Lettura quotidiana 5/11

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Nov 4, 2025, 7:00:18 PMNov 4
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La lettura per il giorno 5/11.
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messaggio.


--- 2Cronache 1 ---
STORIA DI SALOMONE
Salomone re d'Israele. Dio gli concede saggezza e gloria
1 Salomone, figlio di Davide, si stabilì saldamente nel suo regno; il
SIGNORE, il suo Dio, fu con lui e lo fece diventare molto potente.
2 Salomone parlò a tutto Israele, ai capi delle migliaia e delle
centinaia, ai giudici, a tutti i prìncipi di tutto Israele e ai capi delle
case patriarcali. 3 Poi, con tutti i partecipanti all'assemblea, si recò
all'alto luogo situato a Gabaon; là infatti si trovava la tenda di convegno
di Dio, che Mosè, servo del SIGNORE, aveva fatta nel deserto. 4 Quanto
all'arca di Dio, Davide l'aveva trasportata da Chiriat-Iearim al luogo che
egli le aveva preparato, poiché egli aveva innalzato per essa una tenda a
Gerusalemme. 5 Davanti al tabernacolo del SIGNORE, a Gabaon, si trovava
anche l'altare di bronzo fatto da Besaleel, figlio di Uri, figlio di Cur.
Salomone e l'assemblea andarono là a consultare il SIGNORE. 6 Sull'altare
di bronzo, che era davanti alla tenda di convegno, Salomone offrì mille
olocausti in presenza del SIGNORE. 7 Quella notte Dio apparve a Salomone e
gli disse: «Chiedimi ciò che vuoi che io ti dia». 8 Salomone rispose a
Dio: «Tu hai trattato con grande benevolenza Davide, mio padre, e mi hai
fatto regnare al suo posto. 9 Ora, o SIGNORE, Dio, si avveri la promessa da
te fatta a mio padre Davide, perché mi hai costituito re di un popolo
numeroso come la polvere della terra! 10 Dammi dunque saggezza e
intelligenza, perché io sappia come comportarmi di fronte a questo popolo;
poiché chi potrebbe mai amministrare la giustizia per questo tuo popolo che
è così numeroso?» 11 Dio disse a Salomone: «Poiché questo è ciò che
hai nel cuore e non hai chiesto ricchezze, né beni, né gloria, né la
morte dei tuoi nemici, e nemmeno una lunga vita, ma hai chiesto per te
saggezza e intelligenza per poter amministrare la giustizia per il mio
popolo del quale ti ho fatto re, 12 la saggezza e l'intelligenza ti sono
concesse; e, oltre a questo, ti darò ricchezze, beni e gloria come non ne
ebbero mai i re che ti hanno preceduto, e come non ne avrà mai nessuno dei
tuoi successori». 13 Salomone ritornò a Gerusalemme dall'alto luogo
situato a Gabaon e dalla tenda di convegno, e regnò sopra Israele.
14 Salomone radunò carri e cavalieri, ed ebbe millequattrocento carri e
dodicimila cavalieri, che distribuì nelle città dove teneva i carri e
presso di sé a Gerusalemme. 15 Il re fece in modo che l'argento e l'oro
fossero a Gerusalemme così comuni come le pietre, e i cedri tanto
abbondanti quanto i sicomori della pianura. 16 I cavalli che Salomone aveva
gli venivano condotti dall'Egitto. Le carovane di mercanti del re andavano a
prenderli a branchi per un prezzo convenuto; 17 facevano uscire dall'Egitto
e giungere a destinazione un carro per seicento sicli d'argento e un cavallo
per centocinquanta sicli. Nello stesso modo, tramite quei mercanti, se ne
facevano venire per tutti i re degli Ittiti e per i re della Siria.

--- Proverbi 24:1-12 ---
1 Non portare invidia ai malvagi, non desiderare di stare con loro,
2 perché il loro cuore medita rapine, le loro labbra emettono malvagità.
3 La casa si costruisce con la saggezza e si rende stabile con
l'intelligenza; 4 mediante la scienza se ne riempiono le stanze di ogni
specie di beni preziosi e gradevoli. 5 L'uomo saggio è pieno di forza, chi
ha scienza accresce la sua potenza; 6 infatti, con sagge direttive potrai
condurre bene la guerra, e la vittoria sta nel gran numero dei consiglieri.
7 La saggezza è troppo in alto per lo stolto; egli non apre mai la bocca
alla porta della città. 8 Chi pensa a fare il male sarà chiamato esperto
in malizia. 9 I disegni dello stolto sono peccato, il beffardo è
l'abominio degli uomini. 10 Se ti scoraggi nel giorno dell'avversità, la
tua forza è poca. 11 Libera quelli che sono condotti a morte, e salva
quelli che, vacillando, vanno al supplizio. 12 Se dici: «Ma noi non ne
sapevamo nulla!», Colui che pesa i cuori non lo vede forse? Colui che
veglia su di te non lo sa forse? E non renderà egli a ciascuno secondo le
sue opere?


--- Gioele 2:1-17 ---
1 Suonate la tromba a Sion! Date l'allarme sul mio monte santo! Tremino
tutti gli abitanti del paese, perché il giorno del SIGNORE viene, è
vicino, 2 giorno di tenebre, di densa oscurità, giorno di nubi e di fitta
nebbia! Come l'aurora, si sparge sui monti un popolo numeroso e potente,
quale non se n'è mai visto prima, e non se ne vedrà mai più in appresso
negli anni delle generazioni future. 3 Davanti a lui un fuoco divora,
dietro divampa una fiamma. Prima di lui il paese era come il giardino di
Eden, dopo di lui è un deserto desolato; nulla gli sfugge. 4 A vederli,
sembrano cavalli, corrono come dei cavalieri. 5 Sembra un fragore di carri,
quando saltano sulle vette dei monti; crepitano come la fiamma che brucia la
stoppia. Sono come un popolo poderoso, schierato in battaglia. 6 Davanti a
loro tremano i popoli, ogni volto impallidisce. 7 Corrono come prodi, danno
la scalata alle mura come guerrieri; ognuno va diritto davanti a sé e non
devia dal proprio sentiero. 8 Nessuno spinge il suo vicino, ognuno avanza
per la sua strada; si slanciano in mezzo alle frecce, non rompono le file.
9 Invadono la città, corrono sulle mura; salgono sulle case, entrano per
le finestre come ladri. 10 Davanti a loro la terra trema, i cieli sono
scossi, il sole e la luna si oscurano, le stelle perdono il loro splendore.
11 Il SIGNORE fa sentire la sua voce davanti al suo esercito, perché le
sue schiere sono innumerevoli, perché l'esecutore della sua parola è
potente, perché il giorno del SIGNORE è grande, davvero terribile! Chi
potrà sopportarlo?
Invito al ravvedimento
12 «Nondimeno, anche adesso», dice il SIGNORE, «tornate a me con tutto il
vostro cuore, con digiuni, con pianti e con lamenti!» 13 Stracciatevi il
cuore, non le vesti; tornate al SIGNORE, vostro Dio, perché egli è
misericordioso e pietoso, lento all'ira e pieno di bontà, e si pente del
male che manda. 14 Può darsi che egli torni e si penta, e lasci dietro a
sé una benedizione: un'offerta e una libazione per il SIGNORE, vostro Dio.
15 Suonate la tromba a Sion, proclamate un digiuno, convocate una solenne
assemblea! 16 Adunate il popolo, santificate l'assemblea! Adunate i vecchi,
i bambini e quelli che poppano ancora! Esca lo sposo dalla sua camera, e la
sposa dalla camera nuziale! 17 Piangano, fra il portico e l'altare, i
sacerdoti, ministri del SIGNORE, e dicano: «Risparmia, o SIGNORE, il tuo
popolo e non esporre la tua eredità all'infamia, allo scherno delle
nazioni! Perché dovrebbero dire fra i popoli: "Dov'è il loro
Dio?"».


--- Giovanni 18:28-40 ---
28 Poi, da Caiafa, condussero Gesù nel pretorio. Era mattina, ed essi non
entrarono nel pretorio per non contaminarsi e poter così mangiare la
Pasqua. 29 Pilato dunque andò fuori verso di loro e domandò: «Quale
accusa portate contro quest'uomo?» 30 Essi gli risposero: «Se costui non
fosse un malfattore, non te lo avremmo dato nelle mani». 31 Pilato quindi
disse loro: «Prendetelo voi e giudicatelo secondo la vostra legge». I
Giudei gli dissero: «A noi non è lecito far morire nessuno». 32 E ciò
affinché si adempisse la parola che Gesù aveva detta, indicando di quale
morte doveva morire. 33 Pilato dunque rientrò nel pretorio; chiamò Gesù
e gli disse: «Sei tu il re dei Giudei?» 34 Gesù rispose: «Dici questo
di tuo, oppure altri te l'hanno detto di me?» 35 Pilato gli rispose:
«Sono io forse Giudeo? La tua nazione e i capi dei sacerdoti ti hanno
consegnato a me; che cosa hai fatto?» 36 Gesù rispose: «Il mio regno non
è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori
combatterebbero perché io non fossi consegnato ai Giudei; ma ora il mio
regno non è di qui». 37 Allora Pilato gli disse: «Ma dunque, sei tu
re?» Gesù rispose: «Tu lo dici, sono re; io sono nato per questo e per
questo sono venuto nel mondo: per testimoniare della verità. Chiunque è
dalla verità ascolta la mia voce». 38 Pilato gli disse: «Che cos'è
verità?»

Liberazione di Barabba; condanna di Gesù
E detto questo, uscì di nuovo verso i Giudei e disse loro: «Io non trovo
colpa in lui. 39 Ma voi avete l'usanza che io vi liberi uno per la Pasqua;
volete dunque che vi liberi il re dei Giudei?» 40 Allora gridarono di
nuovo: «Non costui, ma Barabba!» Ora, Barabba era un ladrone.

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