Lettura quotidiana 26/11

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Nov 25, 2025, 7:00:18 PM (11 days ago) Nov 25
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La lettura per il giorno 26/11.
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--- 2Cronache 27 ---
Iotam, re di Giuda
1 Iotam aveva venticinque anni quando cominciò a regnare, e regnò sedici
anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Ierusa, figlia di Sadoc. 2 Egli
fece ciò che è giusto agli occhi del SIGNORE, interamente come aveva fatto
Uzzia suo padre; soltanto non entrò nel tempio del SIGNORE, ma il popolo
continuava a corrompersi. 3 Egli costruì la porta superiore della casa del
SIGNORE e fece molti lavori sulle mura di Ofel. 4 Costruì anche delle
città nella regione montuosa di Giuda e dei castelli e delle torri nelle
foreste. 5 Egli mosse guerra al re dei figli di Ammon e vinse gli Ammoniti.
I figli di Ammon gli diedero quell'anno cento talenti d'argento, diecimila
cori di grano e diecimila d'orzo; e altrettanto gli pagarono il secondo e il
terzo anno. 6 Così Iotam divenne potente, perché camminò con costanza
davanti al SIGNORE, suo Dio. 7 Il rimanente delle azioni di Iotam, tutte le
sue guerre e le sue imprese si trovano scritte nel libro dei re d'Israele e
di Giuda. 8 Aveva venticinque anni quando cominciò a regnare, e regnò
sedici anni a Gerusalemme. 9 Iotam si addormentò con i suoi padri e fu
sepolto nella città di Davide. E Acaz, suo figlio, regnò al suo
posto.

--- Proverbi 31:1-9 ---
Parole di Lemuel
1 Parole del re Lemuel. Massime che sua madre gli insegnò. 2 Che ti dirò,
figlio mio? Che ti dirò, figlio del mio grembo? Che ti dirò, o figlio dei
miei voti? 3 Non dare il tuo vigore alle donne, non frequentare quelle che
mandano in rovina i re. 4 Non si addice ai re, Lemuel, non si addice ai re
bere del vino, né ai prìncipi desiderare bevande alcoliche, 5 ché a
volte, dopo aver bevuto, non dimentichino la legge e calpestino così i
diritti di tutti i deboli. 6 Date bevande alcoliche a chi sta per perire e
del vino a chi ha il cuore amareggiato; 7 perché bevano, dimentichino la
loro miseria e non si ricordino più dei loro travagli. 8 Apri la bocca in
favore del muto, per sostenere la causa di tutti gli infelici; 9 apri la
bocca, giudica con giustizia, fa' ragione al misero e al bisognoso.


--- Michea 4 ---
Gloria futura di Gerusalemme
1 Ma negli ultimi tempi il monte della casa del SIGNORE sarà posto in cima
ai monti e si eleverà al di sopra delle colline, e i popoli affluiranno ad
esso. 2 Verranno molte nazioni e diranno: «Venite, saliamo al monte del
SIGNORE, alla casa del Dio di Giacobbe; egli c'insegnerà le sue vie e noi
cammineremo nei suoi sentieri!» Poiché da Sion uscirà la legge, da
Gerusalemme, la parola del SIGNORE. 3 Egli sarà giudice fra molti popoli,
arbitro fra nazioni potenti e lontane. Dalle loro spade fabbricheranno
vòmeri, dalle loro lance, ròncole; una nazione non alzerà più la spada
contro l'altra e non impareranno più la guerra. 4 Potranno sedersi
ciascuno sotto la sua vite e sotto il suo fico, senza che nessuno li
spaventi; poiché la bocca del SIGNORE degli eserciti ha parlato. 5 Mentre
tutti i popoli camminano ciascuno nel nome del suo dio, noi cammineremo nel
nome del SIGNORE, nostro Dio, per sempre. 6 «Quel giorno», dice il
SIGNORE, «io raccoglierò le pecore zoppe, radunerò quelle che erano state
scacciate e quelle che io avevo trattato duramente. 7 Di quelle zoppe io
farò un resto che sussisterà; di quelle scacciate lontano, una nazione
potente. Il SIGNORE regnerà su di loro, sul monte Sion, da allora e per
sempre. 8 A te, torre del gregge, colle della figlia di Sion, a te verrà,
a te verrà l'antico dominio, il regno che spetta alla figlia di
Gerusalemme».
Schiavitù e liberazione d'Israele
9 Ora, perché gridi così forte? Non c'è più nessun re dentro di te? Il
tuo consigliere è forse perito, al punto che l'angoscia ti colga come una
donna che partorisce? 10 Soffri e gemi, figlia di Sion, come donna che
partorisce, perché ora uscirai dalla città, abiterai per i campi e andrai
fino a Babilonia. Là tu sarai liberata, là il SIGNORE ti riscatterà dalla
mano dei tuoi nemici. 11 Ora molte nazioni si sono adunate contro di te e
dicono: «Sia profanata, e i nostri occhi godano alla vista di Sion!»
12 Ma esse non conoscono i pensieri del SIGNORE, non comprendono i suoi
disegni, poiché egli le raduna come covoni sull'aia. 13 «Figlia di Sion,
àlzati, trebbia! perché io farò in modo che il tuo corno sia di ferro e
le tue unghie siano di bronzo; tu triterai molti popoli, consacrerai i loro
guadagni al SIGNORE e le loro ricchezze al Signore di tutta la terra».
14 Ora, o figlia di schiere, raduna le tue schiere! Siamo cinti d'assedio;
colpiscono con la verga la guancia del giudice d'Israele!

--- Ebrei 2 ---
Una così grande salvezza
1 Perciò bisogna che ci applichiamo ancora di più alle cose udite, per
timore di essere trascinati lontano da esse. 2 Infatti, se la parola
pronunciata per mezzo di angeli si dimostrò ferma e ogni trasgressione e
disubbidienza ricevette una giusta retribuzione, 3 come scamperemo noi se
trascuriamo una così grande salvezza? Questa, dopo essere stata annunciata
prima dal Signore, ci è stata poi confermata da quelli che lo avevano
udito, 4 mentre Dio stesso aggiungeva la sua testimonianza alla loro con
segni e prodigi, con opere potenti di ogni genere e con doni dello Spirito
Santo, secondo la sua volontà.
Volontaria umiliazione di Cristo
5 Difatti, non è ad angeli che Dio ha sottoposto il mondo futuro del quale
parliamo; 6 anzi, qualcuno in un passo della Scrittura ha reso questa
testimonianza: «Che cos'è l'uomo perché tu ti ricordi di lui o il figlio
dell'uomo perché tu ti curi di lui? 7 Tu lo hai fatto di poco inferiore
agli angeli; lo hai coronato di gloria e d'onore; 8 tu hai posto ogni cosa
sotto i suoi piedi».
Avendogli sottoposto tutte le cose, Dio non ha lasciato nulla che non gli sia
soggetto. Al presente però non vediamo ancora che tutte le cose gli siano
sottoposte; 9 però vediamo colui che è stato fatto di poco inferiore agli
angeli, cioè Gesù, coronato di gloria e di onore a motivo della morte che
ha sofferto, affinché, per la grazia di Dio, gustasse la morte per tutti.
10 Infatti, per condurre molti figli alla gloria, era giusto che colui a
causa del quale e per mezzo del quale sono tutte le cose rendesse perfetto,
per via di sofferenze, l'autore della loro salvezza. 11 Sia colui che
santifica sia quelli che sono santificati provengono tutti da uno; per
questo egli non si vergogna di chiamarli fratelli, 12 dicendo: «Annuncerò
il tuo nome ai miei fratelli; in mezzo all'assemblea canterò la tua lode».
13 E di nuovo: «Io metterò la mia fiducia in lui». E inoltre: «Ecco me
e i figli che Dio mi ha dati». 14 Poiché dunque i figli hanno in comune
sangue e carne, egli pure vi ha similmente partecipato, per distruggere, con
la sua morte, colui che aveva il potere sulla morte, cioè il diavolo, 15 e
liberare tutti quelli che dal timore della morte erano tenuti schiavi per
tutta la loro vita. 16 Infatti, egli non viene in aiuto ad angeli, ma viene
in aiuto alla discendenza di Abraamo. 17 Perciò egli doveva diventare
simile ai suoi fratelli in ogni cosa, per essere un misericordioso e fedele
sommo sacerdote nelle cose che riguardano Dio, per compiere l'espiazione dei
peccati del popolo. 18 Infatti, poiché egli stesso ha sofferto la
tentazione, può venire in aiuto di quelli che sono tentati.

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