Lettura quotidiana 29/11

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Nov 28, 2025, 7:00:25 PM (8 days ago) Nov 28
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La lettura per il giorno 29/11.
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messaggio.


--- 2Cronache 30 ---
Solenne celebrazione della Pasqua in Giuda
1 Poi Ezechia inviò dei messaggeri per tutto Israele e Giuda, e scrisse
anche lettere a Efraim e a Manasse, perché venissero alla casa del SIGNORE,
a Gerusalemme, a celebrare la Pasqua in onore del SIGNORE, Dio d'Israele.
2 Il re, i suoi capi e tutta l'assemblea, in un consiglio tenuto a
Gerusalemme, avevano deciso di celebrare la Pasqua il secondo mese.
3 Infatti non potevano celebrarla al tempo dovuto, perché i sacerdoti non
si erano santificati in numero sufficiente e il popolo non si era radunato a
Gerusalemme. 4 La cosa piacque al re e a tutta l'assemblea; 5 e
stabilirono di proclamare un bando per tutto Israele, da Beer-Sceba fino a
Dan, perché la gente venisse a Gerusalemme a celebrare la Pasqua in onore
del SIGNORE, Dio d'Israele; infatti in passato essa non era stata celebrata
in modo generale, secondo come è prescritto. 6 I corrieri dunque andarono
con le lettere del re e dei suoi capi per tutto Israele e Giuda. E,
conformemente all'ordine del re, dissero: «Figli d'Israele, tornate al
SIGNORE, Dio di Abraamo, d'Isacco e d'Israele, affinché egli torni al
residuo che di voi è scampato dalle mani dei re d'Assiria. 7 Non siate
come i vostri padri e come i vostri fratelli, che sono stati infedeli al
SIGNORE, Dio dei loro padri, al punto che egli li ha dati in preda alla
desolazione, come voi vedete. 8 Ora non irrigidite il vostro collo, come i
padri vostri; date la mano al SIGNORE, venite al suo santuario che egli ha
santificato per sempre e servite il SIGNORE, vostro Dio, affinché la sua
ardente ira si ritiri da voi. 9 Infatti, se tornate al SIGNORE, i vostri
fratelli e i vostri figli troveranno pietà presso quelli che li hanno fatti
schiavi e ritorneranno in questo paese; poiché il SIGNORE, vostro Dio, è
clemente e misericordioso, e non volgerà la faccia lontano da voi, se
tornate a lui». 10 Quei corrieri dunque passarono di città in città nel
paese di Efraim e di Manasse, e fino a Zabulon; ma la gente si faceva beffe
di loro e li derideva. 11 Tuttavia alcuni uomini di Ascer, di Manasse e di
Zabulon si umiliarono e vennero a Gerusalemme. 12 Anche in Giuda la mano di
Dio operò in modo da dar loro un medesimo cuore per mettere a effetto
l'ordine del re e dei capi, secondo la parola del SIGNORE. 13 Un gran
popolo si riunì a Gerusalemme per celebrare la festa degli Azzimi, il
secondo mese: fu un'assemblea immensa. 14 Si levarono e tolsero via gli
altari sui quali si offrivano sacrifici a Gerusalemme, tolsero via tutti gli
altari sui quali si offrivano incensi e li gettarono nel torrente Chidron.
15 Poi sacrificarono l'agnello pasquale, il quattordicesimo giorno del
secondo mese. I sacerdoti e i Leviti, i quali, presi da vergogna, si erano
santificati, offrirono olocausti nella casa del SIGNORE; 16 e occuparono il
posto assegnato loro dalla legge di Mosè, uomo di Dio. I sacerdoti facevano
l'aspersione del sangue che ricevevano dalle mani dei Leviti. 17 Siccome
molti dell'assemblea non si erano santificati, i Leviti avevano l'incarico
di sacrificare gli agnelli pasquali, consacrandoli al SIGNORE, per tutti
quelli che non erano puri. 18 Infatti una gran parte del popolo, molti di
Efraim, di Manasse, d'Issacar e di Zabulon non si erano purificati, e
mangiarono la Pasqua senza conformarsi a quanto è prescritto. Ma Ezechia
pregò per loro e disse: «Il SIGNORE, che è buono, perdoni 19 chiunque ha
disposto il proprio cuore alla ricerca di Dio, il SIGNORE, Dio dei suoi
padri, anche senza avere la purificazione richiesta dal santuario». 20 Il
SIGNORE esaudì Ezechia e perdonò il popolo. 21 Così i figli d'Israele
che si trovarono a Gerusalemme celebrarono la festa degli Azzimi per sette
giorni con grande gioia; e ogni giorno i Leviti e i sacerdoti celebravano il
SIGNORE con gli strumenti consacrati ad accompagnare le sue lodi.
22 Ezechia parlò al cuore di tutti i Leviti che mostravano grande
intelligenza nel servizio del SIGNORE; e si fecero i pasti della festa
durante i sette giorni, offrendo sacrifici di riconoscenza e lodando il
SIGNORE, Dio dei loro padri. 23 Tutta l'assemblea deliberò di celebrare la
festa per altri sette giorni; e la celebrarono con gioia durante questi
sette giorni. 24 Infatti Ezechia, re di Giuda, aveva donato all'assemblea
mille tori e settemila pecore, e i capi pure avevano donato all'assemblea
mille tori e diecimila pecore; e un gran numero di sacerdoti si erano
santificati. 25 Tutta l'assemblea di Giuda, i sacerdoti, i Leviti, tutta
l'assemblea di quelli venuti da Israele e gli stranieri giunti dal paese
d'Israele o stabiliti in Giuda furono in festa. 26 Così ci fu gran gioia a
Gerusalemme; dal tempo di Salomone, figlio di Davide, re d'Israele, non
c'era stato nulla di simile a Gerusalemme. 27 Poi i sacerdoti e i Leviti si
levarono e benedissero il popolo, e la loro voce fu udita e la loro
preghiera giunse fino al cielo, fino alla santa dimora del SIGNORE.

--- Ecclesiaste 1:12-18 ---
Vanità della saggezza umana
12 Io, l'Ecclesiaste, sono stato re d'Israele a Gerusalemme, 13 e ho
applicato il cuore a cercare e a investigare con saggezza tutto ciò che si
fa sotto il cielo: occupazione penosa, che Dio ha data ai figli degli uomini
perché vi si affatichino. 14 Io ho visto tutto ciò che si fa sotto il
sole, ed ecco, tutto è vanità, è un correre dietro al vento. 15 Ciò che
è storto non può essere raddrizzato, ciò che manca non può essere
contato. 16 Io ho detto, parlando in cuor mio: «Ecco, io ho acquistato
maggiore saggezza di tutti quelli che hanno regnato prima di me a
Gerusalemme; sì, il mio cuore ha posseduto molta saggezza e molta
scienza». 17 Ho applicato il cuore a conoscere la saggezza e a conoscere
la follia e la stoltezza; ho riconosciuto che anche questo è un correre
dietro al vento. 18 Infatti, dove c'è molta saggezza c'è molto affanno, e
chi accresce la sua scienza accresce il suo dolore.

--- Michea 7:1-10 ---
1 Ahimè! Io mi trovo come dopo la raccolta dei frutti, come dopo la
racimolatura, quando è finita la vendemmia: non c'è più grappolo da
mangiare; io desidero invano un fico primaticcio. 2 L'uomo pio è scomparso
dalla terra; non c'è più gente retta fra gli uomini; tutti stanno in
agguato per spargere il sangue, ognuno dà la caccia con la rete a suo
fratello. 3 Le loro mani sono pronte al male, per farlo con ogni cura; il
principe ha delle pretese, il giudice si lascia corrompere, il potente
manifesta la sua ingordigia e ordiscono così le loro trame. 4 Il migliore
di loro è simile a un rovo; il più retto è peggiore di una siepe di
spine. Il giorno annunciato dalle tue sentinelle, il giorno della tua
punizione viene; allora saranno nella costernazione. 5 Non fidatevi del
compagno, non riponete fiducia nell'amico intimo; sorveglia la porta della
tua bocca davanti a colei che riposa sul tuo petto. 6 Perché il figlio
offende il padre, la figlia insorge contro la madre, la nuora contro la
suocera e i nemici di ciascuno sono quelli di casa sua.
Speranza e promessa per Israele
7 Quanto a me, io volgerò lo sguardo verso il SIGNORE, spererò nel Dio
della mia salvezza; il mio Dio mi ascolterà. 8 Non ti rallegrare per me, o
mia nemica! Se sono caduta, mi rialzerò; se sto seduta nelle tenebre, il
SIGNORE è la mia luce. 9 Io sopporterò lo sdegno del SIGNORE, perché ho
peccato contro di lui, finché egli difenda la mia causa e mi faccia
giustizia; egli mi condurrà fuori alla luce e io contemplerò la sua
giustizia. 10 Allora la mia nemica lo vedrà e sarà coperta di vergogna;
lei che mi diceva: «Dov'è il SIGNORE, il tuo Dio?» I miei occhi la
vedranno, quando sarà calpestata come il fango delle strade.


--- Ebrei 5 ---
Gesù superiore ai sommi sacerdoti dell'antico patto
1 Infatti ogni sommo sacerdote, preso tra gli uomini, è costituito per il
bene degli uomini nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e
sacrifici per i peccati; 2 così può avere compassione verso gli ignoranti
e gli erranti, perché anch'egli è soggetto a debolezza; 3 ed è a motivo
di questa che egli è obbligato a offrire dei sacrifici per i peccati, tanto
per se stesso quanto per il popolo. 4 Nessuno si prende da sé quell'onore,
ma lo prende quando sia chiamato da Dio, come nel caso di Aaronne. 5 Così
anche Cristo non si prese da sé la gloria di essere fatto sommo sacerdote,
ma la ebbe da colui che gli disse: «Tu sei mio Figlio; oggi ti ho
generato». 6 Altrove egli dice anche: «Tu sei sacerdote in eterno secondo
l'ordine di Melchisedec». 7 Nei giorni della sua carne, con alte grida e
con lacrime, egli offrì preghiere e suppliche a colui che poteva salvarlo
dalla morte ed è stato esaudito per la sua pietà. 8 Benché fosse Figlio,
imparò l'ubbidienza dalle cose che soffrì; 9 e, reso perfetto, divenne
per tutti quelli che gli ubbidiscono autore di salvezza eterna, 10 essendo
da Dio proclamato sommo sacerdote secondo l'ordine di Melchisedec.

Necessità di maturità spirituale
11 Su questo argomento avremmo molte cose da dire, ma è difficile spiegarle
a voi perché siete diventati lenti a comprendere. 12 Infatti, dopo tanto
tempo dovreste già essere maestri; invece avete di nuovo bisogno che vi
siano insegnati i primi elementi degli oracoli di Dio; siete giunti al punto
che avete bisogno di latte e non di cibo solido. 13 Ora, chiunque usa il
latte non ha esperienza della parola di giustizia, perché è bambino;
14 ma il cibo solido è per gli adulti; per quelli, cioè, che per via
dell'uso hanno le facoltà esercitate a discernere il bene e il male.

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