Lettura quotidiana 24/11

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Nov 23, 2025, 7:00:44 PM (13 days ago) Nov 23
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La lettura per il giorno 24/11.
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--- 2Cronache 25 ---
Amasia, re di Giuda; vittoria sugli Edomiti
1 Amasia aveva venticinque anni quando cominciò a regnare, e regnò
ventinove anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Ieoaddan ed era di
Gerusalemme. 2 Egli fece ciò che è giusto agli occhi del SIGNORE, ma non
di tutto cuore. 3 Quando il regno fu bene assicurato nelle sue mani, egli
fece morire quei suoi servitori che avevano ucciso il re, suo padre. 4 Ma
non fece morire i loro figli, conformandosi a quanto è scritto nella legge,
nel libro di Mosè, dove il SIGNORE ha dato questo comandamento: «Non si
metteranno a morte i padri per colpa dei figli, né si metteranno a morte i
figli per colpa dei padri; ognuno sarà messo a morte per il proprio
peccato». 5 Poi Amasia radunò quelli di Giuda e li distribuì secondo le
loro case patriarcali sotto i capi di migliaia e sotto i capi di centinaia,
per tutto Giuda e Beniamino; ne fece il censimento dall'età di vent'anni in
su, e trovò trecentomila uomini scelti, abili alla guerra e capaci di
maneggiare la lancia e lo scudo. 6 Assoldò anche centomila uomini
d'Israele, forti e valorosi, per cento talenti d'argento. 7 Ma un uomo di
Dio venne da lui e gli disse: «O re, l'esercito d'Israele non vada con te,
poiché il SIGNORE non è con Israele, con tutti questi figli di Efraim!
8 Ma, se vuoi andare, compòrtati pure valorosamente nella battaglia, ma
Dio ti abbatterà davanti al nemico; perché Dio ha il potere di soccorrere
e di abbattere». 9 Amasia disse all'uomo di Dio: «E che fare di quei
cento talenti che ho dati all'esercito d'Israele?» L'uomo di Dio rispose:
«Il SIGNORE è in grado di darti molto di più di questo». 10 Allora
Amasia separò l'esercito che gli era venuto da Efraim, affinché se ne
tornasse al suo paese; ma questa gente fu gravemente irritata contro Giuda e
se ne tornò a casa, accesa d'ira. 11 Amasia, preso coraggio, si mise alla
testa del suo popolo, andò nella valle del Sale e sconfisse diecimila
uomini dei figli di Seir. 12 I figli di Giuda ne catturarono vivi altri
diecimila, li condussero in cima alla rupe e li precipitarono giù dall'alto
della rupe, in modo che tutti rimasero sfracellati. 13 Ma gli uomini
dell'esercito che Amasia aveva licenziati, perché non andassero con lui
alla guerra, piombarono sulle città di Giuda, da Samaria fino a Bet-Oron;
ne uccisero tremila abitanti e portarono via molto bottino.
Idolatria di Amasia; sconfitta davanti a Israele
14 Amasia, ritornato dalla sconfitta degli Idumei, si fece portare gli dèi
dei figli di Seir, li stabilì come suoi dèi, si prostrò davanti a loro e
bruciò dei profumi in loro onore. 15 Perciò il SIGNORE si accese d'ira
contro Amasia e gli mandò un profeta per dirgli: «Perché hai cercato gli
dèi di questo popolo, che non hanno liberato il popolo loro dalla tua
mano?» 16 Mentre egli parlava al re, questi gli disse: «Ti abbiamo forse
fatto consigliere del re? Smettila! Perché vorresti essere ucciso?» Allora
il profeta se ne andò, dicendo: «Io so che Dio ha deciso di distruggerti,
perché hai fatto questo e non hai dato ascolto al mio consiglio».
17 Allora Amasia, re di Giuda, dopo aver preso consiglio, inviò dei
messaggeri a Ioas, figlio di Ioacaz, figlio di Ieu, re d'Israele, per
dirgli: «Vieni, mettiamoci faccia a faccia!» 18 Ioas, re d'Israele, fece
dire ad Amasia, re di Giuda: «Lo spino del Libano mandò a dire al cedro
del Libano: "Da' tua figlia in moglie a mio figlio". Ma le bestie selvatiche
del Libano passarono e calpestarono lo spino. 19 Tu hai detto: "Ecco, io ho
sconfitto gli Idumei!", e il tuo cuore, reso orgoglioso, ti ha portato a
gloriarti. Stattene a casa tua. Perché impegnarti in una disgraziata
impresa che condurrebbe alla rovina te e Giuda con te?» 20 Ma Amasia non
gli volle dar retta; perché la cosa era diretta da Dio affinché fossero
dati in mano al nemico, perché avevano cercato gli dèi di Edom. 21 Allora
Ioas, re d'Israele, salì, ed egli e Amasia, re di Giuda, si trovarono l'uno
di fronte all'altro a Bet-Semes, che apparteneva a Giuda. 22 Giuda rimase
sconfitto da Israele e quelli di Giuda fuggirono, ognuno alla sua tenda.
23 Ioas, re d'Israele, fece prigioniero, a Bet-Semes, Amasia, re di Giuda,
figlio di Ioas, figlio di Ioacaz; lo condusse a Gerusalemme e fece una
breccia di quattrocento cubiti nelle mura di Gerusalemme, dalla porta di
Efraim alla porta dell'Angolo. 24 Prese tutto l'oro e l'argento e tutti i
vasi che si trovavano nella casa di Dio in custodia di Obed-Edom, e i tesori
della casa del re; prese pure degli ostaggi e se ne tornò a Samaria.
25 Amasia, figlio di Ioas, re di Giuda, visse ancora quindici anni dopo la
morte di Ioas, figlio di Ioacaz, re d'Israele. 26 Il rimanente delle azioni
di Amasia, le prime e le ultime, si trova scritto nel libro dei re di Giuda
e d'Israele. 27 Dopo che Amasia ebbe abbandonato il SIGNORE, fu ordita
contro di lui una congiura a Gerusalemme, ed egli fuggì a Lachis; ma lo
fecero inseguire fino a Lachis, e là fu messo a morte. 28 Da quel luogo fu
trasportato sopra dei cavalli e quindi sepolto con i suoi padri nella città
di Giuda.

--- Proverbi 30:11-23 ---
11 C'è una razza di gente che maledice suo padre e non benedice sua madre.
12 C'è una razza di gente che si crede pura e non è lavata della sua
sozzura. 13 C'è una razza di gente che ha gli occhi molto alteri e le
palpebre superbe. 14 C'è una razza di gente i cui denti sono spade e i
mascellari sono coltelli, per divorare del tutto i miseri sulla terra e i
bisognosi in mezzo agli uomini. 15 La sanguisuga ha due figlie che dicono:
«Dammi, dammi!» Ci sono tre cose che non si saziano mai, anzi quattro, che
non dicono mai: «Basta!» 16 Il soggiorno dei morti, il grembo sterile, la
terra che non si sazia d'acqua e il fuoco che non dice mai: «Basta!»
17 L'occhio di chi si beffa del padre e non si degna di ubbidire alla madre
lo caveranno i corvi del torrente, lo divoreranno gli aquilotti. 18 Ci sono
tre cose per me troppo meravigliose; anzi quattro, che io non capisco:
19 la traccia dell'aquila nell'aria, la traccia del serpente sulla roccia,
la traccia della nave in mezzo al mare, la traccia dell'uomo nella giovane.
20 Tale è la condotta della donna adultera: essa mangia, si pulisce la
bocca e dice: «Non ho fatto nulla di male!» 21 Per tre cose la terra
trema, anzi per quattro, che non può sopportare: 22 per un servo quando
diventa re, per un uomo da nulla quando ha pane a sazietà, 23 per una
donna, mai chiesta, quando giunge a maritarsi e per una serva quando diventa
erede della padrona.


--- Michea 2 ---
Malvagità e castigo d'Israele
1 Guai a quelli che meditano l'iniquità e tramano il male sui loro letti,
per eseguirlo allo spuntar del giorno, quando ne hanno il potere in mano!
2 Desiderano dei campi e se ne impadroniscono; delle case, e se le
prendono; così opprimono l'uomo e la sua casa, l'individuo e la sua
proprietà. 3 Perciò così dice il SIGNORE: «Ecco, contro questa razza io
medito un male a cui non potrete sottrarre il collo; non camminerete più a
testa alta, perché saranno tempi cattivi. 4 In quel giorno si farà un
proverbio su di voi, si canterà un lamento e si dirà: "È finita! Noi
siamo interamente rovinati! Egli passa ad altri l'eredità del mio popolo!
Vedete come egli me la toglie! I nostri campi li distribuisce ai
trasgressori!"». 5 Perciò nell'assemblea del SIGNORE non ci sarà nessuno
che misuri con la cordicella i lotti di terreno. 6 «Non profetizzate!»,
vanno essi ripetendo. «Anche se non si profetizzano tali cose, non si
eviterà l'infamia». 7 O tu, che porti il nome di casa di Giacobbe, è
forse il SIGNORE pronto all'ira? È questo il suo modo di agire? «Le mie
parole non sono forse favorevoli a chi cammina rettamente? 8 Ma da tempo il
mio popolo è trattato da nemico; voi strappate il mantello dalla veste a
quelli che passano tranquilli, che tornano dalla guerra. 9 Voi scacciate le
donne del mio popolo dalle case che sono a loro care; voi togliete per
sempre la mia gloria ai loro figli. 10 Alzatevi, andatevene! perché questo
non è luogo di riposo; a causa della sua impurità provoca distruzione, una
distruzione terribile. 11 Se uno che corre dietro al vento e spaccia
menzogne dicesse: "Io predirò per te vino e bevande forti!", per questo
popolo egli sarebbe un indovino. 12 Io ti radunerò, o Giacobbe, ti
radunerò tutto quanto! Certo io raccoglierò il resto d'Israele; io li
farò venire assieme come pecore in un ovile, come un gregge in mezzo al
pascolo; il luogo sarà pieno di gente. 13 Chi farà la breccia salirà
davanti a loro; essi faranno la breccia, passeranno per la porta e per essa
usciranno; il loro re marcerà davanti a loro e il SIGNORE sarà alla loro
testa».

--- Filemone ---
Indirizzo e saluti
1 Paolo, prigioniero di Cristo Gesù, e il fratello Timoteo, al caro
Filemone, nostro collaboratore, 2 alla sorella Apfia, ad Archippo, nostro
compagno d'armi, e alla chiesa che si riunisce in casa tua: 3 grazia a voi
e pace da Dio nostro Padre e dal Signore Gesù Cristo. 4 Io ringrazio
continuamente il mio Dio, ricordandomi di te nelle mie preghiere, 5 perché
sento parlare dell'amore e della fede che hai verso il Signore Gesù e verso
tutti i santi. 6 Chiedo a lui che la fede che ci è comune diventi efficace
nel farti riconoscere tutto il bene che noi possiamo compiere, alla gloria
di Cristo. 7 Infatti ho provato una grande gioia e consolazione per il tuo
amore, perché per opera tua, fratello, il cuore dei santi è stato
confortato.
Paolo interviene in favore di Onesimo
8 Perciò, pur avendo molta libertà in Cristo di comandarti quello che
conviene fare, 9 preferisco fare appello al tuo amore, semplicemente come
Paolo, vecchio e ora anche prigioniero di Cristo Gesù; 10 ti prego per mio
figlio che ho generato mentre ero in catene, per Onesimo, 11 un tempo
inutile a te, ma che ora è utile a te e a me. 12 Te lo rimando, lui, che
amo come il mio cuore. 13 Avrei voluto tenerlo con me, perché in vece tua
mi servisse nelle catene che porto a motivo del vangelo; 14 ma non ho
voluto fare nulla senza il tuo consenso, perché la tua buona azione non
fosse forzata, ma volontaria. 15 Forse proprio per questo egli è stato
lontano da te per un po' di tempo, perché tu lo riavessi per sempre;
16 non più come schiavo, ma molto più che schiavo, come un fratello caro
specialmente a me, ma ora molto più a te, sia sul piano umano sia nel
Signore! 17 Se dunque tu mi consideri in comunione con te, accoglilo come
me stesso. 18 Se ti ha fatto qualche torto o ti deve qualcosa, addebitalo a
me. 19 Io, Paolo, lo scrivo di mia propria mano: pagherò io; per non dirti
che tu mi sei debitore perfino di te stesso. 20 Sì, fratello, io vorrei
che tu mi fossi utile nel Signore; rasserena il mio cuore in Cristo. 21 Ti
scrivo fiducioso nella tua ubbidienza, sapendo che farai anche più di quel
che ti chiedo. 22 Al tempo stesso preparami un alloggio, perché spero,
grazie alle vostre preghiere, di esservi restituito. 23 Epafra, mio
compagno di prigionia in Cristo Gesù, ti saluta. 24 Così pure Marco,
Aristarco, Dema, Luca, miei collaboratori. 25 La grazia del Signore Gesù
Cristo sia con il vostro spirito.

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