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unread,Nov 8, 2025, 7:00:16 PMNov 8Sign in to reply to author
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La lettura per il giorno 9/11.
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messaggio.
--- 2Cronache 7 ---
La gloria del Signore nel tempio
1 Quando Salomone ebbe finito di pregare, il fuoco scese dal cielo, consumò
l'olocausto e i sacrifici, e la gloria del SIGNORE riempì la casa. 2 I
sacerdoti non potevano entrare nella casa del SIGNORE, perché la gloria del
SIGNORE riempiva la casa del SIGNORE. 3 Tutti i figli d'Israele videro
scendere il fuoco e la gloria del SIGNORE sulla casa; si chinarono con la
faccia a terra, si prostrarono sul pavimento e lodarono il SIGNORE, dicendo:
«Celebrate il SIGNORE, perché egli è buono, perché la sua bontà dura in
eterno». 4 Poi il re e tutto il popolo offrirono dei sacrifici davanti al
SIGNORE. 5 Il re Salomone offrì in sacrificio ventiduemila buoi e
centoventimila pecore. Così il re e tutto il popolo dedicarono la casa di
Dio. 6 I sacerdoti stavano in piedi, compiendo il loro servizio; così pure
i Leviti, con gli strumenti musicali consacrati al SIGNORE, che il re Davide
aveva fatti per lodare il SIGNORE, la cui bontà dura in eterno, quando
anche Davide celebrava con essi il SIGNORE; e i sacerdoti suonavano la
tromba di fronte ai Leviti, e tutto Israele stava in piedi. 7 Salomone
consacrò la parte centrale del cortile, situata davanti alla casa del
SIGNORE; là infatti offrì gli olocausti e il grasso dei sacrifici di
riconoscenza, poiché l'altare di bronzo, che Salomone aveva fatto, non
poteva contenere gli olocausti, le offerte e il grasso. 8 In quel tempo
Salomone celebrò la festa per sette giorni, e tutto Israele con lui. Ci fu
una grandissima assemblea di gente venuta da tutto il paese: dai dintorni di
Camat fino al torrente d'Egitto. 9 L'ottavo giorno fecero una riunione
solenne, perché celebrarono la dedicazione dell'altare per sette giorni, e
la festa per altri sette giorni. 10 Il ventitreesimo giorno del settimo
mese Salomone rimandò alle sue tende il popolo allegro e con il cuore
contento per il bene che il SIGNORE aveva fatto a Davide, a Salomone e a
Israele, suo popolo.
Seconda apparizione del Signore a Salomone
11 Salomone dunque terminò la casa del SIGNORE e il palazzo reale, e portò
a felice compimento tutto quello che aveva avuto in cuore di fare nella casa
del SIGNORE e nel suo proprio palazzo. 12 Poi il SIGNORE apparve di notte a
Salomone e gli disse: «Ho esaudito la tua preghiera e mi sono scelto questo
luogo come casa dei sacrifici. 13 Quando chiuderò il cielo in modo che non
ci sarà più pioggia, quando ordinerò alle locuste di divorare il paese,
quando manderò la peste in mezzo al mio popolo, 14 se il mio popolo, sul
quale è invocato il mio nome, si umilia, prega, cerca la mia faccia e si
converte dalle sue vie malvagie, io lo esaudirò dal cielo, perdonerò i
suoi peccati e guarirò il suo paese. 15 I miei occhi saranno ormai aperti
e le mie orecchie attente alla preghiera fatta in questo luogo; 16 infatti
ora ho scelto e santificato questa casa, perché il mio nome vi rimanga per
sempre, e i miei occhi e il mio cuore saranno qui per sempre. 17 E quanto a
te, se tu cammini davanti a me come camminò Davide tuo padre, facendo tutto
quello che ti ho comandato, e se osservi le mie leggi e miei precetti,
18 io stabilirò il trono del tuo regno, come promisi a Davide tuo padre,
dicendo: "Non ti mancherà mai qualcuno che regni sopra Israele". 19 Ma se
vi allontanate da me e abbandonate le mie leggi e i miei comandamenti, che
vi ho posti davanti, e andate invece a servire altri dèi e a prostrarvi
davanti a loro, 20 io vi sradicherò dal mio paese che vi ho dato; e
respingerò dalla mia presenza la casa che ho consacrata al mio nome, e la
farò diventare la favola e lo zimbello di tutti i popoli. 21 Chiunque
passerà vicino a questa casa, già così eccelsa, si stupirà e dirà:
"Perché il SIGNORE ha trattato in tal modo questo paese e questa casa?"
22 Si risponderà: "Perché hanno abbandonato il SIGNORE, Dio dei loro
padri, che li fece uscire dal paese d'Egitto, si sono invaghiti di altri
dèi, si sono prostrati davanti a loro e li hanno serviti; ecco perché il
SIGNORE ha fatto venire tutti questi mali su di loro"».
--- Proverbi 25:11-18 ---
11 Le parole dette a tempo sono come frutti d'oro in vasi d'argento
cesellato. 12 Per un orecchio docile, chi riprende con saggezza è un
anello d'oro, un ornamento d'oro fino. 13 Il messaggero fedele, per quelli
che lo mandano, è come il fresco della neve al tempo della mietitura; esso
ristora il suo padrone. 14 Nuvole e vento, ma senza pioggia; ecco l'uomo
che si vanta falsamente della sua liberalità. 15 Chi è lento all'ira
piega un principe, e la lingua dolce spezza le ossa. 16 Se trovi del miele,
prendine quanto ti basta; perché, mangiandone troppo, tu non debba poi
vomitarlo. 17 Metti di rado il piede in casa del prossimo, perché egli,
stufandosi di te, non abbia a odiarti. 18 L'uomo che dichiara il falso
contro il suo prossimo è un martello, una spada, una freccia acuta.
--- Amos 2 ---
Profezie contro Moab, Giuda e Israele
1 Così parla il SIGNORE: «Per tre misfatti di Moab, anzi per quattro, io
non revocherò la mia sentenza, perché ha bruciato e calcinato le ossa del
re di Edom. 2 Io manderò in Moab un fuoco che divorerà i palazzi di
Cheriot. Moab perirà in mezzo al tumulto, alle grida di guerra e al suono
delle trombe; 3 in mezzo ad esso sterminerò il giudice e ucciderò tutti i
suoi prìncipi, con lui», dice il SIGNORE. 4 Così parla il SIGNORE: «Per
tre misfatti di Giuda, anzi per quattro, io non revocherò la mia sentenza,
perché hanno disprezzato la legge del SIGNORE e non hanno osservato i suoi
precetti, e perché si sono lasciati sviare dai loro falsi dèi, dietro i
quali erano già andati i loro padri. 5 Io manderò in Giuda un fuoco che
divorerà i palazzi di Gerusalemme». 6 Così parla il SIGNORE: «Per tre
misfatti d'Israele, anzi per quattro, io non revocherò la mia sentenza,
perché vendono il giusto per denaro e il povero a causa di un paio di
sandali; 7 perché desiderano vedere la polvere della terra sulla testa
degli indifesi, violano il diritto degli umili e figlio e padre vanno dalla
stessa ragazza, per profanare il mio santo nome. 8 Si stendono accanto a
ogni altare su vestiti presi in pegno, e nella casa del loro Dio bevono il
vino di chi viene multato. 9 Eppure io ho distrutto davanti a loro
l'Amoreo, la cui statura era come l'altezza dei cedri e che era forte come
le querce; io ho distrutto il suo frutto in alto e le sue radici in basso.
10 Eppure io vi ho condotti fuori dal paese d'Egitto e vi ho guidati per
quarant'anni nel deserto, per darvi il paese dell'Amoreo. 11 Ho suscitato
dei profeti tra i vostri figli e dei nazirei tra i vostri giovani. Non è
forse così, o figli d'Israele?», dice il SIGNORE. 12 «Ma voi avete dato
da bere del vino ai nazirei e avete ordinato ai profeti di non profetizzare!
13 Ecco, io vi schiaccerò, come un carro carico di covoni schiaccia la
terra. 14 L'agile non avrà modo di darsi alla fuga, il forte non potrà
servirsi della sua forza e il valoroso non scamperà; 15 chi maneggia
l'arco non potrà resistere, chi ha il piede veloce non potrà scampare; il
cavaliere sul suo cavallo non si salverà, 16 il più coraggioso fra i
prodi fuggirà nudo in quel giorno», dice il SIGNORE.
--- Giovanni 20:19-31 ---
Gesù appare ai discepoli; Tommaso non è con loro
19 La sera di quello stesso giorno, che era il primo della settimana, mentre
le porte del luogo in cui si trovavano i discepoli erano chiuse per timore
dei Giudei, Gesù venne e si presentò in mezzo a loro, e disse: «Pace a
voi!» 20 E detto questo mostrò loro le mani e il costato. I discepoli
dunque, veduto il Signore, si rallegrarono. 21 Allora Gesù disse loro di
nuovo: «Pace a voi! Come il Padre mi ha mandato, anch'io mando voi».
22 Detto questo, soffiò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo.
23 A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati; a chi li riterrete,
saranno ritenuti».
Gesù appare ai discepoli, tra i quali è Tommaso
24 Ora Tommaso, detto Didimo, uno dei dodici, non era con loro quando venne
Gesù. 25 Gli altri discepoli dunque gli dissero: «Abbiamo visto il
Signore!» Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei
chiodi e se non metto il mio dito nel segno dei chiodi, e se non metto la
mia mano nel suo costato, io non crederò». 26 Otto giorni dopo i suoi
discepoli erano di nuovo in casa, e Tommaso era con loro. Gesù venne a
porte chiuse, e si presentò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!»
27 Poi disse a Tommaso: «Porgi qua il dito e guarda le mie mani; porgi la
mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente».
28 Tommaso gli rispose: «Signore mio e Dio mio!» 29 Gesù gli disse:
«Perché mi hai visto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e
hanno creduto!»
Lo scopo del Vangelo secondo Giovanni
30 Ora Gesù fece in presenza dei suoi discepoli molti altri segni
miracolosi, che non sono scritti in questo libro; 31 ma questi sono stati
scritti affinché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e
affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome.