LaParola.Net
unread,Nov 7, 2025, 7:00:18 PMNov 7Sign in to reply to author
Sign in to forward
You do not have permission to delete messages in this group
Either email addresses are anonymous for this group or you need the view member email addresses permission to view the original message
to lettura-q...@googlegroups.com
La lettura per il giorno 8/11.
Per non ricevere più questi messaggi, leggi le istruzioni in fondo a questo
messaggio.
--- 2Cronache 6 ---
Discorso e preghiera di Salomone
1 Allora Salomone disse: «Il SIGNORE ha dichiarato che avrebbe abitato
nell'oscurità! 2 E io ti ho costruito una casa come tua dimora, un luogo
dove tu abiterai per sempre!» 3 Poi il re voltò la faccia e benedisse
tutta l'assemblea d'Israele; e tutta l'assemblea d'Israele stava in piedi.
4 E disse: «Benedetto sia il SIGNORE, Dio d'Israele, il quale, di sua
propria bocca, parlò a Davide mio padre, e con la sua potenza ha adempiuto
quanto aveva dichiarato dicendo: 5 "Dal giorno che feci uscire il mio
popolo Israele dal paese d'Egitto, io non scelsi alcuna città, fra tutte le
tribù d'Israele, per costruire là una casa dove il mio nome dimorasse; e
non scelsi alcun uomo perché fosse principe del mio popolo Israele; 6 ma
ho scelto Gerusalemme perché il mio nome vi dimori e ho scelto Davide per
regnare sul mio popolo Israele". 7 Davide, mio padre, ebbe in cuore di
costruire una casa al nome del SIGNORE, Dio d'Israele; 8 ma il SIGNORE
disse a Davide mio padre: "Quanto all'aver tu avuto in cuore di costruire
una casa al mio nome, hai fatto bene ad avere questo in cuore; 9 però non
sarai tu che costruirai la casa, ma il figlio che uscirà dai tuoi lombi:
sarà lui a costruire la casa al mio nome". 10 E il SIGNORE ha adempiuto la
parola che aveva pronunciata; e io sono subentrato al posto di Davide mio
padre e mi sono seduto sul trono d'Israele, come il SIGNORE aveva
annunciato, e ho costruito la casa al nome del SIGNORE, Dio d'Israele.
11 Là ho deposto l'arca, nella quale è il patto del SIGNORE: il patto che
egli stabilì con i figli d'Israele». 12 Poi Salomone si mise davanti
all'altare del SIGNORE, in presenza di tutta l'assemblea d'Israele, e stese
le sue mani. 13 Egli, infatti, aveva fatto costruire una tribuna di bronzo,
lunga cinque cubiti, larga cinque cubiti e alta tre cubiti, e l'aveva posta
in mezzo al cortile; egli vi salì, si mise in ginocchio in presenza di
tutta l'assemblea d'Israele, stese le mani verso il cielo e disse: 14 «O
SIGNORE, Dio d'Israele, non c'è Dio simile a te, né in cielo né in terra!
Tu mantieni il patto e la misericordia verso i tuoi servi che camminano in
tua presenza con tutto il loro cuore. 15 Tu hai mantenuto la promessa da te
fatta al tuo servo Davide, mio padre; e ciò che dichiarasti con la tua
propria bocca, la tua mano oggi l'adempie. 16 Ora dunque, SIGNORE, Dio
d'Israele, mantieni al tuo servo Davide, mio padre, la promessa che gli
facesti dicendo: "Non ti mancherà mai qualcuno che sieda davanti a me sul
trono d'Israele, purché i tuoi figli veglino sul loro comportamento e
camminino secondo la mia legge, come tu hai camminato in mia presenza".
17 Ora, SIGNORE, Dio d'Israele, si avveri la parola che dicesti al tuo
servo Davide! 18 Ma è proprio vero che Dio abita con gli uomini sulla
terra? Ecco, i cieli e i cieli dei cieli non possono contenerti; quanto meno
questa casa che io ho costruita! 19 Tuttavia, SIGNORE, Dio mio, abbi
riguardo alla preghiera del tuo servo e alla sua supplica, ascoltando il
grido e la preghiera che il tuo servo ti rivolge. 20 Siano i tuoi occhi
giorno e notte aperti su questa casa, sul luogo nel quale dicesti di voler
mettere il tuo nome! Ascolta la preghiera che il tuo servo farà, rivolto a
questo luogo! 21 Ascolta le suppliche del tuo servo e del tuo popolo
Israele quando pregheranno, rivolti a questo luogo; ascoltali dal luogo
della tua dimora, dai cieli; ascolta e perdona! 22 Se uno avrà peccato
contro il suo prossimo e si esigerà da lui il giuramento, obbligandolo a
farlo con imprecazione contro se stesso, ed egli viene a giurare davanti al
tuo altare in questa casa, 23 tu ascoltalo dal cielo, agisci e giudica i
tuoi servi; condanna il colpevole, facendo ricadere sul suo capo i suoi
atti, e dichiara giusto l'innocente, trattandolo secondo la sua giustizia.
24 Quando il tuo popolo Israele sarà sconfitto dal nemico per aver peccato
contro di te, se torna a te, se dà gloria al tuo nome e ti rivolge
preghiere e suppliche in questa casa, 25 tu esaudiscilo dal cielo, perdona
al tuo popolo Israele il suo peccato e riconducilo nel paese che dèsti a
lui e ai suoi padri. 26 Quando il cielo sarà chiuso e non vi sarà più
pioggia a causa dei loro peccati contro di te, se essi pregano rivolti a
questo luogo, se danno gloria al tuo nome e si convertono dai loro peccati
perché li avrai afflitti, 27 tu esaudiscili dal cielo, perdona il peccato
ai tuoi servi e al tuo popolo Israele, ai quali avrai mostrato la buona
strada per cui debbono camminare; e manda la pioggia sulla tua terra che hai
data come eredità al tuo popolo. 28 Quando il paese sarà invaso dalla
carestia o dalla peste, dalla ruggine o dal carbone, dalle locuste o dai
bruchi; quando il nemico assedierà il tuo popolo nel suo paese, nelle sue
città, quando scoppierà qualsiasi flagello o epidemia, ogni preghiera,
29 ogni supplica che ti sarà rivolta da un individuo o dall'intero tuo
popolo Israele; quando ciascuno avrà riconosciuto la sua piaga e il suo
dolore e stenderà le sue mani verso questa casa, 30 tu esaudiscila dal
cielo, dal luogo della tua dimora, e perdona; rendi a ciascuno secondo le
sue vie, tu che conosci il cuore di ognuno; tu solo infatti conosci il cuore
dei figli degli uomini; 31 affinché essi ti temano e camminino nelle tue
vie tutto il tempo che vivranno nel paese che tu dèsti ai nostri padri!
32 Anche lo straniero, che non è del tuo popolo Israele, quando verrà da
un paese lontano a causa del tuo grande nome, della tua mano potente e del
tuo braccio disteso; quando verrà a pregarti in questa casa, 33 tu
esaudiscilo dal cielo, dal luogo della tua dimora, e concedi a questo
straniero tutto quello che ti domanderà, affinché tutti i popoli della
terra conoscano il tuo nome per temerti, come fa il tuo popolo Israele, e
sappiano che il tuo nome è invocato su questa casa che io ho costruita.
34 Quando il tuo popolo partirà per far guerra al suo nemico, seguendo la
via per la quale tu lo avrai mandato, se ti innalza preghiere rivolto a
questa città, che tu hai scelta, e alla casa che io ho costruita al tuo
nome, 35 esaudisci dal cielo le sue preghiere e le sue suppliche e fagli
ottenere giustizia. 36 Quando peccheranno contro di te, infatti non c'è
uomo che non pecchi, e tu, sdegnato contro di loro, li avrai abbandonati in
balìa del nemico che li deporterà in un paese lontano o vicino, 37 se,
nel paese dove saranno schiavi, rientrano in se stessi, se tornano a te e
rivolgono suppliche nel paese della loro schiavitù, e dicono: "Abbiamo
peccato, abbiamo agito empiamente, siamo stati malvagi", 38 se tornano a te
con tutto il loro cuore e con tutta la loro anima nel paese della loro
prigionia dove sono stati condotti schiavi, e ti pregano, rivolti al loro
paese, il paese che tu dèsti ai loro padri, alla città che tu hai scelta e
alla casa che ho costruita al tuo nome, 39 esaudisci dal cielo, dal luogo
della tua dimora, la loro preghiera e le loro suppliche, e fa' ottenere loro
giustizia; perdona il tuo popolo che ha peccato contro di te. 40 Ora, Dio
mio, siano aperti i tuoi occhi e siano attente le tue orecchie alla
preghiera fatta in questo luogo. 41 E ora àlzati, o SIGNORE, o Dio, vieni
al luogo del tuo riposo, tu e l'arca della tua forza. I tuoi sacerdoti, o
SIGNORE, o Dio, siano rivestiti di salvezza, ed esultino nel bene i tuoi
fedeli! 42 O SIGNORE, o Dio, non respingere la faccia del tuo unto;
ricòrdati delle grazie concesse a Davide, tuo servo».
--- Proverbi 25:1-10 ---
SECONDA PARTE DI PROVERBI DI SALOMONE, RACCOLTI ALL'EPOCA DI EZECHIA;
PROVERBI DI AGUR E DI LEMUEL, 25:1-31:31
1 Ecco altri proverbi di Salomone, raccolti dalla gente di Ezechia, re di
Giuda. 2 È gloria di Dio nascondere le cose; ma la gloria dei re sta
nell'investigarle. 3 L'altezza del cielo, la profondità della terra e il
cuore dei re non si possono investigare. 4 Togli dall'argento le scorie e
ne uscirà un vaso per l'artefice; 5 togli l'empio dalla presenza del re e
il suo trono sarà reso stabile dalla giustizia. 6 Non fare il vanaglorioso
in presenza del re e non occupare il posto dei grandi; 7 poiché è meglio
ti sia detto: «Sali qui», anziché essere abbassato davanti al principe
che i tuoi occhi hanno visto. 8 Non ti affrettare a intentare processi,
perché alla fine tu non sappia che fare, quando il tuo prossimo ti avrà
svergognato. 9 Difendi la tua causa contro il tuo prossimo, ma non rivelare
il segreto di un altro, 10 perché chi ti ode non ti disprezzi e la tua
infamia non si cancelli più.
--- Amos 1 ---
Profezie contro Damasco, Gaza, Tiro, Edom e Ammon
1 Parole di Amos, uno dei pastori di Tecoa, che ebbe in visione riguardo a
Israele, al tempo di Uzzia, re di Giuda, e al tempo di Geroboamo, figlio di
Ioas, re d'Israele, due anni prima del terremoto. 2 Egli disse: «Il
SIGNORE rugge da Sion, egli fa sentire la sua voce da Gerusalemme; i pascoli
dei pastori sono desolati e la vetta del Carmelo è inaridita». 3 Così
parla il SIGNORE: «Per tre misfatti di Damasco, anzi per quattro, io non
revocherò la mia sentenza, perché hanno lacerato Galaad con trebbie di
ferro. 4 Io manderò nella casa di Azael un fuoco che divorerà i palazzi
di Ben-Adad. 5 Spezzerò le sbarre di Damasco, sterminerò ogni abitante da
Bicat-Aven e colui che tiene lo scettro da Bet-Eden, e il popolo di Siria
andrà in esilio a Chir», dice il SIGNORE. 6 Così parla il SIGNORE: «Per
tre misfatti di Gaza, anzi per quattro, io non revocherò la mia sentenza,
perché hanno deportato intere popolazioni per metterle in mano a Edom.
7 Io manderò dentro le mura di Gaza un fuoco che ne divorerà i palazzi.
8 Sterminerò ogni abitante da Asdod e colui che tiene lo scettro da
Ascalon; rivolgerò la mano contro Ecron e il resto dei Filistei perirà»,
dice il Signore, DIO. 9 Così parla il SIGNORE: «Per tre misfatti di Tiro,
anzi per quattro, io non revocherò la mia sentenza, perché hanno messo in
mano a Edom intere popolazioni, deportate da loro, e non si sono ricordati
del patto fraterno. 10 Io manderò dentro le mura di Tiro un fuoco che ne
divorerà i palazzi». 11 Così parla il SIGNORE: «Per tre misfatti di
Edom, anzi per quattro, io non revocherò la mia sentenza, perché ha
inseguito suo fratello con la spada, reprimendo ogni compassione, e perché
mantiene la sua ira per sempre e serba la sua collera in perpetuo. 12 Io
manderò in Teman un fuoco che divorerà i palazzi di Bosra». 13 Così
parla il SIGNORE: «Per tre misfatti dei figli di Ammon, anzi per quattro,
io non revocherò la mia sentenza, perché hanno sventrato le donne incinte
di Galaad per allargare i propri confini. 14 Io accenderò dentro le mura
di Rabba un fuoco che ne divorerà i palazzi in mezzo ai clamori di un
giorno di battaglia, in mezzo alla burrasca in un giorno di tempesta. 15 Il
loro re sarà deportato insieme con i suoi prìncipi», dice il
SIGNORE.
--- Giovanni 20:1-18 ---
La risurrezione di Gesù
1 Il primo giorno della settimana, la mattina presto, mentre era ancora
buio, Maria Maddalena andò al sepolcro e vide la pietra tolta dal sepolcro.
2 Allora corse verso Simon Pietro e l'altro discepolo che Gesù amava, e
disse loro: «Hanno tolto il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove
l'abbiano messo». 3 Pietro e l'altro discepolo uscirono dunque e si
avviarono al sepolcro. 4 I due correvano assieme, ma l'altro discepolo
corse più veloce di Pietro e giunse primo al sepolcro; 5 e, chinatosi,
vide le fasce per terra, ma non entrò. 6 Giunse intanto anche Simon
Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro, e vide le fasce per terra
7 e il sudario, che era stato sul capo di Gesù, non per terra con le
fasce, ma piegato in un luogo a parte. 8 Allora entrò anche l'altro
discepolo che era giunto per primo al sepolcro, e vide, e credette.
9 Perché non avevano ancora capito la Scrittura, secondo la quale egli
doveva risuscitare dai morti. 10 I discepoli dunque se ne tornarono a casa.
Gesù appare a Maria Maddalena
11 Maria, invece, se ne stava fuori vicino al sepolcro a piangere. Mentre
piangeva, si chinò a guardare dentro il sepolcro, 12 ed ecco, vide due
angeli, vestiti di bianco, seduti uno al capo e l'altro ai piedi, lì
dov'era stato il corpo di Gesù. 13 Ed essi le dissero: «Donna, perché
piangi?» Ella rispose loro: «Perché hanno tolto il mio Signore e non so
dove l'abbiano deposto». 14 Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù
in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. 15 Gesù le disse: «Donna,
perché piangi? Chi cerchi?» Ella, pensando che fosse il giardiniere, gli
disse: «Signore, se tu l'hai portato via, dimmi dove l'hai deposto, e io lo
prenderò». 16 Gesù le disse: «Maria!» Ella, voltatasi, gli disse in
ebraico: «Rabbunì!», che vuol dire: «Maestro!» 17 Gesù le disse:
«Non trattenermi, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei
fratelli e di' loro: "Io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio
vostro"». 18 Maria Maddalena andò ad annunciare ai discepoli che aveva
visto il Signore e che egli le aveva detto queste cose.