Lettura quotidiana 28/11

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Nov 27, 2025, 7:00:18 PM (9 days ago) Nov 27
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La lettura per il giorno 28/11.
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--- 2Cronache 29 ---
Ezechia, re di Giuda; purificazione del tempio
1 Ezechia aveva venticinque anni quando cominciò a regnare, e regnò
ventinove anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Abiia, figlia di
Zaccaria. 2 Egli fece ciò che è giusto agli occhi del SIGNORE, proprio
come aveva fatto Davide suo padre. 3 Nel primo anno del suo regno, nel
primo mese, riaprì le porte della casa del SIGNORE e le restaurò. 4 Fece
venire i sacerdoti e i Leviti, li radunò sulla piazza orientale 5 e disse
loro: «Ascoltatemi, o Leviti! Ora santificatevi e santificate la casa del
SIGNORE, Dio dei vostri padri, e portate fuori dal santuario ogni
immondezza. 6 I nostri padri infatti sono stati infedeli e hanno fatto ciò
che è male agli occhi del SIGNORE, nostro Dio, lo hanno abbandonato, hanno
cessato di volgere la faccia verso la casa del SIGNORE e gli hanno voltato
le spalle. 7 Hanno chiuso le porte del portico, hanno spento le lampade,
non hanno più bruciato profumi né offerto olocausti nel santuario del Dio
d'Israele. 8 Perciò l'ira del SIGNORE ha colpito Giuda e Gerusalemme; egli
li ha abbandonati alle oppressioni, alla desolazione e agli scherni, come
vedete con i vostri occhi. 9 Ed ecco, per questo i nostri padri sono periti
di spada e i nostri figli, le nostre figlie e le nostre mogli sono
deportati. 10 Ora io ho in cuore di fare un patto con il SIGNORE, Dio
d'Israele, affinché la sua ira ardente si allontani da noi. 11 Figli miei,
non siate negligenti; perché il SIGNORE ha scelto voi affinché stiate
davanti a lui per servirlo, per essere suoi ministri e per offrirgli
incenso». 12 Allora i Leviti si alzarono: Maat, figlio di Amasai, Ioel,
figlio di Azaria dei figli di Cheat. Dei figli di Merari: Chis, figlio di
Abdi, e Azaria, figlio di Iealleleel. Dei Ghersoniti: Ioà, figlio di Zimma,
e Eden, figlio di Ioa. 13 Dei figli di Elisafan: Simri e Ieiel. Dei figli
di Asaf: Zaccaria e Mattania. 14 Dei figli di Eman: Ieiel e Simei. Dei
figli di Iedutun: Semaia e Uzziel. 15 Essi riunirono i loro fratelli e,
dopo essersi santificati, vennero a purificare la casa del SIGNORE, secondo
l'ordine del re, conformemente alle parole del SIGNORE. 16 I sacerdoti
entrarono nell'interno della casa del SIGNORE per purificarla e portarono
fuori, nel cortile della casa del SIGNORE, tutte le immondezze che trovarono
nel tempio del SIGNORE; i Leviti le presero per portarle fuori e gettarle
nel torrente Chidron. 17 Cominciarono queste purificazioni il primo giorno
del primo mese, e l'ottavo giorno dello stesso mese vennero al portico del
SIGNORE; impiegarono otto giorni per purificare la casa del SIGNORE. Il
sedicesimo giorno del primo mese avevano finito. 18 Allora andarono dal re
Ezechia, nel suo palazzo, e gli dissero: «Abbiamo purificato tutta la casa
del SIGNORE, l'altare degli olocausti con tutti i suoi utensili, la tavola
dei pani di presentazione con tutti i suoi utensili. 19 Abbiamo pure
rimesso in buono stato e purificato tutti gli utensili che il re Acaz aveva
profanati durante il suo regno, quando si rese infedele; ed ecco, stanno
davanti all'altare del SIGNORE».
Ezechia ristabilisce il culto nel tempio
20 Allora Ezechia, alzatosi presto, riunì i capi della città e salì alla
casa del SIGNORE. 21 Essi condussero sette tori, sette montoni, sette
agnelli e sette capri come sacrificio per il peccato, in favore del regno,
del santuario e di Giuda. E il re ordinò ai sacerdoti, figli di Aaronne, di
offrirli sull'altare del SIGNORE. 22 I sacerdoti scannarono i buoi, ne
raccolsero il sangue e lo sparsero sull'altare. Scannarono i montoni e ne
sparsero il sangue sull'altare; scannarono gli agnelli e ne sparsero il
sangue sull'altare. 23 Poi condussero i capri del sacrificio per il peccato
davanti al re e all'assemblea, e questi posarono su di loro le mani. 24 I
sacerdoti li scannarono e ne offrirono il sangue sull'altare come sacrificio
per il peccato, per fare l'espiazione dei peccati di tutto Israele; poiché
il re aveva ordinato che si offrissero l'olocausto e il sacrificio per il
peccato in favore di tutto Israele. 25 Il re stabilì i Leviti nella casa
del SIGNORE, con cembali, con saltèri e con cetre, secondo l'ordine di
Davide, di Gad, il veggente del re, e del profeta Natan; poiché tale era il
comandamento dato dal SIGNORE per mezzo dei suoi profeti. 26 E i Leviti
presero il loro posto con gli strumenti di Davide, e i sacerdoti, con le
trombe. 27 Allora Ezechia ordinò che si offrisse l'olocausto sull'altare;
e nel momento in cui si cominciò l'olocausto, cominciò pure il canto del
SIGNORE e il suono delle trombe, con l'accompagnamento degli strumenti di
Davide, re d'Israele. 28 Tutta l'assemblea s'inchinò, e i cantori
cominciarono a cantare e le trombe a suonare; tutto questo continuò fino
alla fine dell'olocausto. 29 Quando l'offerta dell'olocausto fu finita, il
re e tutti quelli che erano con lui s'inchinarono e si prostrarono. 30 Poi
il re Ezechia e i capi ordinarono ai Leviti di celebrare le lodi del SIGNORE
con le parole di Davide e del veggente Asaf; e quelli le celebrarono con
gioia, e s'inchinarono e si prostrarono. 31 Allora Ezechia disse: «Ora che
vi siete consacrati al SIGNORE, avvicinatevi e offrite vittime e sacrifici
di ringraziamento nella casa del SIGNORE». E l'assemblea condusse vittime e
offrì sacrifici di ringraziamento; e tutti quelli che avevano il cuore ben
disposto offrirono olocausti. 32 Il numero degli olocausti offerti
dall'assemblea fu di settanta buoi, cento montoni, duecento agnelli: tutto
per l'olocausto al SIGNORE. 33 Furono pure consacrati seicento buoi e
tremila pecore. 34 Ma i sacerdoti erano troppo pochi e non potevano
scorticare tutti gli olocausti; perciò i loro fratelli, i Leviti, li
aiutarono finché l'opera fu compiuta e finché gli altri sacerdoti si
furono santificati; perché i Leviti avevano messo più zelo dei sacerdoti
nel santificarsi. 35 C'era pure abbondanza di olocausti, oltre ai grassi
dei sacrifici di riconoscenza e alle libazioni degli olocausti. Così fu
ristabilito il servizio della casa del SIGNORE. 36 Ezechia e tutto il
popolo si rallegrarono che Dio avesse ben disposto il popolo, perché la
cosa si era fatta senza titubanza.

--- Ecclesiaste 1:1-11 ---
Vanità di tutte le cose
1 Parole dell'Ecclesiaste, figlio di Davide, re di Gerusalemme. 2 «Vanità
delle vanità», dice l'Ecclesiaste, «vanità delle vanità, tutto è
vanità». 3 Che profitto ha l'uomo di tutta la fatica che sostiene sotto
il sole? 4 Una generazione se ne va, un'altra viene, e la terra sussiste
per sempre. 5 Anche il sole sorge, poi tramonta, e si affretta verso il
luogo da cui sorgerà di nuovo. 6 Il vento soffia verso il mezzogiorno, poi
gira verso settentrione; va girando, girando continuamente, per ricominciare
gli stessi giri. 7 Tutti i fiumi corrono al mare, eppure il mare non si
riempie; al luogo dove i fiumi si dirigono, continuano a dirigersi sempre.
8 Ogni cosa è in travaglio, più di quanto l'uomo possa dire; l'occhio non
si sazia mai di vedere e l'orecchio non è mai stanco di udire. 9 Ciò che
è stato è quel che sarà; ciò che si è fatto è quel che si farà. Non
c'è nulla di nuovo sotto il sole. 10 C'è forse qualcosa di cui si possa
dire: «Guarda, questo è nuovo?» Quella cosa esisteva già nei secoli che
ci hanno preceduto. 11 Non rimane memoria delle cose d'altri tempi; così
di quanto succederà in seguito non rimarrà memoria fra quelli che verranno
più tardi.


--- Michea 6 ---
Il Signore muove causa contro il suo popolo
1 Ascoltate quindi ciò che dice il SIGNORE: «Àlzati, contendi con le
montagne, i colli odano la tua voce! 2 Ascoltate, o monti, la causa del
SIGNORE! Anche voi, salde fondamenta della terra! Poiché il SIGNORE
contende con il suo popolo e vuole discutere con Israele. 3 Popolo mio, che
ti ho fatto? In che cosa ti ho stancato? Testimonia pure contro di me!
4 Sono io infatti che ti ho condotto fuori dal paese d'Egitto, ti ho
liberato dalla casa di schiavitù, ho mandato davanti a te Mosè, Aaronne e
Miriam. 5 Ricorda dunque, popolo mio, quel che tramava Balac, re di Moab, e
che cosa gli rispose Balaam, figlio di Beor, da Sittim a Ghilgal, affinché
tu riconosca la giustizia del SIGNORE». 6 Con che cosa verrò in presenza
del SIGNORE e mi inchinerò davanti al Dio eccelso? Verrò in sua presenza
con olocausti, con vitelli di un anno? 7 Gradirà il SIGNORE le migliaia di
montoni, le miriadi di fiumi d'olio? Dovrò offrire il mio primogenito per
la mia trasgressione, il frutto delle mie viscere per il mio peccato? 8 O
uomo, egli ti ha fatto conoscere ciò che è bene; che altro richiede da te
il SIGNORE, se non che tu pratichi la giustizia, che tu ami la misericordia
e cammini umilmente con il tuo Dio? 9 La voce del SIGNORE grida alla
città, chi ha senno teme il tuo nome. «Ascoltate la minaccia del castigo e
colui che lo manda! 10 Ci sono ancora, nella casa dell'empio, tesori
illecitamente acquistati e l'efa scarso, che è cosa abominevole? 11 Sarei
io puro se tollerassi bilance false e il sacchetto dei pesi falsi? 12 I
ricchi della città sono pieni di violenza, i suoi abitanti affermano il
falso e la loro lingua non è che inganno nella loro bocca. 13 Perciò
anch'io ti colpirò, ti produrrò gravi ferite e ti devasterò a causa dei
tuoi peccati. 14 Tu mangerai, ma senza saziarti, e la fame ti rimarrà
dentro; porterai via, ma non salverai, e ciò che avrai salvato lo darò in
balìa della spada. 15 Tu seminerai, ma non mieterai; spremerai le olive,
ma non ti ungerai con l'olio; farai colare il mosto, ma non berrai il vino.
16 Si osservano con cura gli statuti di Omri e tutte le pratiche della casa
di Acab; tu cammini seguendo i loro consigli, perché io abbandoni te alla
desolazione e i tuoi abitanti allo scherno! Tu porterai l'infamia del mio
popolo!»

--- Ebrei 4 ---
1 Stiamo dunque attenti: la promessa di entrare nel suo riposo è ancora
valida e nessuno di voi deve pensare di esserne escluso. 2 Poiché a noi
come a loro è stata annunciata una buona notizia; a loro però la parola
della predicazione non giovò a nulla, non essendo stata assimilata per fede
da quelli che l'avevano ascoltata. 3 Noi che abbiamo creduto, infatti,
entriamo in quel riposo, come Dio ha detto: «Così giurai nella mia ira:
"Non entreranno nel mio riposo!"». E così disse, benché le sue opere
fossero terminate fin dalla fondazione del mondo. 4 Infatti, in qualche
luogo, a proposito del settimo giorno, è detto così: «Dio si riposò il
settimo giorno da tutte le sue opere»; 5 e di nuovo nel medesimo passo:
«Non entreranno nel mio riposo!» 6 Poiché risulta che alcuni devono
entrarci, e quelli ai quali la buona notizia fu prima annunciata non vi
entrarono a motivo della loro disubbidienza, 7 Dio stabilisce di nuovo un
giorno - oggi - dicendo per mezzo di Davide, dopo tanto tempo, come si è
detto prima: «Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori!»
8 Infatti, se Giosuè avesse dato loro il riposo, Dio non parlerebbe ancora
di un altro giorno. 9 Rimane dunque un riposo sabatico per il popolo di
Dio; 10 infatti chi entra nel riposo di Dio si riposa anche lui dalle
proprie opere, come Dio si riposò dalle sue. 11 Sforziamoci dunque di
entrare in quel riposo, affinché nessuno cada seguendo lo stesso esempio di
disubbidienza. 12 Infatti la parola di Dio è vivente ed efficace, più
affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere
l'anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti
e i pensieri del cuore. 13 E non v'è nessuna creatura che possa
nascondersi davanti a lui; ma tutte le cose sono nude e scoperte davanti
agli occhi di colui al quale dobbiamo rendere conto.
Gesù, nostro sommo sacerdote
14 Avendo dunque un grande sommo sacerdote che è passato attraverso i
cieli, Gesù, il Figlio di Dio, stiamo fermi nella fede che professiamo.
15 Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con
noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in ogni
cosa, senza commettere peccato. 16 Accostiamoci dunque con piena fiducia al
trono della grazia, per ottenere misericordia e trovare grazia ed essere
soccorsi al momento opportuno.

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