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La lettura per il giorno 23/10.
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messaggio.
--- 1Cronache 16 ---
Organizzazione del servizio del tabernacolo; cantico di Davide
1 Portarono dunque l'arca di Dio e la collocarono in mezzo alla tenda che
Davide aveva eretta per quella; e si offrirono olocausti e sacrifici di
riconoscenza davanti a Dio. 2 Quando Davide ebbe finito di offrire gli
olocausti e i sacrifici di riconoscenza, benedisse il popolo nel nome del
SIGNORE 3 e distribuì a tutti gli Israeliti, uomini e donne, un pane per
uno, una porzione di carne e un dolce d'uva passa. 4 Poi stabilì davanti
all'arca del SIGNORE alcuni dei Leviti per fare il servizio, per invocare,
celebrare e lodare il SIGNORE, Dio d'Israele. 5 Erano: Asaf, il capo;
Zaccaria, il secondo dopo di lui; poi Ieiel, Semiramot, Ieiel, Mattitia,
Eliab, Benaia, Obed-Edom e Ieiel. Suonavano saltèri e cetre, e Asaf suonava
i cembali; 6 i sacerdoti Benaia e Iaaziel suonavano continuamente la tromba
davanti all'arca del patto di Dio. 7 Allora, in quel giorno, Davide diede
per la prima volta ad Asaf e ai suoi fratelli l'incarico di cantare le lodi
del SIGNORE: 8 «Lodate il SIGNORE, invocate il suo nome; fate conoscere le
sue gesta fra i popoli. 9 Cantategli, salmeggiategli, meditate su tutte le
sue meraviglie. 10 Gloriatevi del suo santo nome; si rallegri il cuore di
quelli che cercano il SIGNORE! 11 Cercate il SIGNORE e la sua forza,
cercate sempre il suo volto! 12 Ricordatevi delle meraviglie che egli ha
fatte, dei suoi miracoli e dei giudizi della sua bocca, 13 o voi,
discendenza d'Israele, suo servo, figli di Giacobbe, suoi eletti! 14 Egli,
il SIGNORE, è il nostro Dio; i suoi giudizi si impongono su tutta la terra.
15 Ricordatevi per sempre del suo patto, della parola da lui data per mille
generazioni, 16 del patto che fece con Abraamo, del suo giuramento fatto a
Isacco 17 e che confermò a Giacobbe come uno statuto, a Israele come un
patto eterno, 18 dicendo: "A te darò il paese di Canaan come tua parte di
eredità". 19 Non erano allora che poca gente, pochissimi e stranieri nel
paese, 20 e andavano da una nazione all'altra, da un regno a un altro
popolo. 21 Egli non permise a nessuno di opprimerli; anzi, castigò dei re
per amor loro, 22 dicendo: "Non toccate i miei unti e non fate male ai miei
profeti". 23 Cantate al SIGNORE, abitanti di tutta la terra, annunciate di
giorno in giorno la sua salvezza! 24 Raccontate la sua gloria fra le
nazioni e le sue meraviglie fra tutti i popoli! 25 Perché il SIGNORE è
grande e degno di sovrana lode; egli è tremendo sopra tutti gli dèi.
26 Poiché tutti gli dèi dei popoli sono idoli vani, ma il SIGNORE ha
fatto i cieli. 27 Splendore e maestà sono davanti a lui, forza e gioia
sono nella sua dimora. 28 Date al SIGNORE, o famiglie dei popoli, date al
SIGNORE gloria e forza. 29 Date al SIGNORE la gloria dovuta al suo nome,
portategli offerte e venite in sua presenza. Prostratevi davanti al SIGNORE
vestiti di sacri ornamenti, 30 tremate davanti a lui, abitanti di tutta la
terra! Il mondo è stabile e non sarà smosso. 31 Si rallegrino i cieli e
gioisca la terra! Si dica fra le nazioni: "Il SIGNORE regna". 32 Risuoni il
mare e quanto esso contiene; esulti la campagna e tutto quel che è in essa.
33 Gli alberi delle foreste esultino davanti al SIGNORE, poiché egli viene
a giudicare la terra. 34 Celebrate il SIGNORE, perché egli è buono,
perché la sua bontà dura per sempre. 35 E dite: "Salvaci, o Dio della
nostra salvezza! Raccoglici fra le nazioni e liberaci, affinché celebriamo
il tuo santo nome e mettiamo la nostra gloria nel lodarti". 36 Benedetto
sia il SIGNORE, Dio d'Israele, d'eternità in eternità!» E tutto il popolo
disse: «Amen!» e lodò il SIGNORE. 37 Poi Davide lasciò là, davanti
all'arca del patto del SIGNORE, Asaf e i suoi fratelli perché fossero
sempre di servizio davanti all'arca, secondo le necessità di ogni giorno.
38 Lasciò Obed-Edom e Cosa e i loro fratelli, in numero di sessantotto:
Obed-Edom, figlio di Iedutun, e Cosa, come portieri. 39 Lasciò pure il
sacerdote Sadoc e i sacerdoti suoi fratelli davanti al tabernacolo del
SIGNORE, sull'alto luogo che era a Gabaon, 40 perché offrissero olocausti
al SIGNORE, sull'altare degli olocausti, sempre, mattina e sera, ed
eseguissero tutto quello che sta scritto nella legge che il SIGNORE ha
prescritto a Israele. 41 Con essi erano Eman, Iedutun e gli altri che erano
stati scelti e designati per nome per lodare il SIGNORE, perché la sua
bontà dura in eterno. 42 Eman e Iedutun erano con essi, con trombe e
cembali per la musica, e con degli strumenti per i cantici in lode di Dio. I
figli di Iedutun erano addetti alla porta. 43 Tutto il popolo se ne andò,
ciascuno a casa sua, e Davide se ne ritornò per benedire la propria
casa.
--- Proverbi 19:21-29 ---
21 Ci sono molti disegni nel cuore dell'uomo, ma il piano del SIGNORE è
quello che sussiste. 22 Ciò che rende caro l'uomo è la bontà, e un
povero vale più di un bugiardo. 23 Il timore del SIGNORE conduce alla
vita; chi lo ha si sazia e passa la notte senza essere visitato dal male.
24 Il pigro tuffa la mano nel piatto e non fa neppure tanto da portarla
alla bocca. 25 Percuoti il beffardo, e l'ingenuo diventerà prudente;
riprendi l'intelligente e imparerà la scienza. 26 Il figlio che fa
vergogna e disonore rovina suo padre e scaccia sua madre. 27 Cessa, figlio
mio, di ascoltare l'istruzione, se ti vuoi allontanare dalle parole della
scienza. 28 Il testimone iniquo si burla della giustizia, e la bocca degli
empi trangugia l'iniquità. 29 I giudici sono stabiliti per i beffardi, e
le percosse per il dorso degli stolti.
--- Osea 3 ---
L'amore di Dio per Israele nonostante i peccati di questo
1 Il SIGNORE mi disse: «Va' ancora, ama una donna amata da un altro e
adultera; amala come il SIGNORE ama i figli d'Israele, i quali pure si
volgono ad altri dèi e amano le schiacciate d'uva». 2 Allora me la
comprai per quindici sicli d'argento, per un comer d'orzo e un letec d'orzo,
3 e le dissi: «Aspettami per parecchio tempo: non ti prostituire e non
darti a nessun uomo; io farò lo stesso per te». 4 I figli d'Israele
infatti staranno per parecchio tempo senza re, senza capo, senza sacrificio
e senza statua, senza efod e senza idoli domestici. 5 Poi i figli d'Israele
torneranno a cercare il SIGNORE, loro Dio, e Davide, loro re, e ricorreranno
tremanti al SIGNORE e alla sua bontà, negli ultimi giorni.
--- Giovanni 10:22-42 ---
Gesù afferma la sua deità
22 In quel tempo ebbe luogo in Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era
d'inverno, 23 e Gesù passeggiava nel tempio, sotto il portico di Salomone.
24 I Giudei dunque gli si fecero attorno e gli dissero: «Fino a quando
terrai sospeso l'animo nostro? Se tu sei il Cristo, diccelo apertamente».
25 Gesù rispose loro: «Ve l'ho detto, e non lo credete; le opere che
faccio nel nome del Padre mio, sono quelle che testimoniano di me; 26 ma
voi non credete, perché non siete delle mie pecore. 27 Le mie pecore
ascoltano la mia voce e io le conosco, ed esse mi seguono; 28 e io do loro
la vita eterna, e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano.
29 Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti; e nessuno può
rapirle dalla mano del Padre. 30 Io e il Padre siamo uno». 31 I Giudei
presero di nuovo delle pietre per lapidarlo. 32 Gesù disse loro: «Vi ho
mostrato molte buone opere da parte del Padre; per quale di queste opere mi
lapidate?» 33 I Giudei gli risposero: «Non ti lapidiamo per una buona
opera, ma per bestemmia, e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio». 34 Gesù
rispose loro: «Non sta scritto nella vostra legge: "Io ho detto: voi siete
dèi"? 35 Se chiama dèi coloro ai quali la parola di Dio è stata diretta
(e la Scrittura non può essere annullata), 36 a colui che il Padre ha
santificato e mandato nel mondo voi dite: "Tu bestemmi", perché ho detto:
"Sono Figlio di Dio"? 37 Se non faccio le opere del Padre mio, non
credetemi; 38 ma se le faccio, anche se non credete a me, credete alle
opere, affinché sappiate e riconosciate che il Padre è in me e io sono nel
Padre». 39 Essi perciò cercavano nuovamente di arrestarlo; ma egli
sfuggì loro dalle mani. 40 Gesù se ne andò di nuovo oltre il Giordano,
dove Giovanni da principio battezzava, e là si trattenne. 41 Molti vennero
a lui e dicevano: «Giovanni, è vero, non fece nessun segno miracoloso; ma
tutto quello che Giovanni disse di quest'uomo era vero». 42 E là molti
credettero in lui.