empio accetta regali
di nascosto per pervertire le vie della giustizia. 24 La saggezza sta
davanti a chi ha intelligenza, ma gli occhi dello stolto vagano agli estremi
confini della terra. 25 Un figlio stolto è una tribolazione per il padre e
un'amarezza per colei che l'ha partorito. 26 Non è bene condannare il
giusto, fosse anche a un'ammenda, né colpire i prìncipi per la loro
onestà. 27 Chi modera le sue parole possiede la scienza, e chi ha lo
spirito calmo è un uomo intelligente. 28 Anche lo stolto, quando tace,
passa per saggio; chi tiene chiuse le labbra è un uomo intelligente.

--- Daniele 10 ---
Visione della gloria di Dio
1 Il terzo anno di Ciro, re di Persia, fu rivelata una parola a Daniele,
chiamato Baltazzar; la parola è vera e predice una grande lotta. Egli fu
attento al messaggio e capì il significato della visione. 2 «In quel
tempo, io, Daniele, feci cordoglio per tre settimane intere. 3 Non mangiai
nessun cibo prelibato; né carne né vino entrarono nella mia bocca e non mi
unsi affatto sino alla fine delle tre settimane. 4 Il ventiquattresimo
giorno del primo mese, mentre mi trovavo sulla sponda del gran fiume, che è
il Tigri, 5 alzai gli occhi, guardai, ed ecco un uomo, vestito di lino, che
aveva ai fianchi una cintura d'oro di Ufaz. 6 Il suo corpo era come
crisolito, la sua faccia splendeva come la folgore, i suoi occhi erano come
fuoco fiammeggiante, le sue braccia e i suoi piedi erano come il bronzo
splendente e il suono della sua voce era come il rumore di una moltitudine.
7 Soltanto io, Daniele, vidi la visione; gli uomini che erano con me non la
videro, ma un gran terrore piombò su di loro e fuggirono a nascondersi.
8 Io rimasi solo, a contemplare quella grande visione. In me non rimase
più forza; il mio viso cambiò colore fino a rimanere sfigurato e le forze
mi abbandonarono. 9 Poi udii il suono delle sue parole, ma appena le udii
caddi assopito con la faccia a terra. 10 Ed ecco, una mano mi toccò e mi
fece stare sulle ginocchia e sulle palme delle mani. 11 Poi mi disse:
"Daniele, uomo molto amato, cerca di capire le parole che ti rivolgo e
àlzati nel luogo dove stai; perché ora io sono mandato a te". Quando egli
mi disse questo, io mi alzai in piedi, tutto tremante. 12 Egli mi disse:
"Non temere, Daniele, poiché dal primo giorno che ti mettesti in cuore di
capire e di umiliarti davanti al tuo Dio, le tue parole sono state udite e
io sono venuto a motivo delle tue parole. 13 Ma il capo del regno di Persia
mi ha resistito ventun giorni; però Michele, uno dei primi capi, è venuto
in mio soccorso e io sono rimasto là presso i re di Persia. 14 Ora sono
venuto a farti conoscere ciò che avverrà al tuo popolo negli ultimi
giorni; perché è ancora una visione che concerne l'avvenire". 15 Mentre
egli mi rivolgeva queste parole, io abbassai gli occhi a terra e rimasi in
silenzio. 16 Ed ecco uno che aveva l'aspetto di un figlio d'uomo; egli mi
toccò le labbra. Allora aprii la bocca, parlai e dissi a colui che mi stava
davanti: "Mio signore, questa visione mi ha riempito di angoscia, le forze
mi hanno abbandonato e non mi è più rimasto alcun vigore. 17 Io, tuo
servo, non potrei parlare con te, o mio signore, perché ormai non ho più
forza e mi manca persino il respiro". 18 Allora colui che aveva l'aspetto
d'uomo mi toccò di nuovo e mi fortificò. 19 Egli disse: "Non temere, o
uomo molto amato! La pace sia con te. Coraggio! Sii forte!" Alle sue parole
ripresi forza e dissi: "Parla, o mio signore, perché tu mi hai
fortificato". 20 Egli disse: "Sai perché sono venuto da te? Ora torno a
lottare con il re di Persia; e quando uscirò a combattere, verrà il
principe di Grecia. 21 Ma io ti voglio far conoscere ciò che è scritto
nel libro della verità; e non c'è nessuno che mi sostenga contro quelli,
tranne Michele vostro capo.

--- Giovanni 8:12-29 ---
Gesù, la luce del mondo
12 Gesù parlò loro di nuovo, dicendo: «Io sono la luce del mondo; chi mi
segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita».
13 Allora i farisei gli dissero: «Tu testimoni di te stesso; la tua
testimonianza non è vera». 14 Gesù rispose loro: «Anche se io
testimonio di me stesso, la mia testimonianza è vera, perché so da dove
sono venuto e dove vado; ma voi non sapete da dove io vengo né dove vado.
15 Voi giudicate secondo la carne; io non giudico nessuno. 16 E anche se
giudico, il mio giudizio è veritiero, perché non sono solo, ma io e il
Padre che mi ha mandato. 17 D'altronde nella vostra legge è scritto che la
testimonianza di due uomini è vera. 18 Ora sono io a testimoniare di me
stesso, e anche il Padre che mi ha mandato testimonia di me». 19 Essi
perciò gli dissero: «Dov'è tuo Padre?» Gesù rispose: «Voi non
conoscete né me né il Padre mio; se conosceste me, conoscereste anche il
Padre mio». 20 Queste parole le pronunciò nella sala del tesoro,
insegnando nel tempio; e nessuno lo arrestò, perché l'ora sua non era
ancora venuta. 21 Egli dunque disse loro di nuovo: «Io me ne vado e voi mi
cercherete, e morirete nel vostro peccato; dove vado io, voi non potete
venire». 22 Perciò i Giudei dicevano: «Si ucciderà forse? Poiché dice:
"Dove vado io, voi non potete venire"». 23 Egli diceva loro: «Voi siete
di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di
questo mondo. 24 Perciò vi ho detto che morirete nei vostri peccati;
perché se non credete che io sono, morirete nei vostri peccati».
25 Allora gli domandarono: «Chi sei tu?» Gesù rispose loro: «Sono per
l'appunto quello che vi dico. 26 Ho molte cose da dire e da giudicare sul
conto vostro; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho
udite da lui le dico al mondo». 27 Essi non capirono che egli parlava loro
del Padre. 28 Gesù dunque disse loro: «Quando avrete innalzato il Figlio
dell'uomo, allora conoscerete che io sono, e che non faccio nulla da me, ma
dico queste cose come il Padre mi ha insegnato. 29 E colui che mi ha
mandato è con me; egli non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le
cose che gli piacciono».


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