Lettura quotidiana 22/11

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Nov 21, 2025, 7:00:16 PMNov 21
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La lettura per il giorno 22/11.
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messaggio.


--- 2Cronache 23 ---
Ioas, re di Giuda; determinante l'intervento di Ieoiada
1 Il settimo anno Ieoiada, fattosi coraggio, fece un'alleanza con i capi di
centurie: Azaria figlio di Ieroam, Ismaele figlio di Iocanan, Azaria figlio
di Obed, Maaseia figlio di Adaia ed Elisafat figlio di Zicri. 2 Essi
percorsero Giuda, radunarono i Leviti di tutte le città di Giuda e i capi
delle case patriarcali d'Israele e vennero a Gerusalemme. 3 Tutta
l'assemblea fece alleanza con il re nella casa di Dio. Ieoiada disse loro:
«Ecco, il figlio del re regnerà, come il SIGNORE ha promesso relativamente
ai figli di Davide. 4 Ecco quello che voi farete: un terzo di quelli tra
voi che entrano in servizio il giorno del sabato, sacerdoti e Leviti, starà
di guardia alle porte del tempio, 5 un altro terzo starà nella casa del re
e l'altro terzo alla porta di Iesod. Tutto il popolo starà nei cortili
della casa del SIGNORE. 6 Ma nessuno entri nella casa del SIGNORE, tranne i
sacerdoti e i Leviti di servizio; questi entreranno, perché sono
consacrati; ma tutto il popolo si atterrà all'ordine del SIGNORE. 7 I
Leviti circonderanno il re da ogni lato, ognuno con le armi alla mano; e
chiunque cercherà di penetrare nella casa di Dio sia messo a morte; e voi
starete con il re, quando entrerà e quando uscirà». 8 I Leviti e tutto
Giuda eseguirono tutti gli ordini dati dal sacerdote Ieoiada; ognuno di essi
prese i suoi uomini: quelli che entravano in servizio il giorno del sabato e
quelli che uscivano di servizio il giorno del sabato, poiché il sacerdote
Ieoiada non aveva licenziato le mute uscenti. 9 Il sacerdote Ieoiada diede
ai capi di centurie le lance, gli scudi grandi e i piccoli scudi che erano
appartenuti a Davide e che stavano nella casa di Dio. 10 Dispose tutto il
popolo attorno al re, ciascuno con l'arma in mano, dal lato destro al lato
sinistro della casa, presso l'altare e presso la casa. 11 Allora condussero
fuori il figlio del re, gli posero in testa il diadema, gli consegnarono la
legge e lo proclamarono re; Ieoiada e i suoi figli lo unsero ed esclamarono:
«Viva il re!» 12 Quando Atalia udì il rumore del popolo che accorreva e
acclamava il re, andò verso il popolo nella casa del SIGNORE. 13 Guardò e
vide il re in piedi sul suo palco, all'ingresso; i capitani e i trombettieri
erano accanto al re. Tutto il popolo del paese era in festa al suono delle
trombe, e i cantori, con i loro strumenti musicali, dirigevano i canti di
lode. Allora Atalia si stracciò le vesti e gridò: «Congiura! Congiura!»
14 Ma il sacerdote Ieoiada fece venir fuori i capi di centurie che
comandavano l'esercito e disse loro: «Fatela uscire dalle file; e chiunque
la seguirà sia ucciso con la spada!» Infatti il sacerdote aveva detto:
«Non sia uccisa nella casa del SIGNORE». 15 Così quelli le aprirono un
varco con le mani, e lei giunse alla casa del re per la strada della porta
dei cavalli; e là fu uccisa. 16 Ieoiada, tutto il popolo e il re fecero
un'alleanza per la quale Israele doveva essere il popolo del SIGNORE.
17 Tutto il popolo entrò nel tempio di Baal e lo demolì: fece a pezzi
tutti i suoi altari e le sue immagini, e uccise davanti agli altari Mattan,
sacerdote di Baal. 18 Poi Ieoiada affidò la sorveglianza della casa del
SIGNORE ai sacerdoti levitici, che Davide aveva ripartiti in classi preposte
alla casa del SIGNORE per offrire olocausti al SIGNORE, com'è scritto nella
legge di Mosè, con gioia e con canto di lodi, secondo le disposizioni di
Davide. 19 Collocò i portinai alle porte della casa del SIGNORE, affinché
nessuno vi entrasse che fosse impuro per qualsiasi ragione. 20 E prese i
capi di centurie, gli uomini ragguardevoli, quelli che avevano autorità sul
popolo e tutto il popolo del paese, e fece scendere il re dalla casa del
SIGNORE. Entrarono nella casa del re per la porta superiore e fecero sedere
il re sul trono reale. 21 Tutto il popolo del paese era in festa e la
città rimase tranquilla, ora che Atalia era stata uccisa con la spada.

--- Proverbi 29:19-27 ---
19 Uno schiavo non si corregge a parole; anche se comprende, non ubbidisce.
20 Hai mai visto un uomo precipitoso nel parlare? C'è più da sperare da
uno stolto che da lui. 21 Se uno alleva delicatamente da bambino il suo
schiavo, questo finirà per credersi figlio. 22 L'uomo collerico fa nascere
contese, e l'uomo furioso commette molte trasgressioni. 23 L'orgoglio
abbassa l'uomo, ma chi è umile di spirito ottiene gloria. 24 Chi fa
società con il ladro odia se stesso; egli ode la maledizione e non dice
nulla. 25 La paura degli uomini è una trappola, ma chi confida nel SIGNORE
è al sicuro. 26 Molti cercano il favore del principe, ma il SIGNORE fa
giustizia a ognuno. 27 L'uomo iniquo è un abominio per i giusti, e colui
che cammina rettamente è un abominio per gli empi.

--- Giona 4 ---
Irritazione di Giona; rimproveri del Signore
1 Giona ne provò gran dispiacere e ne fu irritato. 2 Allora pregò e
disse: «O SIGNORE, non era forse questo che io dicevo, mentre ero ancora
nel mio paese? Perciò mi affrettai a fuggire a Tarsis. Sapevo infatti che
tu sei un Dio misericordioso, pietoso, lento all'ira e di gran bontà e che
ti penti del male minacciato. 3 Perciò, SIGNORE, ti prego, riprenditi la
mia vita; poiché per me è meglio morire piuttosto che vivere». 4 Il
SIGNORE gli disse: «Fai bene a irritarti così?» 5 Poi Giona uscì dalla
città e si mise seduto a oriente della città; là si fece una capanna e si
riparò alla sua ombra, per poter vedere quello che sarebbe successo alla
città. 6 Dio, il SIGNORE, per calmarlo della sua irritazione, fece
crescere un ricino che salì al di sopra di Giona per fare ombra sul suo
capo. Giona provò una grandissima gioia a causa di quel ricino.
7 L'indomani, allo spuntar dell'alba, Dio mandò un verme a rosicchiare il
ricino e questo seccò. 8 Dopo che il sole si fu alzato, Dio fece soffiare
un soffocante vento orientale e il sole picchiò sul capo di Giona così
forte da farlo venir meno. Allora egli chiese di morire, dicendo: «È
meglio per me morire che vivere». 9 Dio disse a Giona: «Fai bene a
irritarti così a causa del ricino?» Egli rispose: «Sì, faccio bene a
irritarmi così, fino a desiderare la morte». 10 Il SIGNORE disse: «Tu
hai pietà del ricino per il quale non ti sei affaticato, che tu non hai
fatto crescere, che è nato in una notte e in una notte è perito; 11 e io
non avrei pietà di Ninive, la gran città, nella quale si trovano più di
centoventimila persone che non sanno distinguere la loro destra dalla loro
sinistra, e tanta quantità di bestiame?»

--- Tito 2 ---
L'attività pastorale di colui che amministra il vangelo
1 Ma tu esponi le cose che sono conformi alla sana dottrina: 2 i vecchi
siano sobri, dignitosi, assennati, sani nella fede, nell'amore, nella
pazienza; 3 anche le donne anziane abbiano un comportamento conforme a
santità, non siano maldicenti né dedite a molto vino, siano maestre del
bene, 4 per incoraggiare le giovani ad amare i mariti, ad amare i figli,
5 a essere sagge, caste, diligenti nei lavori domestici, buone, sottomesse
ai loro mariti, perché la parola di Dio non sia disprezzata. 6 Esorta
ugualmente i giovani a essere saggi, 7 presentando te stesso in ogni cosa
come esempio di opere buone; mostrando nell'insegnamento integrità,
dignità, 8 linguaggio sano, irreprensibile, perché l'avversario resti
confuso, non avendo nulla di male da dire contro di noi. 9 Esorta i servi a
essere sottomessi ai loro padroni, a compiacerli in ogni cosa, a non
contraddirli, 10 a non derubarli, ma a mostrare sempre lealtà perfetta,
per onorare in ogni cosa la dottrina di Dio, nostro Salvatore.

Manifestazione della grazia di Dio
11 Infatti la grazia di Dio, salvifica per tutti gli uomini, si è
manifestata, 12 e ci insegna a rinunciare all'empietà e alle passioni
mondane, per vivere in questo mondo moderatamente, giustamente e in modo
santo, 13 aspettando la beata speranza e l'apparizione della gloria del
nostro grande Dio e Salvatore, Cristo Gesù. 14 Egli ha dato se stesso per
noi per riscattarci da ogni iniquità e purificarsi un popolo che gli
appartenga, zelante nelle opere buone. 15 Parla di queste cose, esorta e
riprendi con piena autorità. Nessuno ti disprezzi.

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