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La lettura per il giorno 15/10.
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messaggio.
--- 1Cronache 7 ---
Discendenti d'Issacar, di Beniamino e di Neftali
1 I figli d'Issacar furono: Tola, Pua, Iasub e Simron, quattro in tutto.
2 I figli di Tola furono: Uzzi, Refaia, Ieriel, Iamai, Ibsam e Samuele,
capi delle case patriarcali discese da Tola; ed erano uomini forti e
valorosi nelle loro generazioni; il loro numero, al tempo di Davide, era di
ventiduemilaseicento. 3 Il figlio di Uzzi fu Izraia e i figli di Izraia
furono: Micael, Abdia, Ioel e Issia; in tutto erano cinque capi. 4 Avevano
con loro, secondo le loro genealogie, secondo le loro case patriarcali,
trentaseimila uomini in schiere armate per la guerra; perché avevano molte
mogli e molti figli. 5 I loro fratelli, contando tutte le famiglie
d'Issacar, uomini forti e valorosi, formavano un totale di ottantasettemila,
iscritti nelle genealogie. 6 I figli di Beniamino furono: Bela, Becher e
Iediael; tre in tutto. 7 I figli di Bela furono: Esbon, Uzzi, Uzziel,
Ierimot e Iri; cinque capi di case patriarcali, uomini forti e valorosi,
iscritti nelle genealogie in numero di ventiduemilatrentaquattro. 8 I figli
di Becher furono: Zemira, Ioas, Eliezer, Elioenai, Omri, Ieremot, Abiia,
Anatot e Alemet. Tutti questi erano figli di Becher 9 e iscritti nelle
genealogie, secondo le loro generazioni, come capi di case patriarcali,
uomini forti e valorosi, in numero di ventimiladuecento. 10 Il figlio di
Iediael fu Bilan. I figli di Bilan furono: Ieus, Beniamino, Eud, Chenaana,
Zetan, Tarsis e Aisaar. 11 Tutti questi erano figli di Iediael, capi di
case patriarcali, uomini forti e valorosi in numero di
diciassettemiladuecento pronti a partire per la guerra. 12 Suppim e Cuppim
furono figli d'Ir; Cusim fu figlio di Acher. 13 I figli di Neftali furono:
Iacasiel, Guni, Ieser, Sallum, discendenti di Bila.
Discendenti di Manasse, Efraim e Ascer
14 Figli di Manasse furono Asriel..., che gli furono partoriti dalla moglie.
La sua concubina sira partorì Machir, padre di Galaad; 15 Machir prese una
moglie per Cuppim e una per Suppim, e la sorella di lui si chiamava Maaca.
Il nome del suo secondo figlio era Selofead; e Selofead ebbe delle figlie.
16 Maaca, moglie di Machir, partorì un figlio, che chiamò Perez; questi
ebbe un fratello di nome Seres, i cui figli furono Ulam e Rechem. 17 Il
figlio di Ulam fu Bedan. Questi furono i figli di Galaad, figlio di Machir,
figlio di Manasse. 18 Sua sorella Ammolechet partorì Isod, Abiezer e Mala.
19 I figli di Semida furono Aian, Sechem, Lichi e Aniam. 20 Il figlio di
Efraim fu Sutela, che ebbe per figlio Bered, che ebbe per figlio Taat, che
ebbe per figlio Eleada, che ebbe per figlio Taat, 21 che ebbe per figlio
Zabad, che ebbe per figli Sutela, Ezer ed Elead, i quali furono uccisi dagli
uomini di Gat, nativi del paese, perché erano scesi a predare il loro
bestiame. 22 Efraim, loro padre, li pianse per molto tempo, e i suoi
fratelli vennero a consolarlo. 23 Poi entrò da sua moglie, la quale
concepì e partorì un figlio; ed egli lo chiamò Beria, perché questo era
avvenuto durante la sua afflizione in casa. 24 Efraim ebbe per figlia
Seera, che costruì Bet-Oron, la inferiore e la superiore, e Uzzen-Seera.
25 Ebbe ancora per figli: Refa e Resef; tra questi Refa ebbe per figlio
Tela, che ebbe per figlio Taan, 26 che ebbe per figlio Ladan, che ebbe per
figlio Ammiud, che ebbe per figlio Elisama, 27 che ebbe per figlio Nun, che
ebbe per figlio Giosuè. 28 Le loro proprietà e abitazioni furono Betel e
le città che ne dipendevano: dalla parte d'oriente, Naaran; da occidente,
Ghezer con i villaggi vicini, Sichem con le città che ne dipendevano, fino
a Gaza con le città che ne dipendevano. 29 I figli di Manasse possedevano:
Bet-Sean e le città che ne dipendevano, Taanac e le città che ne
dipendevano, Meghiddo e le città che ne dipendevano, Dor e le città che ne
dipendevano. In queste città abitarono i figli di Giuseppe, figlio
d'Israele. 30 I figli di Ascer furono: Imna, Isva, Isvi, Beria e Sera, loro
sorella. 31 I figli di Beria furono: Eber e Malchiel. Malchiel fu padre di
Birzavit. 32 Eber generò Iaflet, Somer, Otam e Sua, loro sorella. 33 I
figli di Iaflet furono: Pasac, Bimal e Asvat. Questi sono i figli di Iaflet.
34 I figli di Semer furono: Ai, Roega, Gecubba e Aram. 35 I figli di
Chelem, suo fratello, furono: Sofa, Imna, Seles e Amal. 36 I figli di Sofa
furono: Sua, Carnefer, Sual, Beri, Imra, 37 Beser, Od, Samma, Silsa, Itran
e Beera. 38 I figli di Ieter furono: Gefunne, Pispa e Ara. 39 I figli di
Ulla furono: Ara, Canniel e Risia. 40 Tutti questi furono figli di Ascer,
capi di case patriarcali, uomini scelti, forti e valorosi, i primi tra i
capi iscritti per il servizio militare in numero di ventiseimila
uomini.
--- Proverbi 17:1-9 ---
1 È meglio un tozzo di pane secco con la pace, che una casa piena di carni
con la discordia. 2 Un servo sagace dominerà su un figlio che fa vergogna
e avrà parte all'eredità insieme con i fratelli. 3 Il crogiuolo è per
l'argento e il fornello per l'oro, ma chi prova i cuori è il SIGNORE. 4 Il
malvagio dà ascolto alle labbra inique, e il bugiardo dà retta alla
cattiva lingua. 5 Chi deride il povero oltraggia Colui che l'ha fatto; chi
si rallegra dell'altrui sventura non rimarrà impunito. 6 I figli dei figli
sono la corona dei vecchi, e i padri sono la gloria dei loro figli. 7 Un
parlare solenne non si addice all'uomo da nulla; quanto meno si addicono a
un principe labbra bugiarde! 8 Il regalo è una pietra preziosa agli occhi
di chi lo possiede; dovunque si volga, egli ha successo. 9 Chi copre gli
sbagli si procura amore, ma chi sempre vi torna su disunisce gli amici
migliori.
--- Daniele 9:1-19 ---
Preghiera e confessione di Daniele
1 «Nell'anno primo di Dario, figlio di Assuero, della stirpe dei Medi, che
fu fatto re del regno dei Caldei, 2 il primo anno del suo regno, io,
Daniele, meditando sui libri, vidi che il numero degli anni di cui il
SIGNORE aveva parlato al profeta Geremia e durante i quali Gerusalemme
doveva essere in rovina era di settant'anni. 3 Volsi perciò la mia faccia
verso Dio, il Signore, per dispormi alla preghiera e alle suppliche, con
digiuno, sacco e cenere. 4 Feci la mia preghiera e la mia confessione al
SIGNORE mio Dio, e dissi: "O Signore, Dio grande e tremendo, che mantieni il
patto e serbi la misericordia verso quelli che ti amano e osservano i tuoi
comandamenti! 5 Noi abbiamo peccato, ci siamo comportati iniquamente,
abbiamo operato malvagiamente, ci siamo ribellati e ci siamo allontanati dai
tuoi comandamenti e dalle tue prescrizioni. 6 Non abbiamo dato ascolto ai
profeti, tuoi servi, che hanno parlato in nome tuo ai nostri re, ai nostri
prìncipi, ai nostri padri e a tutto il popolo del paese. 7 A te, o
Signore, la giustizia; a noi la confusione della faccia in questo giorno,
agli uomini di Giuda, agli abitanti di Gerusalemme e a tutto Israele, vicini
e lontani, in tutti i paesi dove li hai dispersi per le infedeltà che hanno
commesse contro di te. 8 O SIGNORE, a noi la confusione della faccia, ai
nostri re, ai nostri prìncipi e ai nostri padri, perché abbiamo peccato
contro di te. 9 Al Signore, che è il nostro Dio, appartengono la
misericordia e il perdono; poiché noi ci siamo ribellati a lui 10 e non
abbiamo ascoltato la voce del SIGNORE, del nostro Dio, per camminare secondo
le sue leggi che egli ci aveva date mediante i profeti, suoi servi. 11 Sì,
tutto Israele ha trasgredito la tua legge, si è sviato per non ubbidire
alla tua voce. Così su di noi si sono riversate le maledizioni e le
imprecazioni che sono scritte nella legge di Mosè, servo di Dio, perché
noi abbiamo peccato contro di lui. 12 Egli ha messo in pratica le parole
che aveva pronunciate contro di noi e contro i nostri governanti, facendo
venire su di noi un male così grande, che sotto il cielo non è mai
accaduto nulla di simile a quello che è stato fatto a Gerusalemme. 13 Come
sta scritto nella legge di Mosè, questo disastro ci è piombato addosso;
tuttavia, non abbiamo implorato il favore del SIGNORE, del nostro Dio. Non
ci siamo ritirati dalla nostra iniquità e non siamo stati attenti alla sua
verità. 14 Il SIGNORE ha vigilato su questa calamità e ce l'ha fatta
venire addosso; perché il SIGNORE, il nostro Dio, è giusto in tutto quello
che ha fatto, ma noi non abbiamo ubbidito alla sua voce. 15 Ora, o Signore
nostro Dio, che conducesti il tuo popolo fuori dal paese d'Egitto con mano
potente e ti facesti una fama che hai ancora oggi, noi abbiamo peccato e
abbiamo agito malvagiamente. 16 O Signore, per tutti i tuoi atti di
giustizia, ti prego, fa' che la tua ira e il tuo sdegno si ritirino dalla
tua città, Gerusalemme, dal tuo monte santo; poiché per i nostri peccati e
per le iniquità dei nostri padri, Gerusalemme e il tuo popolo sono esposti
al disprezzo di tutti quelli che ci stanno intorno. 17 Ora, o Dio nostro,
ascolta la preghiera e le suppliche del tuo servo; per amor tuo, Signore,
fa' risplendere il tuo volto sul tuo santuario che è desolato! 18 O mio
Dio, inclina il tuo orecchio e ascolta! Apri gli occhi e guarda le nostre
desolazioni, guarda la città sulla quale è invocato il tuo nome; poiché
non ti supplichiamo fondandoci sulla nostra giustizia, ma sulla tua grande
misericordia. 19 Signore, ascolta! Signore, perdona! Signore, guarda e
agisci senza indugio per amore di te stesso, o mio Dio, perché il tuo nome
è invocato sulla tua città e sul tuo popolo".
--- Giovanni 7:14-36 ---
14 Verso la metà della festa, Gesù salì al tempio e si mise a insegnare.
15 Perciò i Giudei si meravigliavano e dicevano: «Come mai conosce le
Scritture senza aver fatto studi?» 16 Gesù quindi rispose loro: «La mia
dottrina non è mia, ma di colui che mi ha mandato. 17 Se uno vuole fare la
volontà di lui, conoscerà se questa dottrina è da Dio o se io parlo di
mio. 18 Chi parla di suo cerca la propria gloria; ma chi cerca la gloria di
colui che l'ha mandato, è veritiero e non vi è ingiustizia in lui.
19 Mosè non vi ha forse dato la legge? Eppure nessuno di voi mette in
pratica la legge! Perché cercate di uccidermi?» 20 La gente rispose: «Tu
hai un demonio! Chi cerca di ucciderti?» 21 Gesù rispose loro: «Un'opera
sola ho fatto, e tutti ve ne meravigliate. 22 Mosè vi ha dato la
circoncisione (non che venga da Mosè, ma viene dai padri); e voi
circoncidete l'uomo in giorno di sabato. 23 Se un uomo riceve la
circoncisione di sabato affinché la legge di Mosè non sia violata, vi
adirate voi contro di me perché in giorno di sabato ho guarito un uomo
tutto intero? 24 Non giudicate secondo l'apparenza, ma giudicate secondo
giustizia». 25 Perciò alcuni di Gerusalemme dicevano: «Non è questi
colui che cercano di uccidere? 26 Eppure, ecco, egli parla liberamente e
non gli dicono nulla. Che i capi abbiano riconosciuto per davvero che egli
è il Cristo? 27 Eppure, costui sappiamo di dov'è; ma quando il Cristo
verrà, nessuno saprà di dove egli sia». 28 Gesù, dunque, insegnando nel
tempio, esclamò: «Voi certamente mi conoscete e sapete di dove sono; però
non sono venuto da me, ma colui che mi ha mandato è veritiero, e voi non lo
conoscete. 29 Io lo conosco, perché vengo da lui, ed è lui che mi ha
mandato». 30 Cercavano perciò di arrestarlo, ma nessuno gli mise le mani
addosso, perché l'ora sua non era ancora venuta. 31 Ma molti della folla
credettero in lui, e dicevano: «Quando il Cristo sarà venuto, farà più
segni miracolosi di quanti ne abbia fatto questi?» 32 I farisei udirono la
gente mormorare queste cose di lui; e i capi dei sacerdoti e i farisei
mandarono delle guardie per arrestarlo. 33 Perciò Gesù disse: «Io sono
ancora con voi per poco tempo, poi me ne vado a colui che mi ha mandato.
34 Voi mi cercherete e non mi troverete; e dove io sarò, voi non potete
venire». 35 Perciò i Giudei dissero tra di loro: «Dove andrà dunque
ché noi non lo troveremo? Andrà forse da quelli che sono dispersi tra i
Greci, a insegnare ai Greci? 36 Che significano queste sue parole: "Voi mi
cercherete e non mi troverete" e: "Dove io sarò, voi non potete
venire"?»